Home > Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap
Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap
Publie le mercoledì 13 settembre 2006 par Open-Publishing6 commenti
Consiglio Comunale - Gruppo Consiliare
Comune di Roma
Partito della Rifondazione Comunista
Sinistra Europea

COMUNICATO STAMPA
“Potenziare il settore educativo ed ampliare l’offerta dei nidi comunali a
Roma non può trasformarsi in una riduzione delle regole e dei diritti”
Dichiarazione di Adriana Spera Capogruppo al Comune di Roma
del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Adriana Spera, Capogruppo in Campidoglio di Rifondazione Comunista, esprime
tutti i suoi dubbi rispetto alla organizzazione dei nidi comunali da parte
dell’azienda speciale Farmacap: “Avevo già espresso fin dai primi di agosto
le mie forti preoccupazioni in merito ai termini di affidamento dei nidi
all’azienda Farmacap e sulle modalità di reclutamento del personale da
impiegare negli stessi”.
“Pur essendo disponibile, considerato il blocco del turn over imposto dalle
ultime leggi finanziarie, ad una soluzione tampone limitata al solo anno
2006/2007, restano tutte le perplessità sui tempi e modi di reclutamento del
personale. Soprattutto sul contratto di riferimento dello stesso che sarà
quello della FISM e che quindi”, prosegue Adriana Spera, “vedrà un
inquadramento inferiore a quello del personale comunale che svolge analoga
funzione ed un orario settimanale ben più lungo (35 ore). Quindi
retribuzioni più basse a fronte di un lavoro più gravoso. Una disparità di
trattamento che si aggiunge a quella che vive il personale impiegato nei
nidi privati convenzionati, dove il contratto è quello delle cooperative
sociali”.
“Potenziare il settore educativo”, aggiunge la Capogruppo di Rifondazione
Comunista, “ed ampliare l’offerta dei nidi comunali a Roma non può
trasformarsi in una riduzione delle regole e dei diritti. Si riparta dal
programma dell’Unione che vede l’inserimento degli asili nido nel sistema
scolastico nazionale e conseguentemente si chieda al Governo di stanziare
adeguate risorse e di concedere una deroga rispetto all’assunzione di
personale nei servizi educativi che mi sembra”, conclude Adriana Spera, “una
priorità ben più importante che chiedere mille vigili in più negli organici
comunali. Investire nella prima infanzia significa investire nel nostro
futuro”.
Roma, 12 settembre 2006
La Capogruppo PRC -
SE Adriana Spera
Tel. 3474867112 - 3397642238
Messaggi
1. > Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap , 13 settembre 2006, 18:12
USI AIT - UNIONE SINDACALE ITALIANA
Confederazione di sindacati nazionali autogestiti e di federazioni locali intercategoriali
Segreteria provinciale confederale - Federazione di Roma
Via Iside 12 00184 Roma - Tel. 06/70451981 Fax 06/77201444
Segreteria naz. le USI AIT Commercio Turismo e Servizi
Viale Isonzo 10 20135 Milano tel. 02/54107087
Comunicato sindacale radio/stampa
I PROSSIMI ASILI NIDO APERTI A ROMA? NON A GESTIONE COMUNALE, MA AFFIDATI ALL’AZIENDA SPECIALE FARMACAP.
CON QUALE PERSONALE EDUCATIVO E CON QUALI STANDARD DI QUALITA’ DEL SERVIZIO PUBBLICO?
L’annuncio è di quelli balneari, ma stavolta non sono i bagnini o i pulitori degli arenili "stagionali" in via di autorganizzazione sindacale a porre l’esigenza di intervenire, ma il futuro assetto di un servizio rilevante come quello degli asili nido (fascia di età 3 mesi - 3 anni) e del futuro lavorativo e occupazionale del personale educativo e operaio che sarà impiegato, in una città come Roma che nonostante l’aumento di offerta alla cittadinanza, sconta un numero oscillante sulle settemila domande annue di genitori "in attesa" e con i requisiti in regola.
Il Comune di Roma ha già più volte annunciato l’apertura di altri e nuovi asili nido oltre a quelli comunali a gestione diretta e a quelli in convenzione già aperti.
Sui tavoli di confronto sindacale nell’amministrazione capitolina, si discute ancora di modelli organizzativi, dell’applicazione del contratto decentrato stipulato a Ottobre 2005 (e in parte non ancora applicato a favore dell’area scolastica educativa, dei servizi culturali e alla numerosa massa di personale amministrativo) e delle fasce di precariato idoneo o vincitore di concorsi che si stanno stratificando (educatrici di asilo nido, insegnanti, operatori bibliotecari, ma anche amministrativi e assistenti sociali precari o interinali) in una dotazione organica che per mantenere "la linea" anche nel periodo estivo è in via di costante "dimagrimento", sui servizi pubblici tira aria di gestione all’esterno.
