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Gino Strada, la Croce Rossa Italiana e il business

Publie le lunedì 29 maggio 2006 par Open-Publishing
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In un mondo dominato dal mercato anche il volontariato puo’ diventare un business.

A parlar male di Strada ci si mette l’entourage di Berlusconi, poi Scelli, infine il dottore in legge Alberto Cairo, “l’angelo di Kabul”, persona che taluni descrivono come un santo e che fa parte della Croce Rossa, pur senza avere titoli medici, ma che, stranamente, parla piu’ da invidioso che da santo perche’, da quando c’e’ Scelli, la CRI e’ diventata una filiale di Fi che produce serpenti e veleni contro le altre associazioni di volontariato, in particolare Emergency, come se le miserie del mondo non fossero abbastanza grandi per accogliere volontari di ogni tipo che lavorano affiancati.

La guerra ‘umanitaria’ intrapresa dal governo della destre richiede un alibi ‘umanitario’, e quell’alibi, per il governo Berlusconi, e‘ proprio la Croce Rossa Italiana, al punto che essa diventa tutt’uno con FI.

Alberto Cairo, dopo un lavoro di 16 anni in Afganistan, in una intervista a Magazine, spara su Emergency, dice che Strada cerca solo pubblicita’ e che il suo lavoro e’ inutile visto che la guerra e’ finita (?).

La guerra sara’ anche finita, peccato che le sue vittime non lo sappiano, e continuino ad essere colpite dalle armi dei ‘liberatori’ o a saltare per aria per i milioni di mine antiuomo che i ‘liberatori’ hanno sparso dappertutto.

Nel 2000 Emergency voleva aprire un centro a Kabul ma l’Icrc, International Committee of the Red Cross, il centro svizzero della Croce Rossa insorse (come ci fanno male questi antagonismi!) e arrivo’ a proteste diplomatiche, come se la cura delle vittime fosse un monopolio esclusivo o come se ci fosse qualcosa da nascondere o da monopolizzare. Ora nulla puo’ farci piu’ male di una preminenza nel volontariato.

Alberto Cairo ando’ persino alla sede di Emergency di Milano a dire che quell’ospedale a Kabul non serviva. Ma perche’ tanta agitazione? Strada lo dice duramente; perche’ la Croce Rossa non e’ solo volontariato ma anche business, riceve dagli stati moltissimi milioni ogni anno e non vuole che qualcun altro vada a rovinargli la piazza.

Strada critico’ senza mezzi termini l’ospedale della CR, tenuto, diceva, al modo talebano, con discriminazioni alle donne e regimi da clausura, e, naturalmente, apri’ lo stesso il suo ospedale anzi non solo a Kabul ma anche a Anabah e a Lashkargah.
In 5 anni il suo ospedale “inutile” di Kabul ha curato 40.890 pazienti ed eseguito 12.173 interventi chirurgici. Le donne sono state curate o ci hanno lavorato senza apartheid talebane, chiavistelli o burqa. Alla fine l’ospedale "inutile" e’ stato riconosciuto ufficialmente dal ministero della sanita’ afgano, come il centro di eccellenza nazionale per la chirurgia di guerra e traumatologica. Passione, lavoro, modernita’ e bellezza ne hanno fatto il migliore dell’Afganistan.

E quanti sono gli ospedali ortopedici della CR in Afganistan? Nemmeno uno.

Cairo ha aperto un laboratorio di protesi, il quale invia le vittime della guerra proprio all’ospedale di Emergency. Ma un laboratorio non e’ un ospedale.

Sembra che ci siano state scuse da parte della CR per le espressioni di disprezzo di Cairo. Bene. Peccato che non sono le prime e non saranno le ultime. Anche per i santi, dicono, la maggiore tentazione e’ montarsi un po’ la testa. Cairo, pero’, richiesto di fare una rettifica ha detto che non ci pensa nemmeno.

