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Generazione Farmaceutica

Publie le mercoledì 10 gennaio 2007 par Open-Publishing

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Generazione farmaceutica

Una delle cose che sorprende un europeo subito dopo l’arrivo negli Stati Uniti d’America è la pubblicità, soprattutto quella televisiva. Non è tanto una questione di stile, produzione o regia, quanto di composizione ed assortimento. A primo impatto si ha la sensazione che tutti gli spot reclamizzino cibo e farmaci.
Che i farmaci stiano diventando sempre di più parte integrante della nostra vita e dei nostri abusi è anche tristemente testimoniato da tragedie dell’eccesso come quella che ha recentemente coinvolto un nostro connazionale di Roma, il quale ha sfortunatamente fatto i conti con uno degli effetti collaterali del viagra.
Qua negli Stati Uniti la situazione è ancora più preoccupante, per il titolo mi sono ispirato ad una "pubblicità progresso" distribuita dai canali nazionali USA che mostra un bambino aprire il mobiletto dei medicinali ed assumere delle pillole anonime con la naturalezza di un appartenente appunto alla "generazione farmaceutica".
Far pagare più caro le medicine aumentando i ticket non funziona! Anzi, mi domando, per quale motivo li abbiamo fatti certi esperimenti, quando avremmo potuto semplicemente dare un’occhiata all’esperienza di altre nazioni per saperlo con certezza. Qua negli Stati Uniti tutte le medicine sono a pagamento (di tasca propria o tramite la sottoscrizione di opportune assicurazioni per medicinali) e comunque l’americano medio ingurgita ben più medicinali di qualsivoglia italiano. In aggiunta molti dei farmaci che in Italia sono venduti solo dietro presentazione di ricetta medica, negli Stati Uniti sono disponibili "Over the Counter", senza alcun controllo o supervisione medica.
La mia cara medicina per l’asma in Italia la devo comprare con ricetta, mentre qua la posso prendere da uno scaffale. Una compressa o dello sciroppo per la gastrite debbono, in Italia, essere raccomandati da un medico, mentre nei supermercati statunitensi i prodotti antiacidità riempiono interi corridoi.
Proprio nell’ambito dei prodotti acidità ho, anzi, notato una delle tante aberrazioni farmaceutiche del terzo millennio: negli States tutte le case farmaceutiche specializzate in gastrite commercializzano una versione dei loro prodotti molto più efficiente (con un migliore "coating" per lo stomaco), ma che deve essere assunta da mezz’ora a tre quarti d’ora "prima" del peccato di gola che causerà acidità gastrica! Un pò come dire: "lo sai che ti farai del male questa sera, mangiando quei cibi piccanti nel tuo ristorante messicano preferito quindi, invece di rinunciare, manda giù questa pastiglia e poi continua a mangiare le porcherie di sempre".
Ma a testimonianza dello smodato appetito per i medicinali della "generazione farmaceutica", esistono fenomeni ancora più eclatanti. Sempre negli States stanno cominciando a comparire prodotti che non sono medicine, ma che grazie a tecniche di marketing furbissime "suggeriscono" la capacità del prodotto stesso di prevenire o curare malattie. Un esempio è il prodotto Airborne (http://www.airbornehealth.com), che si raccomanda di "prendere ai primi segni di sintomi dell’influenza o prima di entrare in ambienti affollati", le istruzioni, poi, aggiungono di "ripetere ogni tre ore se necessario". Attenzione perché la frase non afferma che il prodotto curi l’influenza, in aggiunta, se controlliamo le scritte in piccolo, veramente in piccolo, troviamo la seguente:"queste affermazioni non sono state valutate dalla Food and Drug Administration" (la FDA è l’autorità che rilascia e controlla patenti mediche negli USA). A scoprire l’inghippo è stato un investitore e blogger scientifico di nome David Cowan che ha esposto la truffa airborne nel suo blog (http://whohastimeforthis.blogspot.com/). Dopo un investigazione della trasmissione ABC News, a seguito della quale tutte le analisi cliniche del prodotto sono sparite dal suo sito web, si è scoperto che Airborne non contiene assolutamente alcun principio attivo, ad eccezione di un pò vitamina C, e che i laboratori "GNG Pharmaceutical Services" erano fittizi e approntati specificatamente per le analisi cliniche stesse. Nel frattempo l’insegnate Victoria Knight-McDowell e suo marito, lo sceneggiatore Rider McDowell, fondatori della "Knight-McDowell labs" che commercializza Airborne, continuano ad eccedere i cento milioni di dollari di vendita l’anno. .... No, nessun errore di battitura: in eccesso di 100 milioni di dollari di vendite all’anno. Mi piacere calcolare quante minestrine potrei farmi preparare per quella cifra da mia nonna Dida per curarmi la febbre ed il raffreddore.

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