La Farmacap, azienda farmaco socio sanitaria capitolina, è azienda speciale del Comune di Roma che gestisce 40 farmacie comunali, i servizi socio assistenziali di teleassistenza, telecompagnia, sportelli sociali in alcuni municipi, finora due asili nido nel territorio del municipio Roma XII. Il personale educativo è stato assunto con contratti a tempo determinato con scadenza 31 Luglio 2006, inquadrato al 6° livello del CCNL FISM, mentre il personale addetto alle pulizie (non ci sono ausiliari come nei nidi comunali) è part time o a tempo pieno inquadrato al 2° livello del CCNL imprese di pulizie.
Il personale delle farmacie e una parte del personale dei servizi sociali e della direzione ha applicato il CCNL Assofarm, altra parte del personale dei servizi socio assistenziali ha il CCNL delle Coop. Sociali.
Uno "spezzatino contrattuale" e una differenziazione di diritti e retribuzioni sul quale la RSA USI AIT ha già aperto con l’azienda e il CdA una controversia in fase di negoziazione all’interno della piattaforma di rivendicazioni, per evitare disparità di trattamento ed eliminare una tendenza disgregatrice negativa per lavoratrici e lavoratori; in un’azienda pubblica della "holding campidoglio" in via di sviluppo, può costituire un precedente in negativo da non sottovalutare per l’impatto lavorativo/occupazionale e sull’assetto dei servizi.
Sulla vicenda degli asili nido, da molti mesi sono stati posti dal sindacato autorganizzato (il 2º come forza in Farmacap, maggioritario come presenza sindacale anche negli asili nido) sia al Comune di Roma sia alla Farmacap, rilievi e osservazioni non solo per la soluzione del crescente precariato (la richiesta è quella di assunzione in pianta stabile) ma anche per la qualità del servizio erogato e l’impegno al rispetto degli standard qualitativi e di realizzazione di una progettualità educativa anche nei nidi affidati all’azienda speciale comunale, rispetto a quelli dei nidi comunali a gestione diretta. Il confronto è ancora aperto, anche se l’assenza di un regolamento comunale per i nidi affidati in convenzione o a gestione "indiretta" analogo a quello in vigore fin dal 1996 per i nidi comunali, una lacuna non ancora colmata dall’amministrazione e dall’ufficio costituito nel 2006 presso il Dipartimento XI del Comune di Roma, aumenta molto i rischi di una gestione tesa a ridurre i costi in maniera generica e non mirata a ridurre gli sprechi, mantenere il servizio ad una forma di "babisitteraggio collettivo" e non verso un servizio educativo integrativo o aggiuntivo ai nidi comunali, tanto per svuotare le graduatorie municipali delle liste di attesa e con l’utilizzo di locali e strutture non sempre in regola con le misure di sicurezza e salute.
Resta ancora irrisolto, il problema di tanto precariato sia nei nidi (e nelle scuole dell’infanzia) del Comune di Roma, tendenza ormai nazionale nelle pubbliche amministrazioni, sia nel settore educativo a gestione "indiretta", dove pochi sono i controlli reali e le verifiche concrete e dove l’organizzazione di lavoratrici e lavoratori fa fatica a svilupparsi.
Nonostante il quadro di precarietà anche negli assetti dei servizi pubblici e non solo sul piano lavorativo o della qualità della vita, a Luglio 2006 Direzione e Presidenza del CdA hanno sottoscritto un verbale di incontro con la USI AIT e la RSA, disponendo il riutilizzo a settembre di tutto il personale già impiegato nello scorso anno scolastico (che ha superato una selezione pubblica, per andare a fare "la precaria" ...) nelle sedi lavorative disponibili e con l’impegno a garantire ove possibile la continuità didattica, informando inoltre il sindacato in merito alle nuove aperture degli asili nido e all’inizio dei rapporti lavorativi del personale educativo.
Dal mese di settembre, si prevede una stagione lunga di mobilitazione e di contro informazione per evitare smantellamenti "mascherati" di servizi pubblici a cooperative o associazioni, come già avviene per molti servizi alla persona o la messa in svendita "con il rispetto delle regole del mercato", alle aziende pubbliche (art. 13 decreto Bersani o Finanziaria 2007 permettendo.).
