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Genova G8, procura "sblocca" i tabulati telefonici

Publie le mercoledì 13 ottobre 2004 par Open-Publishing

de Elisabetta Vassallo

Dopo l’esposto i legali dei poliziotti avranno gli originali

Genova. La procura metterà a disposizione dei difensori gli originali dei tabulati riportanti l’esatta successione delle telefonate intercorse nella notte del 20 e 21 luglio del 2001, durante il G8 genovese, tra i poliziotti che si trovavano all’interno della scuola Diaz e l’esterno.

Questo quanto ha deciso il procuratore capo Francesco Lalla in risposta dell’esposto che gli era stato presentato la scorsa settimana da tre avvocati che difendono alcuni poliziotti accusati dell’irruzione nella scuola. L’esposto portava le firme dei legali Marco Corini, Carlo di Bugno e del professor Enrico Marzaduri che difendono i dirigenti e alti funzionari Giovanni Luperi, Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri, Salvatore Gava e l’ispettore Davide Da Novi.

E’ dall’inizio della udienza preliminare, nel corso della quale il giudice Daniela Faraggi deve decidere se rinviare o meno a giudizio i 28 poliziotti indagati per l’irruzione, che gli avvocati chiedono di poter avere tutti i tabulati originali riportanti l’elenco cronologico delle telefonate ricevute e effettuate dai poliziotti che si trovavano all’interno della Diaz in quella notte di fuoco. I legali li reclamano come loro diritto visto che i rappresentanti dell’accusa Enrico Zucca e Francesco Albini Cardona, li hanno presentati tra le loro prove. Secondo gli avvocati, quelli acquisiti dalla procura, non sarebbero i tabulati oroiginali, ma un elAborato effettuato dai poliziotti.

«Non tutti i gestori di telefonia - ha spiegato Francesco Lalla - hanno fornito tabulati stampati: Wind li ha trasmessi alle forze dell’ordine via e-mail e, trascrivendoli, i poliziotti ne hanno fatto un riassunto non circostanziato. Abbiamo inviato un funzionario a Roma per avere anche i tabulati Wind originali, stampati su carta, che saranno messi a disposizione degli avvocati difensori».

Insomma ha precisato il procuratore capo non c’è alcun giallo dei tabulati, néè stata occultata alcuna prova. La polemica, dunque, dovrebbe rientare,

secolo xix