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Genova G8, il giudice stoppa ancora gli avvocati

Publie le venerdì 8 ottobre 2004 par Open-Publishing

de Elisabetta Vassallo

G8, assalto alla diaz «Vogliamo i tabulati originali» il giudice stoppa
ancora gli avvocati
Genova Ancora i tabulati al centro dell’udienza preliminare nell’ambito
della quale il giudice Daniela Faraggi dovrà decidere se rinviare a
giudizio i 28 poliziotti protagonisti dell’irruzione nella scuola Diaz
durante il G8 genovese.

Ieri mattina sono state presentate nuove eccezioni da avvocati difensori
che sostanzialmente hanno chiesto la nullità degli atti e degli
interrogatori svolti dai pm Zucca e Albini Cadorna perché hanno utilizzato
gli elaborati dalla squadra mobile e dalla polizia giudiziaria, anziché i
tabulati originali che dovrebbero essere stati forniti dai vari gestori
della telefonia. Dopo una breveinterruzione, nel pomeriggio, il giudice ha
respinto le nuove istanze come già era accaduto nell’udienza precedente.
Il gup si è però riservata l’acquisizione dei tabulati originali qualora
la ritenesse necessaria nel corso della discussione.

L’eccezione, ieri mattina è stata presentata dagli avvocati Alfredo Biondi
ed Enrico Marzaduri. «Il fatto è che gli interrogatori - ha spiegato
Biondi - risultano essere stati svolti dall’accusa sui tabulati
telefonici. Ma questo non è esatto. Sono stati fatti su brogliacci o
riassunti che si voglia dire effettuati dalla polizia o dagli uomini della
polizia giudiziaria. Allora bisogna affermare che gli interrogatori sono
stati svolti su presunti tabulati. Altrimenti è nostro diritto ottenere
gli originali. Diritto, ripeto: anche se la pubblica accusa, in aula, ha
detto che gli avvocati con queste istanze vogliono sollevare solo
confusione».

Dopo la decisione del giudice di non accogliere le eccezioni, l’udienza è
proseguita con gli interventi degli avvocati di parte civile. Ora c’è
molta attesa sulla risposta che daranno i vertici della procura Francesco
Lalla e Domenico Porcelli, all’esposto-memoria presentato da un gruppo di
avvocati, tre giorni fa, sempre per ottenere gli originali dei tabulati.
All’inizio della seduta, ieri mattina, non sono mancati i problemi questa
volta di natura assolutamente ambientale: nell’aula della Corte d’Appello
che ospita l’udienza preliminare non funzionavano i microfoni e non c’è
stato verso di provvedere.

Allora giudice, pm, avvocati e indagati hanno fatto fagotto dei loro
documenti e sono stati trasferiti nell’aula magna dove però erano in corso
lavori di ristrutturazione. Lo stanzone era pieno di polvere e sono state
mandate di corsa alcune persone addette alla pulizie a dare una
rassettata. «In realtà le poltrocine ce le siamo dovute pulire da soli, ha
commentato uscendo un avvocato: c’era polvere ovunque».

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