Unione Sindacale Italiana
www.usiait.it
1. > Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap , 13 settembre 2006, 18:59
Chi dirige la Farmacap .....
Tutto condivisibile, così come sono del tutto condivisibili i comunicati dell’ Usi/Ait, che ha indubbiamente il merito di essere l’unico sindacato - nella miriade di sigle esistente al Comune di Roma - che sta affrontando questo spinoso argomento.
Quello che però nè Adriana Spera nè l’Usi chiariscono è da chi è diretta la Farmacap.
La Farmacap, azienda totalmente di proprietà del Comune di Roma ( e quindi l’appalto ad essa di alcuni nidi comunali è una chiara "interposizione illegale di manodopera", ancora vietata dalle leggi vigenti), ha come presidente l’ Avv. Arturo Salerni.
Arturo Salerni è una vecchia conoscenza del movimento romano, ha fondato l’ Associazione Progetto Diritti, all’epoca - anni novanta - vicina alle Rdb, ed è stato con il Cestes-Proteo di Luciano Vasapollo, con la rivista Contropiano, con Radio Città Aperta di Roma e con le stesse Rdb l’animatore delle prime campagne di massa per il "reddito sociale minimo" e contro il precariato, in particolare quello in uso in modo selvaggio all’interno del Comune di Roma.
Poi, inopinatamente, qualche anno fa, al seguito di alcuni personaggi anch’essi provenienti dall’ "ala dura" del movimento romano, Luigi Nieri e Dante Pomponi ( ex Organizzazione Proletaria Romana, ex Radio Proletaria, ex Unione Popolare, ex Verdi), è approdato a Rifondazione ed è stato quasi immediatamente integrato nell’apparato legale del Comune di Roma.
Ed ora dirige l’azienda che dovrebbe rilevare alcuni asili-nido romani, tagliare le gambe alle educatrici precarie in graduatoria per la stabilizzazione, aumentare la precarietà diminuendo ore di lavoro e compensi mensili.
Insomma, si tratta di un durissimo scontro interno a Rifondazione.
Se infatti, Adriana Spera è la capogruppo Prc al Campidoglio, il già citato Dante Pomponi - protettore dell’ Avv. Salerni e dell’ operazione Farmacap insieme a Luigi Nieri, attuale Assessore al Bilancio della Regione Lazio - è l’unico assessore della stessa Rifondazione allo stesso Comune di Roma, con delega alla casa, al personale ed a lle periferie e quindi con competenze anche sugli asili.
Tanto di cappello, quindi, ad Adriana Spera e alla sua battaglia a fianco delle lavoratrici precarie, ma certo Rifondazione avrebbe tante cose da dover risolvere e spiegare ......
Keoma
2. > Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap , 14 settembre 2006, 11:06
BRAVO KEOMA!
Keoma fa un’analisi lucida delle tante contraddizioni interne alla Giunta comunale e dentro la stessa Rifondazione.
Sarebbe ora che ci fosse uno spartiacque chiaro. Non possono esserci più linee politiche nello stesso partito. Qualcuno deve chiamarsi fuori altrimenti è una presa in giro di tutti i militanti e degli stessi elettori del centrosinistra.
Come quando lo studio dell’avvocato trattava allo stesso tempo ricorsi dei lavoratori contro i datori di lavoro e nelle stesso tempo alcuni di quei datori di lavoro erano clienti per altri ricorsi.
A che gioco si sta giocando???
2. > Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap , 15 settembre 2006, 11:17
RIAPERTA DALL’USI LA QUESTIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI ED EDUCATIVI
L’USI AIT E I SUOI COORDINAMENTI HANNO INOLTRATO UN DOCUMENTO AL COMUNE DI ROMA CON UN PACCHETTO DI PROPOSTE SUI SERVIZI SCOLASTICI ED EDUCATIVI E PER IL SUPERAMENTO DI PRECARIETA’ E GESTIONI ESTERNALIZZATE. IL DOCUMENTO RIPRENDE I PUNTI DI PIATTAFORMA SCATURITI DALLE ASSEMBLEE DI LAVORATORI E LAVORATRICI DEI MESI SCORSI COME CAMPAGNA DI LOTTA DI LUNGA DURATA E DI RIAPERTURA DELLE MOBILITAZIONI.
