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Getronics Italia Piano di ristrutturazione 2005

Publie le venerdì 10 dicembre 2004 par Open-Publishing

Getronics Italia, la multinazionale informatica olandese si prepara ad un vero e proprio piano di ristrutturazione per il 2005. Esuberi, licenziamenti, accorpamenti, cessioni di rami d’azienda, trasferimenti di lavoratori in micro imprese della Compagnia delle Opere. Il Presidente della Getronics Italia Roberto Schisano, recentemente rinviato a giudizio per una società fallita del gruppo Olivetti, è stato chiaro. In un’intervista concessa ad un giornale "amico" ComputerWorld Online ha dichiarato:" I 3 mila lavoratori ex Olivetti che avevamo tre anni fa li abbiamo ridotti a 1900 di cui 1600 con "skill tecnici". Abbiamo agito in particolare sulle figure non tecniche e attraverso cessioni di attività e rami d’azienda puntando a ringiovanire l’età media che, sia pure scesa di tre punti a quota 40 anni, è ancora troppo alta". Praticamente i lavoratori che hanno un’età media 35/40 anni sono una palla al piede per il Presidente della Getronics Italia. L’azienda, ha presentato un "piano d’azione" per il 2005 fatto di lagrime e sangue. Cessioni di rami d’azienda, vendite, trasferimenti, cassa integrazione straordinaria, incentivazione ad andare via(con le buone o con le cattive). Da ricordare che alcuni lavoratori Getronics "venduti" alcuni mesi fa furono "venduti" ad un’azienda che aveva in corso procedure fallimentari. La Getronics ha acquisito la Olivetti per controllare il mercato italiano dell’Ict controllando commesse per la sicurezza informatica soprattutto nella pubblica amministrazione. Adesso, intende accumulare profitti e conquistare il mercato delle piccole e medie imprese e cooperative della Compagnia delle Opere, e, quello dei servizi infrastrutturali, con particolare ruolo per i servizi di "security management". Accumulare profitti e scaricare i lavoratori ex Olivetti che hanno un’età media di 35/40 anni accollando i costi sociali sullo Stato con l’indennità di mobilità di accompagnamento alla pensione, o con la cassa integrazione straordinaria. Assumere i giovani con i contratti precari e subappaltare quello che resta dei suoi attuali dipendenti. Cosa fanno le organizzazioni sindacali, si accontentano dei soliti piani industriali che vengono stampati dall’azienda solo per formalità o per legittimare l’approvazione della cassa integrazione dal Ministero del Lavoro?