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Globalizzazione e istruzione : resistere le contraddizioni
Publie le sabato 26 aprile 2008 par Open-PublishingResistere l’attacco del capitale nelle universita’: resiti la contraddizione!!
Si e’ detto che la globalizzazione e’ principalmente un fenomeno economico e tecnologico. Tuttavia, mentre la fredda razionalita’ dell’economia non si appella a valori sociali, culturali, politici o umanitari per ratifica e perdono, la globalizzazione non e’ un concetto amorale.
La globalizzazione e’ capita piu’ come una utopia che utilizza la retorica, e come uno strumento per la reconversione della dipendenza. Questo strumento ha il compito di oscurare i seri problemi sociali creati dalle economie liberiste e di spingere la macchina del capitalismo supportata da strutture di influenza e potere economico e da scelte "razionali" come principio di legittimita’.
Le radici della globalizzazione moderna sono state individuate in eventi storici di insediamento e di mimesi di culture occidentali su altre. Molti hanno paragonato la globalizzazione dell ’istruzione a forme di neo-colonialismo. La globalizzazione dell’istruzione e’ stata associata alla creazione di ineguaglianze attraverso il continuo flusso di capitali, individui, informazione e cultura.
Supportata dal neoliberismo, la globalizzazione enfatizza la libera impresa e mercati liberi dove individui sono valorizzati per laloro capacita’ di consumo ed il successo a dominare il meno potente. Questo tipo di neoliberismo premia le aziende che rincorrono il profitto per abbattere e distruggere il welfare. Questo e’ il loro obiettivo fondamentale. Tuttavia qualcunno suggerisce che il vero problem del liberalismo e’ che la razionalita’ e’ il suo fermo principio, per cui le relazioni per la dominazione delle masse deve essere razionalmente difensibile e che queste relazioni debbano essere difese con l’argomentazione.
Pertanto, la globalizzazione, essendo un fenomeno indotto piu’ dal mercato che da linee di principio, guidato dall’espansione dei mercati attraverso processi che sono capeggiati dagli interessi delle finanziarie multinazionali e conglomerati industriali, ha bisogno di contraddizioni per sopravvivere.
La globalizzazione si mostra piu’ apertamente nella contraddizione e richiede all’individuo di essere contraddittorio poiche’ ha bisogno di giustificare le ineguaglianze sociali come inevitabile destino dellemasse deboli ed incapaci di sopravvivere l’urto naturale delle forza neo-liberali. La globalizzazione supportata dal neo-libersimo ha bisogno della selezione sociale Darwiniana per giustificare la mancanza di solidarieta’ come naturale e razionale; l’obiettivo e rompere la solidarieta’ di classe.
Nello spingere il mondo verso un unico spazio dominato dall’economia, il processo di globalizzazione si appoggia all’internazionalizzazione del commercio, finanza, network e sistemi di comunicazione ed una cultura della "merce" per poter portare cambiamenti a livello sociale, politico e culturale. Un’insipida omogenizzazione delle societa’ ed una crescente consapevolezza della diversita’ sono conseguenze che sono assimilate come irreconciliabili, poiche’ gli individui si accorgono che le barriere geografiche non hanno piu’ valore sugli gli arrangiamenti sociali e culturali.
Salvatore Fiore