UNIONE SINDACALE ITALIANA
Segreteria provinciale e RSU USI/AIT - Enti Locali COMUNE di ROMA - Coordinamenti Operatori/trici Asili Nido, Scuole Infanzia e AEC - Via Iside 12, 00184 Roma
– Tel. 06/70451981, Fax 06/77201444
Roma, 11 Settembre 2006
All’Assessore alle Risorse Umane On. D’Ubaldo
All’Assessora alle Pol. Scolastiche/Educative
On. Coscia
All’Assessore alle Pol. di Bilancio On. Causi
All’Assessore alle Pol. del Lavoro On. Pomponi
Al Direttore p.t. Dipartimento I Dott. Barrera
Al Direttore p.t. Dipartimento XI Dott.ssa Sari
Ai capigruppo consiliari – Comune di Roma
Ai Presidenti dei Municipi del Comune di Roma
Ai Presidenti delle CCP Scuola, Personale, Bilancio
E p.c. Al Coordinamento RSU – Comune di Roma
Loro sedi –via fax pagine 3 totali
Oggetto: situazione settore scolastico educativo del Comune di Roma e proposte per utilizzo e riqualificazione del personale, verifica reperimento unità lavorative nei vari profili professionali della famiglia scolastica – educativa.
La Unione Sindacale Italiana, in sigla USI AIT tramite le RSU elette al Comune di Roma e su mandato dei coordinamenti del personale operanti negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e del personale AEC, presenta ai soggetti destinatari con questo documento, una serie di proposte allo scopo di fornire un contributo operativo alle numerose questioni, alcune delle quali “patrimonio” della passata consiliatura, relative a varie figure professionali dell’area scolastico educativa.
Le proposte da noi trasmesse per punti hanno la finalità di dare ulteriore voce a quanto è emerso nelle assemblee del personale svolte nei mesi precedenti e di aprire un ragionamento e un intervento concreto che dia una risposta a diverse istanze pervenute da lavoratrici e lavoratori capitolini o di servizi affidati a terzi soggetti ma su servizi di pertinenza comunale (come per AEC, o personale OSSE) anche nell’ottica di superamento progressivo della precarietà, fornendo al tempo stesso un intervento partecipato per mantenere un livello qualitativo e quantitativo elevato dei servizi pubblici alla cittadinanza in questo delicato ambito, che ha una utenza di bambine e bambini e dei beneficiari complessivi come le famiglie dei residenti a Roma, a prescindere dalla cittadinanza, dalla nazionalità o dalla confessione religiosa, utilizzando al meglio risorse finanziarie, umane/professionali con meccanismi certi e sostenibili.
Il presente documento, sul quale ci si impegnerà in futuro sia sul terreno delle relazioni sindacali sia nel confronto con le istituzioni dell’Ente locale anche a livello di strutture di prossimità, per farle esprimere in materia con orientamenti e chiare prese di posizione mettendo in luce le parti e le proposte condivise, affronta alcuni punti qui illustrati e sui quali ci si rende fin d’ora disponibili a momenti di approfondimento, anche in via informale ma sicuramente come elemento di natura partecipativa “ampia” di soggetti e parti sociali che è difficile non prendere in considerazione, rispetto al sistema delle relazioni sindacali (del quale le nostre strutture associative tengono ovviamente conto, nell’ambito del sistema di confronto in sede RSU e con le OO.SS. con la delegazione trattante di parte pubblica, che costituisce il dato “formale” come indicato dal CCDI e che non si intende assolutamente scavalcare).
UTILIZZO PER MOBILITA’ INTERNA SU BASE VOLONTARIA E CON PROCESSO DI RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE NELLA FASCIA C, DI PERSONALE PROVENIENTE DAI PROFILI DI “INSEGNANTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA” O “EDUCATRICE DI ASILO NIDO”, PER IMPIEGO NELLA FAMIGLIA PROFESSIONALE “AMMINISTRATIVA” (I.A. CAT. C), PER SOPPERIRE A CARENZE STRUTTURALI DI ORGANICO NEI MUNICIPI NON RISOLVIBILE CON IL PERSORSO CONCORSUALE PUBBLICO IN CORSO.
Si tratta di una soluzione che l’A.C. ha già utilizzato con successo circa dieci anni fa, raggiungendo il duplice obbiettivo di fornire uno sbocco di riqualificazione lavorativa in un settore come quello delle scuole dell’infanzia e degli asili nido che produce suo malgrado, dopo molti anni di servizio, una sua “usura” del personale per il pieno svolgimento di attività scolastiche educative, specie per le lavoratrici con alcuni anni di lavoro e di servizio da effettuare prima della “sospirata” pensione con capacità professionali in parte inespresse, con l’esigenza di sopperire alle necessità di personale con profilo di Istruttore Amministrativo specie nei Municipi con alta densità di popolazione, attività sempre più complesse per effetto del decentramento ma alle quali non corrisponde una idonea dotazione in organico di personale.
