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Gel Min e Bru Net, nipotini di Pol Pot

Publie le domenica 7 settembre 2008 par Open-Publishing

La scuola, questo coacervo di fannulloni incapaci... Se siete convinti che non è così, e anzi stanno attentando alla scuola pubblica col pretesto della ristrutturazione (brutta parola già di suo), leggete...

Non vedo ancora, né da parte dei sindacati né tra i lavoratori, le reazioni che mi sarei aspettato all’odioso decreto Brunetta. E’ bene ricordare che trattasi di un decreto che punisce l’innocente per il colpevole, considerando truffatore a prescindere chi si ammala, sprecando poi soldi per visite fiscali che in pratica non servono a niente, visto che la sentenza di decurtazione dello stipendio a partire dal primo giorno di malattia è già stata decretata, indipendentemente dall’esito della visita...
Il ministro in questione condisce il tutto con graziose esternazioni via media in cui dipinge i docenti come dediti a bagordi, gente che "si fa la settimana bianca presentando certificati falsi". Inutile dire che la maggior parte di noi, con 1200 euro al mese, nemmeno sa cosa sia, una "settimana bianca".
Brunetta ha un solo antecedente storico. Fu nella dittatura di Pol Pot che gli insegnanti vennero additati al disprezzo di tutti - "non lavoravano per la rivoluzione" o "erano intellettuali nullafacenti" - e fucilati.
Del resto, anche la Gelmini sembra voler ricalcare i sistemi in uso in Cina, con la sua idea che "un maestro solo può fare meglio di tre"...
E anche per gli altri ordini di scuola pare valere lo stesso criterio, visto che intende rinunciare a 87mila insegnanti.
Anche un operaio cinese lavora quanto tre dei nostri, e costa molto di meno. I criteri che informano le decisioni di questi signori sono evidenti.
Ach, dannaten Komunisten... quando menen te lo aspetten...