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Gheddafi e la cialtroneria politica italiana

Publie le giovedì 11 giugno 2009 par Open-Publishing
6 commenti

Gheddafi e la cialtroneria politica italiana
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Con l’ottusità di modesti politicanti molti esponenti del PD a cominciare da Veltroni e Franceschini si sono uniti agli strilli di tanti ipocriti sepolcri imbiancati che contestano a Gheddafi di non rispettare i diritti umani e che stanno trasformando in una grottesca farsa un momento che poteva e doveva essere di risanamento di una gravissima ferita storica costituita dai crimini mostruosi commessi dall’Italia per oltre un trentennio in Libia (dal 1911 al 1943) che causarono la morte atroce di non meno di centomila cittadini libici. Molti furono deportati in Italia e di loro non resta alcuna traccia. Non se ne è saputo più niente.
La superficie della contestazione orchestrata da diversi partiti a cominciare dai radicali e finire a gran parte del PD che ha mostrato in questa occasione di non avere la struttura culturale e politica necessaria per aspirare alla guida del governo è del tutto ipocrita e riguarda i diritti umani e civili che non vengono rispettati dal dittatore libico ma nel profondo emerge l’odio dei colonizzatori che non esitavano a gasare le popolazioni dei villaggi considerandoli essere inferiori o, come amano dire gli ebrei in segno di profondo disprezzo per coloro che odiano "bipedi parlanti. Emerge l’odio dell’Italietta fascista vile e assassina che ieri si è riversata sui popoli nordafricani e che oggi dà vita ad una legislazione orribilmente persecutoria verso
i migranti.
Ha sbagliato Gheddafi a offrire collaborazione poliziesca e repressiva all’Italia per i respingimenti e la clausura in Libia dei respinti. Avrebbe dovuto chiedere accordi di cooperazione con l’Europa e sottoporsi a garanzie internazionali per la tutela dei migranti dalle sevizie inflitte dalla sua polizia e dai nostri lagers.
Tuttavia Gheddafi si trova in Italia per concludere una operazione iniziata dal governo Prodi e portata avanti dall’attuale governo sia pure allo scopo di crearsi un alleato nella repressione dei clandestini e nel business finanziario che ha innanzitutto il carattere di una riappacificazione alla quale l’Italia è avvantaggiata dal momento che agevola i suoi interessi strategici anche di lungo periodo e dal momento che chiude senza
il giusto e opportuno atto di pentimento pubblico un capitolo fascista della nostra infame storia in Africa. Berlusconi non si è inginocchiato come Willy Brandt difronte al sacrario del ghetto di Varsavia. Probabilmente non esiste in Libia un sacrario per i martiri del colonialismo italiano difronte al quale il nostro governo dovrebbe compiere un rito di riconoscimento dei propri errori ed orrori.
E’ stata grave la decisione del Senato di non accogliere Gheddafi dopo averlo formalmente invitato. Ancora più grave la ridicola decisione del gruppo senatoriale del PD di disertare l’aula.
Tutto questo strillare per i diritti umani avviene nel giorno stesso in cui il governo chiede ed ottiene la fiducia
sulla legge liberticida della stampa e della informazione e sul divieto delle intercettazioni telefoniche ed all’indomani di un successo della Lega che ha fatto le sue fortune elettorali alimentando xenofobia e odio contro gli islamici ed i rom, in una Italia che parla di democrazia mentre ha svuotato di qualsiasi dignità e funzione il proprio Parlamento ridotto ad approvare le leggi ad personam di Berlusconi ed a votare la fiducia praticamente su ogni atto del governo.
L’Italia è stata una democrazia. Oggi non lo è più anche se resta ancora il suo impianto costituzionale seppur svuotato di contenuti e contraddetto da una legiferazione e da un concreto operare del governo autoritari, anti sindacali, antioperai. Diritti civili e diritti sociali sono in parte scomparsi e quanto rimane è in pericolo. Oggi l’Italia è una oligarchia che potrebbe degenerare in un sultanato.
Non si può proprio dire che la gente che grida ha le carte in regola per trattare la Libia da stato canaglia ed il suo rappresentante come un indesiderabile beduino . Il termine beduino non è in sè dispregiativo. Indica un popolo del deserto meritevole di rispetto. Nella bocca di tanti leghisti e di autorevoli giornali che formano il comune sentire della destra italiana beduino è dispregiativo sinonimo di rozzezza, ignoranza, mancanza di igiene

http://www.venceremos.it/primo_piano/colonialismo.htm
http://www.mascellaro.it/node/21983
http://www.pasti.org/salerno.html
Pietro Ancona

Messaggi

  • Tra il Gheddafi degli anni settanta ed ottanta del secolo scorso, leader dei "paesi non allineati", tenace combattente antimperialista e protettore della resistenza palestinese ... ed il Gheddafi di oggi, amico del Berluska, partner economico di gran parte del mondo capitalistico occidentale e persecutore per conto terzi di migranti disperati .... qualche oggettiva differenza c’è ....