Ciò anche alla luce delle previsioni assunzionali del 2007 (200 unità) a seguito del concorso pubblico per I.A. cat. C e alle risorse economiche e finanziarie a disposizione.
La possibilità di ricorrere al percorso di mobilità interna, su base volontaria e con la necessaria riqualificazione del personale già dipendente comunale e proveniente dall’area scolastica educativa, quindi con un impiego limitato di risorse finanziarie rispetto ai “costi” e ai limiti imposti dai “patti di stabilità”, potrebbe essere un valido ed efficace strumento per rispondere alle varie esigenze. Da un lato si fornirebbe la possibilità di valorizzazione interna ad un settore di personale comunale che può essere ulteriormente motivato (insegnanti ed educatrici con almeno 20 – 25 anni di servizio), dall’altro risolvendo in parte alla necessità di sopperire a carenze strutturali per coprire servizi e attività di natura amministrativa, senza ricorrere a reperimento esterno tramite società di somministrazione (già lavoro interinale) maggiormente costoso e foriero di nuove fasce di precariato e in equilibrio con il graduale assorbimento scaglionato dei vincitori di concorso e/o degli idonei alle procedure per il profilo amministrativo espletate dall’A.C.
SCORRIMENTO GRADUATORIE IDONEE CORSI – CONCORSI ASILI NIDO, SCUOLE INFANZIA E GRADUATORIE CONCORSUALITA’ PUBBLICA PER COPERTURA EFFETTIVE NECESSITA’ PERSONALE, PER EFFETTO FUTURE APERTURE STRUTTURE COMUNALI A GESTIONE DIRETTA E PER PROGRESSIVO ADEGUAMENTO ORGANICI IN CASO DI AVVIAMENTO DI MOBILITA’ INTERNA VERSO SETTORE AMMINISTRATIVO.
Si evidenzia che le 300 assunzioni a tempo indeterminato, 150 nei nidi per le vincitrici del corso concorso e 150 tra le vincitrici del concorso pubblico delle scuole di infanzia, pur apprezzabili come risposta occupazionale stabile, non hanno risolto il fenomeno costante di precariato nel settore. Anche per l’anno scolastico 2006/2007, sia negli asili nido sia nelle scuole comunali compresi gli incarichi di appoggio/sostegno per i diversamente abili, saranno complessivamente circa 2000 i contratti a tempo determinato conferiti dal Dipartimento XI, in molti casi si tratta di incarichi su carenza di organico e non per sopperire a esigenze temporanee, senza contare l’impiego di altro personale “precario” a tempo determinato per le supplenze di competenza municipale. Le misure di “contenimento” inserite in allegato al CCDI siglato il 18 Ottobre 2005, rispetto ai costi del personale supplente e con istituti anche discutibili di “incentivazione”, come il riconoscimento di “punteggio aggiuntivo” basato sulla “presenza costante” alle precarie, per restringere le assenze (per malattia o per altre cause previste e garantite da leggi o CCNL) del personale titolare o incaricato annuale, non sono una soluzione che ha dato finora buoni frutti. In attesa di una rivisitazione o di un miglioramento di alcuni aspetti del CCDI che hanno suscitato vivace dibattito e proteste nella categoria, si propone per effetto delle più volte annunciate aperture di nuovi asili nido, di rafforzamento dell’offerta formativa nel settore della scuola dell’infanzia (dove si è riscontrata una grave carenza di personale qualificato di sostegno/appoggio nella classi con bambine/i d.a., dando fondo alle graduatorie di idoneità del personale “insegnante di scuola dell’infanzia”), nonché per la copertura di posti disponibili in caso di utilizzo della procedura descritta al punto a) di mobilità interna.
La proposta con la finalità di assorbire gradualmente il precariato “storico” e quello idoneo a procedure concorsuali, all’interno del meccanismo già rodato del “doppio canale di reclutamento”, serve anche a mantenere un livello qualitativo dignitoso nell’offerta formativa ed educativa alla cittadinanza evitando il ricorso ad esternalizzazioni o ad affidamenti a terzi soggetti di un servizio strategico per la cittadinanza, rivolto tendenzialmente a fasce sociali non abbienti o con situazioni familiari che specie per i nidi, è necessario dotare di misure di sostegno adeguate. Va affrontato anche l’impatto nei municipi dei nidi aziendali e di quelli affidati alla Farmacap.
