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Giovanni Sartori e il no dei costituzionalisti
Publie le domenica 25 giugno 2006 par Open-PublishingDice Giovanni Sartori che, dopo un mese di disinformazione sul referendum, il grosso dei votanti nemmeno sa di cosa si parla.
L’interesse degli italiani per la Costituzione è zero. Eppure siamo davanti a una riforma pesantissima che cambierebbe completamente e strutturalmente lo stato italiano.
Gli articoli sono di natura tecnica e difficili da capire, dunque vengono ignorati, anche se tutto il sistema di governo viene rifatto e dunque ne va pesantemente del nostro futuro. Non sapendone nulla, dovremmo chiedere agli esperti, come quando, non sapendone nulla di medicina, chiediamo ai medici.
Gli esperti sulla Costituzione in Italia sono 220. La stragrande maggioranza sono per il No. Sul sito internet dei costituzionalisti tutti gli interventi fatti sono per il No.
http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/
Uniamoci 17 presidenti e vicepresidenti della Corte Costituzionale e 178 professori di diritto costituzionale e 274 di altre discipline.
La tesi “ Votiamo la riforma, anche se è brutta, poi la riformiamo”, è considerata assurda.
"Il guaio- dice sartori- è che la voce dei costituzionalisti è stata oscurata o quanto meno del tutto emarginata dalla televisione «cattiva maestra» denunziata da Karl Popper. Vedremo lunedì sera se avrà vinto la cattiva maestra."
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Domanda: se il nuovo governo è insediato da più di un mese, perché in questo mese non ha fatto nulla per migliorare l’informazione televisiva e interessare il cittadino a quella che è la sua carta fondamentale di diritti democratici?
Dobbiamo considerarla incapacità o complicità criminale?
In ambedue i casi il comportamento del governo è disprezzabile.
Ma la democrazia interessa ancora a qualcuno?
Si ha l’impressione che nelle stanze del potere questa domanda nemmeno sia presente.