Pensare che un governo voglia il monopolio delle operazioni di aiuto umanitario per una parte della Croce Rossa che intende omologare a un partito e’ un’idea che cozza violentemente proprio contro l’idea stessa del volontariato.

Maurizio Scelli e’ un ambizioso, scelto dal consigliere dei Berlusconi Letta, e dal cardinal Ruini (?) come commissario speciale temporaneo della CRI, che Berlusconi da associazione internazionale neutrale trasforma progressivamente in una succursale di Fi.

Scelli comincia la sua carriera come presidente Unione-trasporto-malati-per-Lourdes.

Nel 2001 si presenta a Roma per FI per un seggio alla Camera, finanziato da Berlusconi, ma perde.

Nel 2002 viene scelto per una supplenza di 6 mesi alla CRI in Irak, in attesa del nuovo presidente, ma con Berslucini la supplenza diventa eterna e del nuovo presidente non c’e’ traccia.

Si ripresenta come candidato governatore dell’Abruzzo FI ma non va.

Seguono episodi indecorosi:

 il suo convoglio abbandona Baldoni che viene assassinato

 manifesta il suo odio a Emergency diffamando Gino Strada

 insulta pacifisti e volontari (che per Berlusconi sono strane persone fuori di cervello, salvo che non lavorino per FI)

 quando Berlusconi ordina a tutti i civili di evacuare l’Irak, solo a Scelli e’ concesso di restare, perche’ la CRI e’ l’alibi della guerra ‘umanitaria’ senza il pericolo di resoconti non embedded.

 segue il rapimento di Cupertino-Stefio-Agliana, l’azione sconsiderata di Scelli manda a monte le manovre per la liberazione e i servizi segreti sono obbligati a chiedere che in futuro Scelli si astenga dall’intervenire.

 Berlusconi chiama Scelli a Firenze a organizzare con Storace il magnifico convegno dell’Onda Azzura, i giovani propagandisti di FI. Scelli, “ordina” a 150.000 crocerossini di supportare B e invita come ospiti d’onore i terroristi Mambro e Fioravanti (rei di stragi fasciste), come prototipi del giovane azzurro, col tripudio della Destra Nazionale. I crocerossini svicolano. Gli stragisti non fanno audience. Il convegno e’ un flop.

 mentre Berlusconi si mangia le mani, Scelli esce improvvisamente a dire che, per liberare le due Simone, ha nascosto 4 terribili terroristi schedati e ricercati dall’esercito USA, e, come se non bastasse, dichiara che cio’ e’ stato deciso da Berlusconi e Letta. Fa anche capire che Calipari sapeva tutto e forse e’ stato ucciso per questo. Grande imbarazzo con gli alleati che ci guardano come traditori.

Non proseguo per carita’ cristiana.
Onore ai volontari, ma cosa si aspetta a far fuori questo personaggio?

Non conosco Cairo e nemmeno capisco perche’ prosegua con una campagna diffamatoria di Gino Strada, ma, dopo Scelli e le commistioni con FI, una associazione come la Croce Rossa Italiana merita che si faccia pulizia.

Dire ONG non e’ dire tutto.
Nelle ONG, come nel calcio, o in ogni cosa umana che abbia un risvolto finanziario, c’e’ di tutto, l’ottimo e il pessimo.

E c’e’ di tutto anche in associazioni internazionali eccellenti (neutrali per definizione e apartitiche) come la Croce Rossa, tant’e’ che, accanto a volontari straordinari di grande anima, troviamo un arrivista come Maurizio Scelli, che non solo ha forte colorazione partitica ed e’ li’ grazie a un preciso appoggio (Ruini-Berlusconi) ma tenta di usare i volontari a fini di partito e addirittura predilige l’estrema destra (vedi Mambro e Fioravanti) e si immagina che al cardinal Ruini vada bene pure questo.