MISURE PER ASSORBIRE IL PERSONALE IMPIEGATO COME A.E.C. E SU SERVIZI AFFIDATI A TERZI SOGGETTI (Cooperative, associazioni, aziende, consorzi). IPOTESI DI INTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO E VERIFICA IMPIEGO AEC “esternalizzati” tramite contratti atipici (cocopro, parite Iva, prestazioni occasionali) in presenza di prestazioni lavorative nelle scuole pubbliche di pertinenza comunale di chiara natura subordinata, analoga alle attività e mansioni svolte da personale comunale.
La questione è già stata oggetto di numerosi Ordini del Giorno, anche di indirizzo delle precedenti consiliature per quanto riguarda l’esigenza di gestire nuovamente il servizio direttamente, tramite la “internalizzazione” e la valutazione costi/benefici, con l’adozione delle misure di graduale assorbimento negli organici comunali del personale impiegato con le funzioni di AEC “esternalizzati”. Per la situazione relativa all’utilizzo di rapporti lavorativi “anomali/atipici” da parte dei soggetti terzi affidatari del servizio pubblico, in alcuni casi concreti sono allo stato in corso e attivate, le procedure di controllo previste secondo le Deliberazioni del Consiglio Comunale 135/2000 e 259/05.
Si rinnova nell’ambito del “pacchetto” di interventi nel settore scolastico educativo, la proposta sopra citata, anche per la verifica di risparmio economico e la cessazione di una disparità di trattamento e di utilizzo di forza lavoro precaria, sottopagata e dequalificata professionalmente.
VERIFICA REPERIMENTO TRAMITE CENTRI PER L’IMPIEGO E RETE C.O.L., PERSONALE DA UTILIZZARE NEI SERVIZI SCOLASTICI EDUCATIVI CON IL PROFILO PROFESSIONALE DI OSSE E DEI CUOCHI PER GLI ASILI NIDO, PER SOPPERIMENTO CARENZE DI ORGANICO PER TURN OVER E PER APERTURA NUOVE STRUTTURE COMUNALI.
Si invitano i soggetti destinatari, alla verifica per quanto riguarda il reperimento delle figure professionali di OSSE e di Cuoco, sia per l’adeguamento delle carenze di organico per turn over, sia per la necessaria copertura del personale da adibire nelle strutture di nuova e preannunciata apertura.
Si precisa che una politica attiva del lavoro coerente con le idee di un programma “progressista”, dovrebbero cercare di utilizzare gli strumenti di avviamento al lavoro e di reperimento di natura pubblica in luogo di costose e precarizzanti attività di impiego tramite società di somministrazione (quindi con impiego di lavoratori/lavoratrici già interinali). Il fatto che disposizioni legislative ancora in vigore, abbiano sancito la fine del monopolio pubblico del collocamento e dell’avviamento al lavoro, anche nelle Pubbliche Amministrazioni, non ha però l’effetto di aver stabilito l’impossibilità di utilizzo di tali strumenti di natura pubblica, ancora attivabili se in sinergia con le strutture di pertinenza della Provincia, dello stesso Comune e con il controllo e la verifica degli organismi regionali.
Al di là della necessaria e doverosa verifica delle reali carenze di organico e della copertura finanziaria, tramite le relazioni sindacali, si esprime in questo documento la necessità di un processo concreto di inversione di tendenza rispetto ad altre situazioni, nelle quali sono state operate scelte politico amministrative di fondo che hanno prodotto nuova precarietà, costi maggiori delle esigenze di risparmio ipotizzate, con un uso spregiudicato e improprio anche nelle P. Amm.ni della L. 30/03, del decreto attuativo D. Lgs. 276/03. Il Consiglio Comunale con OdG n° 50 del 6 Maggio 2002, aveva già indicato alcune linee guida in materia di servizi e di contrasto alla precarietà in occasione di un Consiglio comunale straordinario sul lavoro e il 16 Maggio 2005 aveva sentito i contributi allegati al verbale della seduta, compreso quello delle nostre strutture sindacali e lavorative, nel corso del Consiglio comunale straordinario sulle problematiche del personale comunale, riferimenti e orientamenti che hanno ancora oggi una loro rilevanza e attualità e che andrebbero ripresi e potenziati nella loro fase attuativa.
VERIFICA NEL SISTEMA DI RELAZIONI SINDACALI AZIENDALI, DELLE FUTURE MISURE DI CONCORSUALITA’ E TRAMITE PROVE “SELETTIVE”, PER IL PERSONALE EDUCATIVO E INSEGNANTE INSERITO ATTUALMENTE NELLA 2° FASCIA DI GRADUATORIA, FINALIZZATO ALLA RIDUZIONE DEL FENOMENO DELLE FASCE DI PRECARIATO NON IMPIEGATO NEL CONFERIMENTO DI INCARICHI DAL DIPARTIMENTO XI E PER QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE.
