Generoso Bruno: La Rifondazione di un impegno Dichiarazione di adesione alla Sinistra Europea ed al PRC

di Generoso Bruno

Lascio il Partito dei Comunisti Italiani. Ritengo necessario dover determinare attraverso un salvifico gesto di rottura una mia più intima riconciliazione con la politica. Mi è apparsa triste, come “buio a mezzogiorno”, la recente costrizione all’autocritica esercitata nei riguardi di Armando Cossutta...
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mentre, sin dai mesi precedenti il G8 di Genova, ho ritenuto esiziale, per l’impianto strategico di quel partito, l’ambiguità di Oliviero Diliberto nel rapporto coi temi del Movimento. Troppe volte, in questi anni, il confronto del Pdci campano con il centrosinistra si è rivelato, nei suoi tratti fondamentali, volgare e grossolano.

Solo oggi, però, con la possibile corsa in solitaria alle amministrative partenopee, si evidenzia, con chiarezza, la vocazione alla residualità dei suoi gruppi dirigenti. Non fu facile, per me e pochi altri, sostenere questa tesi quando, a pochi mesi dal voto regionale, diretta da Oliviero Diliberto, si preparava la rottura con Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino.

Geloso di una diversa percezione della politica, ritenendo che ben altri, ormai, siano gli spazi dentro cui è possibile coniugare, nel necessario superamento del novecento, la spinta alla modernità al tema della trasformazione, con convinzione, dichiaro la mia volontà di aderire, già da subito, alla Sinistra Europea ed al Partito della Rifondazione Comunista.

Non percepisco questo approdo come un ritorno, lo vivo, invece, come un incontro, “in avanti”, lungo quella linea di resistenza e di contrasto all’aggressione delle politiche della globalizzazione neoliberista che durante questi anni, sempre più, per milioni di donne e di uomini, hanno assunto il significato della precarietà e dell’esclusione. Non ho, quindi, in definitiva, il rancore di chi lascia ma, ritrovo, l’entusiasmo di chi comincia.

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