Per l’amore che portiamo alla Croce Rossa e a tutti i suoi volontari, per lo splendido lavoro che hanno sempre fatto, speriamo solo che questa vergogna possa finire!

L’esperienza di Nairobi (Kenia) ci ha mostrato come su 100 ONG, 90 fossero inciuciate con governi, i loro membri vivevano in lussuosi grattacieli e non vedevano i reietti delle bidonvillles nemmeno di lontano. I soldi che ricevevano da mezzo mondo servivano solo al proprio arricchimento.

Ma si veda solo l’ Unicef, organismo Onu con finalita’ lodevoli, il personale e’ strapagato, i costi di gestione abnormi e oltre l’80-90% di quanto raccoglie serve per mantenere la propria megalitica struttura.

Ovunque si muova una gran massa di soldi, la’ ci sono governi chiese e amici degli amici che incassano somme favolose pro domu sua.

Il principale motivo per cui Gino Strada e’ malvisto e’ perche’ esce da questo circuito affaristico perverso e poi perche’ e’ recisamente contro la guerra, tutte le guerre, fatte da chiunque.

Copio:
"Gli uomini di fiducia nominati da Scelli alla Cri percepiscono stipendi dell’ordine di 150.000 € l’anno mentre ci sono ambulanze fuori uso e carenze di ogni tipo.. Scelli ha assunto a tempo indeterminato Salvatore Stefio, uno dei 4 contractors rapiti in Irak (poi candidato per AN) e lo ha piazzato al Centro intervento di emergenza, uno dei posti-chiave della Cri, affidandogli la gestione del 118 in Sicilia.
(Cosa ha a che fare un mercenario con la Croce Rossa?)
Scelli ha fatto assumere a tempo indeterminato anche la moglie di Stefio, Manuela Nicolosi"

Alla faccia di una CRI neutrale e lontana da ogni partito! Qui come ci giriamo troviamo brutta gente protetta da Berlusconi o da AN se non addirittura stragisti di destra!

Non vi sembra che questa commissione tra mercenari e volontari sia a dir poco scandalosa?

Ci aggiungiamo la medaglia d’oro a Quattrocchi che veramente non comprendiamo a quale senso dell’onor patrio appartenga, visto che si tratta di uno pagato per ammazzare al di fuori di ogni legge, bandiera o divisa e solo per sporchi soldi! Una medaglia che offende ogni giusto!

Quando durerà ancora questo commissario Scelli che doveva supplire per 6 mesi in attesa di nuove nomine e non si muove dal suo posto da più di 3 anni (aprile 2003)?
L’ottobre scorso si diceva che mancavano 2 mesi all’elezione del vero presidente della CRI. E’ stato nominato? Che si aspetta ancora?

E si diceva che B, in ogni caso, avrebbe lasciato a Scelli fortissimi poteri. Quali? E ciò deve sussistere col governo Prodi? Non è una vergogna?

Scelli è un’anomalìa intollerabile che deve essere sanata!

Una Croce Rossa mescolata a mercenari sporchi di sangue, a rei di stragi e ad arrivisti di partito mi pare proprio insopportabile!

Sarà il caso che Prodi sani questo stravolgimento che crea un’onta su tutti i volontari dalla CRI.

(http://www.masadaweb.org)

Messaggi

  • Aggiungo una correzione. L’11 dicembre 2005 Massimo Barra è diventato il nuovo Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana. Ad eleggerlo ieri, domenica 11 dicembre 2005, i membri dell’Assemblea Nazionale giunti a Roma da tutta Italia. Barra è stato eletto con 623 voti su 637 votanti. Barra, che vanta 50 anni di vita da volontario all’interno della C.R.I., succede al Commissario Straordinario Maurizio Scelli, che ha guidato l’Associazione durante gli ultimi 3 anni. Resta da sapere a cosa è stato destinato Scelli, visto che Berlusconi gli aveva garantito forti poteri, anche in caso di non elezione. Forti poteri dove?
    viviana