Si richiede l’attivazione del percorso finalizzato a ridurre il danno subito dalle educatrici o dalle insegnanti di scuola dell’infanzia attualmente inserite nella 2° fascia delle graduatorie e con anni di lavoro precario al Comune di Roma, attualmente escluse a priori dal conferimento di incarichi dal Dipartimento XI, pur nelle ipotesi di esaurimento del personale idoneo ai corsi concorsi interni o dalla concorsualità pubblica e per omogeneizzare verso l’alto la qualificazione del personale titolato a svolgere anche funzioni di lavoro temporaneo/supplenza.
La pianificazione del meccanismo di “titolarità” per idoneità a procedure selettive interne del “precariato interno”, tramite l’adozione di tali percorsi non elimina il fenomeno del precariato scolastico ma riduce sicuramente il divario tra fasce di lavoratrici, anche in termini di diritti minimi contrattualmente e legislativamente esigibili dalle incaricate annuali/precarie (tutela maternità, retribuzione certa, copertura infortunistica) e incentiva il livello di qualità dell’offerta formativa.
Trasversale alle varie situazioni sopra descritte, si segnala l’accentuarsi di forme non condivisibili di quella che si definisce una “discriminazione di genere” nelle opportunità lavorative, di carriera come di sviluppo professionale, nell’equilibrio tra responsabilità di lavoratrici dipendenti del Comune e di genitrici o di natura familiare, che si sottolinea per la rilevanza e la situazione di disagio strisciante che si è riscontrata nel corso di molte delle riunioni sindacali effettuate.
Si ringrazia per l’attenzione e in attesa di ricevere un gradito e cortese cenno di riscontro rinnovando la disponibilità, anche con il supporto del nostro ufficio legale, a chiarificazioni e approfondimenti con i soggetti politici e amministrativi sulle questioni poste e sulla fattibilità economica e tecnica delle proposte avanzate e sui tempi di realizzazione (fax n° 06/77201444, tel. 06/70451981), si porgono i ns. distinti saluti e gli auguri di un proficuo lavoro per la nuova consiliatura.
Per la USI AIT, le RSU USI AIT EE.LL. e i coordinamenti di settore Coord. operat./operatrici ASILO NIDO (CODAN) Coord. Insegnanti Scuola dell’Infanzia (CISMA) Coordinamento lav. AEC/Comune e Cooperative -
Il segr. prov. p.t. - Roberto Martelli
usiait1@yahoo.com
www.usiait.it
3. > Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap , 16 settembre 2006, 15:59
12 settembre 2006 - Comunicato RdB CUB P.I. - Comune di Roma
TRAFFICO ILLECITO DI ASILI NIDO!
Il Comune di Roma avvia il processo di dismissione dagli asili-nido affidando la gestione di tre strutture all’azienda speciale Farmacap
Come annunciato dai tanti segnali lanciati in passato, dall’amministrazione comunale è partita in pompa magna la campagna di fuoriuscita dei nidi comunali dalla gestione pubblica.
La pillola, indorata agli organi di stampa evidenziando l’aumento dell’offerta di asili alla cittadinanza, presenta però pericolose controindicazioni sia per gli utenti che - soprattutto - per le lavoratrici del settore.
1 – La cessione della propria funzione pubblica nell’ambito del servizio educativo produrrà una differenziazione tra asili di serie A e di serie B, in barba a qualunque criterio di politica sociale. Quali saranno i migliori? Quelli comunali (con sedi inadeguate, senza corretta manutenzione, senza personale ausiliario, etc.) o quelli convenzionati (per i quali il corrispettivo erogato dal Comune – intorno ai 700 Euro al mese per ogni bambino – non basta neanche a coprire le spese del personale)?
2 - Quale contratto si applicherà al personale? Enti Locali, Scuola o altro? Qui si annida il probabile risparmio che il privato realizza per poter rientrare all’interno di quanto riceverà dal Comune di Roma. Si tratterà quindi di contratti che non saranno come quello degli enti locali.
3 – Il personale come verrà reperito? Perché a un’azienda pubblica come Farmacap non è stato imposto di attingere alle molte graduatorie di personale idoneo di concorsi pubblici banditi dal Comune di Roma? Si vuole forse attivare una selezione "speciale" per saltare le regole esistenti e gestire le nuove assunzioni al di fuori della regola costituzionale del pubblico concorso? Se così fosse pretendiamo allora che ci sia priorità per il personale con più anni di precariato alle spalle.
