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Global University - Edu-Factory meeting a Lettere La Sapienza
Publie le giovedì 28 maggio 2009 par Open-PublishingRoma - giovedì 11 giugno - Labour, Struggles and the Common within the Crisis. Facoltà di Lettere. “Ciò che una volta era la fabbrica, ora lo è l’università. Dove una volta la fabbrica era un luogo paradigmatico di conflitto tra operai e capitalisti, così ora l’università è un luogo chiave del conflitto, dove la proprietà del sapere, la riproduzione della forza- lavoro, e la creazione di stratificazioni sociali e culturali sono tutte rimesse in gioco.”

Programma della giornata:
10.00- 13.00- The rise of the Global University, and its Crisis
Introduction: Claudia Bernardi -Edufactory Collective
Andrew Ross- New York University
Stefano Harney- Queen Mary University of London
Morgan Adamson- University of Minnesota
14.30- 18.00- The Global Struggles within the Crisis
Introduction: Tania Rispoli -Scienze politiche in onda
Dillip Kumar Dash- University of Hyderbrad
Pedro Mendes Barbosa- Uninomade Brazil
Christopher Newfield- University of California Santa Barbara
Queen Mary University of London, School of Business and Management (Londra)
Anomalous wave, Lettere in Onda (Roma)
edu-factory (trasnational network)
“Ciò che una volta era la fabbrica, ora lo è l’università. Dove una volta la fabbrica era un luogo paradigmatico di conflitto tra operai e capitalisti, così ora l’università è un luogo chiave del conflitto, dove la proprietà del sapere, la riproduzione della forza- lavoro, e la creazione di stratificazioni sociali e culturali sono tutte rimesse in gioco.” Alcuni anni fa, nel suo manifesto, il collettivo edu-factory sottolineava la dimensione produttiva e conflittuale dell’università contemporanea.
Ma infatti, luniversità non funziona esattamente come una fabbrica, e non abbiamo alcuna nostalgia delle lotte del passato. Quest’affermazione era piuttosto l’indicazione di un problema politico. Nelle incommensurabili differenze spaziali e temporali tra le attuali funzioni dell’università e quelle della fabbrica, quali sono le scommesse politiche di questo paragone? In altre parole: come il problema dell’organizzazione può essere ripensato in seguito alla dismissione delle forme tradizionali come i sindacati e i partiti politici?
Oggi la crisi economica ha aperto nuovi spazi per ripensare la funzione dell
università e della stessa produzione di sapere a livello globale. In altre parole, per ripensare l’ascesa della global university, come quella della sua crisi. Con il termine edu factory ci riferiamo a ciò come a una doppia crisi. Da un lato costituisce un’accelerazione di una crisi specifica delluniversità che ne definisce la sua fine, il risultato inevitabile del suo status epistemologico ormai eroso. Dall
altro ci riferiamo alla crisi delle condizioni di lavoro postfordiste, crisi della misura e del valore, che serpeggiano nelle università stesse.
“Noi la crisi non la paghiamo”: questo è lo slogan dell’Onda Anomala che afferma il rifiuto a pagare la crisi economica e anche quella delluniversità stessa. Questo slogan è stato tradotto in altre lotte, in differenti forme, ma con uno scopo comune. A partire da qui, vogliamo sottolineare questa doppia crisi da una prospettiva globale. Dall
India al Brasile, dagli USA all`Europa, focalizzando differenti esperienze per pensare la costruzione di uno spazio comune transnazionale di dibattito e azione.