    E poi, mica siamo ai tempi della guerra fredda ... quando, da una parte e dall’altra, si divideva il mondo nella logica che "il nemico del mio nemico è mio amico" ....

    E mi fa specie che a postare sta cosa così non sia un "veterocomunista trinariciuto" bensì un vecchio militante socialista ...

    Che a parlare sia poi la Fondazione Pasti che, una volta scomparso il Patto di Varsavia, vive notoriamente di finanziamenti libici ...

    K.

    • Non ho inteso esprimere un giudizio positivo su Gheddafi che mi fa schifo oggi come ieri quando si spacciava per difensor palestinesi

      Ho voluto sottolineare i doveri dell’Italia nei confronti di un popolo che ha martirizzato per trenta anni in modo atroce precedendo Hitler in nefabdezze e delitti contro l’umanità

    • Carissimo Pietro non ho capito se dovevamo incensire questo Dittatore che si stà arrichendo a spese dei poveri Migranti tantè che il suo amico DUCE BELUSK GLI HA REGALATO NIENTE DI MENO 5 MILIARDI DI EURO!!! PER MALTRATTARLI E TENERLI BUONI NEI LAGER..

    • Non bisogna guardare Gheddafi ma la Libia alla quale abbiamo trucidato un ottavo della popolazione in un arco storico che comincia addirittura nell’ottocento. Gli abitanti di molti villaggi furono gasati dagli aerei adattati allo scopo dal generale Magliocco. Ma abbiamo fatto di tutto compresa la distruzione delle mandrie per affamare la popolazione.
      Molti dei "ribelli" al colonialismo italiano sono stati impalati su pali aguzzi
      che li penetravano come polli allo spiedo.

      La visita di Gheddafi di ieri era riferita alla riparazione storica dei crimini coloniali italiani. Tutto il resto va considerato distintamente. Ieri, le proteste contro Gheddafi hanno offuscato il significato riparatorio della manifestazione

    • A proposito di cialtroneria ....


      Studenti pagati per ascoltare Gheddafi

      La vice responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: "E’ un’iniziativa vergognosa e non trasparente" .

      StabiaChannel.it

      Cinquanta euro a testa per riempire l’Aula Magna della Sapienza in occasione del discorso di Gheddafi. È quanto sarebbe stato offerto ieri a diversi studenti romani di Roma Tre, in cambio della loro presenza in un’aula semivuota che avrebbe fatto sfigurare l’Italia di fronte al leader libico.

      L’annuncio, apparso su facebook in settimana, invitava gli studenti a partecipare ad un discorso di quaranta minuti nell’Ateneo romano e dava agli interessati un appuntamento per il giorno seguente per ritirare il compenso annunciato.

      I numerosi giovani che hanno risposto all’annuncio sono poi stati informati che si trattava del discorso del contestato colonnello Gheddafi.

      "E’ una cosa vergognosa, è necessario indagare su chi sia stato l’organizzatore e il promotore di questa oscenità e da dove siano usciti questi soldi" ha dichiarato Anna Nieddu, vice responsabile per il Lazio dell’ Italia dei Diritti.
      "Non bisogna lasciar correre una cosa del genere - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - e si deve fare in modo che la notizia sia diffusa e denunciata attraverso i forum, i social network e gli altri mezzi di informazione. Alla base di questi comportamenti troppo spesso c’è una mancanza di etica politica che andrebbe bloccata e in qualche modo sanzionata dalle autorità competenti".

    • Gheddafi ha ragione da vendere quando ricorda l’infamia e la ferocia del colonialismo italiano, quello "liberale" prima e poi quello fascista ....

      Ma francamente non mi sembra tanto credibile quando si atteggia a "campione del riscatto della popolazione africana" uno che mitraglia in subappalto del Berluska le barche di poveri e disperati migranti africani ...

      Questo è quello che l’Onda contestava ieri all’Università di Roma ...

      K.