4 – I nidi comunali costano troppo? La revisione degli orari, sancita lo scorso anno con la complice partecipazione dei confederali, è stata il preludio a questa trasformazione in senso privatistico. Lo spezzatino degli orari (che è stato assolutamente sgradito sia al personale, sia all’utenza), anziché portare risparmi, ha prodotto maggiori costi. A questo punto si è fatto leva sul costo eccessivo per giustificare il conferimento a Farmacap che non figurerebbe come costo del personale (di fatto è solo un artificio contabile). Ma non è tutto! L’assessora Coscia ha evidenziato che il costo del personale è raddoppiato lasciando intendere che ci sia un comportamento speculativo, da parte delle lavoratrici, nel meccanismo delle sostituzioni di personale. Vero è che, se la spesa è raddoppiata, questo si deve a ben tre rinnovi contrattuali (2 contratti nazionali e 1 contratto decentrato), all’aumento dei nidi, all’incremento del personale per quello che riguarda i soggetti disabili. Non è forse una spesa ampiamente giustificata dai vincoli di solidarietà sociale?
5 - Farmacap ha i conti in ordine o servirà privatizzarla? L’Azienda Speciale, ai sensi del T.U sugli Enti Locali, dovrebbe gestire servizi a rilevanza imprenditoriale; viceversa i nidi sono servizi sociali che – sempre in base al T.U. - dovrebbero essere gestiti in economia o attraverso la cd. Istituzione. Se l’azienda dovesse risultare in perdita (come potrebbe accadere gestendo gli asili-nido sottocosto) si potrebbe aprire uno scenario che indirizzerebbe il Comune di Roma a trasformare l’azienda in una società per azioni.
Contro la privatizzazione e la precarizzazione dei nidi invitiamo tutte le lavoratrici a lottare affinchè:
GLI ASILI NIDO RESTINO PUBBLICI E SIANO INSERITI
NEL SISTEMA SCOLASTICO REGIONALE
SIANO STABILIZZATI I CONTRATTI DI LAVORO ANNUALI
www.rdbcub.it
1. > Gli asili-nido del Comune di Roma e la Farmacap , 17 settembre 2006, 18:39
ROMA: FP CGIL ROMA E LAZIO, PREOCCUPA AFFIDAMENTO NIDI A FARMACAP
Roma, 14 set. - (Adnkronos) - ’’Alla luce delle dichiarazioni rese oggi dall’assessore alle Politiche educative e Scolastiche Maria Coscia sull’affidamento di 18 nuovi nidi comunali alla Farmacap, diventa certezza la nostra preoccupazione che l’operazione produrra’ la creazione di nidi e lavoratori di serie A e di serie B’’. Lo afferma in una nota Gianni Nigro, segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio, che ribadisce il no secco del sindacato a ’’operazioni di esternalizzazione di servizi importanti e essenziali per la citta’ e per la vita delle famiglie romane realizzando un solo obiettivo, quello di ridurre i costi del servizio comprimendo quelli del lavoro’’.
’’Nella sua nota l’assessore Coscia infatti - prosegue il segretario Fp Cgil - fa riferimento ad un contratto di lavoro degli asili privati. Sappiamo tutti che, mentre la busta paga di un operatore di nido dipendente del Comune di Roma si aggira intorno a 1.100 euro, quella di un collega dei privati scende di oltre 300 euro. Non solo, ma mentre i comunali hanno 30 ore settimanali di lavoro ed un monte di 200 ore obbligatorie per la formazione, i privati lavorano tra le 36 e le 38 ore settimanali e non hanno obblighi formativi. Questi lavoratori costeranno meno e neanche verranno assunti a tempo indeterminato e poi?’’.
’’Anche sulle possibilita’ che il Comune possa in questo modo risparmiare sui costi del servizio ho i miei dubbi e vorrei saperne di piu’. Oggi il Comune spende circa 12.500 euro annui per il posto di un bambino in nido comunale. A quanto - si domanda Nigro - ammonterebbe questa cifra nell’accordo con Farmacap? Come Cgil Cisl Uil confederale e della Funzione Pubblica abbiamo richiesto un incontro urgente all’assessore Coscia, sperando che si torni, nell’interesse delle famiglie, dei lavoratori e dell’intera comunita’ romana, ad una sana abitudine - conclude Nigro - quella di sedersi intorno ad un tavolo e concertare’’.
(Cla/Ct/Adnkronos)