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Giu’ le mani dalle pensioni e dal nostro Tfr

Publie le martedì 28 novembre 2006 par Open-Publishing
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ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE DELEGATE E DEI DELEGATI RSU

VENERDI’ 1 DICEMBRE A MILANO

dalle ore 9 alle ore 14

presso l’Auditorium Centro Scolastico Gallaratese (Via Natta 11, Milano)

all’uscita della Metro (MM1 LAMPUGNANO)

La finanziaria ha aumentato i contributi previdenziali senza alcuna reazione da parte sindacale. Inoltre, con l’accordo tra Cgil Cisl Uil - Confindustria - Governo si è deciso di utilizzare il nostro TFR per sostenere le spese dello stato e finanziare il decollo delle pensioni integrative. Si è di fatto abbandonata la difesa della pensione pubblica come pilastro principale della previdenza arrivando inoltre a sottoscrivere un MEMORANDUM che già rende possibile, entro i primi tre mesi del 2007, la revisione dei rendimenti pensionistici e dell’età per il pensionamento.

Chi ha detto che le lavoratrici e i lavoratori sono d’accordo con tutto questo ??

Chi ha deciso cosa fare dei soldi delle lavoratrici e dei lavoratori lo ha fatto senza aver dato loro la possibilità di essere chiamati a discutere ed a decidere. Per questo chiediamo che gli accordi sindacali firmati in materia di TFR e previdenza siano sospesi nella loro validità fino a quando alle lavoratrici e ai lavoratori non sarà data la possibilità, con strumenti democratici e verificabili, di discutere e decidere.

La funzione delle organizzazioni sindacali dovrebbe essere quella di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori che gli deriva unicamente dalla partecipazione democratica degli stessi alle decisioni e dal mandato esplicito che questi gli danno a rappresentarli sulla base di una piattaforma discussa e condivisa.

Serve quindi urgentemente una vera piattaforma sul salario, sulla previdenza e contro la precarietà da costruire non all’interno degli accordi tra le segreterie ma con la partecipazione, la discussione ed il voto delle lavoratrici e dei lavoratori.

La situazione che si è venuta a creare con le accelerazioni della Finanziaria e con le aperture sindacali senza mandato apre inoltre, oltre che una questione di merito rivendicativo, anche l’urgenza che nel sindacato siano ribadite e rispettate le regole della elementare democrazia sindacale.

E’ a partire da queste osservazioni che da oltre 200 delegate/i Rsu di diversi luoghi di lavoro è partita la proposta di questa assemblea nazionale.

Per ribadire che nessuna trattativa può essere avviata senza una piattaforma discussa e votata dalle lavoratrici e dai lavoratori e che quindi tutti gli accordi (come l’ultimo sulla previdenza integrativa e TFR) e tutte le trattative (come quella prevista a gennaio sulle pensioni e quella sulla verifica del modello contrattuale) devono essere sospese fino alla discussione ed al voto vincolante delle lavoratrici e dei lavoratori.

Per gettare le basi di una vera piattaforma per la difesa e lo sviluppo della previdenza pubblica che parta dal no all’innalzamento dell’età pensionabile,

all’abbattimento dello scalone “Maroni” e dal no alla diminuzione del valore punto
Per respingere il meccanismo del silenzio-assenso nella destinazione del nostro TFR
Per ribadire la necessità di una svolta in materia di democrazia e partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle decisioni che li riguardano

Gli oltre duecento delegati/e di luogo di lavoro, promotori di questa assemblea invitano alla discussione ed al confronto su questi temi tutte le Rsu, le sinistre sindacali ovunque collocate, le lavoratrici e i lavoratori.

Le delegate e i delegati promotori dell’appello “per una assemblea nazionale delle Rsu”
L’elenco dei promotori, altri materiali ed approfondimenti: http://www.coordinamentorsu.it

Per le adesioni all’iniziativa: info@coordinamentorsu.it


Sempre su http://www.coordinamentorsu.it trovate anche le indicazioni su come raggiungere il luogo dell’assemblea

www.coordinamentorsu.it

Messaggi

  • Pensioni: ma ci prendono per il sedere ???

    01 dicembre 2006 - Il decreto sul TFR in Finanziaria ? - Nota dell’Ansa di oggi - Governo rinuncia al decreto sul Tfr - Nuova polemica sul Tfr fra il governo e l’opposizione. "Il governo rinuncia alla conversione in legge del decreto sul Tfr e sulla previdenza complementare", dice Chiti alla conferenza dei capigruppo della Camera. I contenuti del decreto sul Tfr andrebbero nella Finanziaria. Ma l’annuncio del ministro per i Rapporti col Parlamento è contestato dalla CdL. "Ci sono anche i decreti a perdere... Sono dichiarazioni di una gravità inaudita", dice Vito (Fi).E’ "un inutile esercizio verbale", osserva Gibelli (Lega)

    01 dicembre 2006 - Pensioni: ma ci prendono per il sedere ??? - mentre si parla di allungamento dell’età pensionabile e di abbassamento dei rendimenti della pensione pubblica, al Senato, con un emendamento della maggioranza viene eliminato il prelievo del 3% di solidarietà dalle pensioni d’oro. Ma non ci avevano detto che si voleva far pagare i ricchi per aiutare i poveri ? la notizia data dall’ANSA - "Finanziaria: Salta il 3% su pensioni d’oro - Salta il contributo di solidarietà pari al 3% sulle pensioni che superano il limite di cinquemila euro mensili. Lo prevede un emendamento del relatore alla finanziaria. Conseguentemente, è previsto un taglio alla tabella A, sotto la voce ministero dell’ Economia, di 22 milioni per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009"

    PENSIONI: CENSIS, NEL 2005 FORTE RALLENTAMENTO SPESA

    Nel 2005 la crescita della spesa per le pensioni ha subito un consistente rallentamento: +2,4 cento rispetto al 4,5 dell’anno precedente, per una spese complessiva di 190,1 miliardi di euro. A dirlo è il Censis, nel consueto Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese, presentato oggi a Roma. Secondo l’istituto di ricerca, l’incidenza della spesa per le pensioni sul Pil è rimasta invariata al 13,4 per cento. L’importo medio annuo degli assegni erogati dall’Inps si è attestato su 10.100 euro, poco meno di 800 euro al mese per 13 mensilità.

    01/12/2006 11.39

    Leggere anche, in PDF, l’articolo del 21.11 de "Il Sole 24 Ore" che prevede una diminuzione del 21% delle pensioni di anzianità

    http://www.coordinamentorsu.it/doc/altri2006/2006_1126_inps_prevede_calo_anzianita.pdf