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Governo anticrisi: truffa ai cittadini e favori a Berlusconi
Publie le lunedì 1 dicembre 2008 par Open-PublishingGoverno anticrisi: truffa ai cittadini e favori a Berlusconi
di Alessandro Cardulli
Un governo di truffatori, con un codazzo di giornalisti che non hanno gli occhi, più neppure il coraggio di leggere dentro le “veline”, non quelle che espongono tette e cosce, ma quelle che gli uffici di Berlusconi e dei ministri che contano passano loro. Le trasmettono così come sono, le danno in pasto a milioni di telespettatori, di cittadini che leggono i giornali.
Truffano sapendo di truffare. In tutte le salse ci sono stati venduti i provvedimenti presi dal governo contro la crisi. Il presidente, ministri come Tremonti, La Russa,Sacconi, l’immancabile duo “Gelmini-Carfagna,” come usava ai tempi del vecchio avanspettacolo, ci hanno detto quanto sono stati bravi. Mille euro alle famiglie italiane, otto milioni di famiglie,hanno detto giornali del padrone. La realtà è che si tratta per gran parte delle famiglie di una elemosina che serve a malapena a comprare un chilo di pane in più al giorno, quando va bene .Basta fare i conti Berlusconi dirige la banda, e gli orchestrali eseguono, come tanti bravi scolaretti. Hanno parlato tutti, compresi i capi dei partiti di destra, l’immancabile Gasparri, tutto chiesa e famiglia, Bonaiuti che presta la voce al capo. Meno si è sentito il ministro-fannullone, Renato Brunetta. Lui il suo compito l’aveva l’aveva già assolto con la “elargizione”concessa ai pubblici dipendenti che fanno perfino fatica a contare gli euro in più che troveranno nelle busta paga. Fanno fatica perché sono talmente pochi che è difficile trovarli. Ma Bonanni e Angeletti, Cisl e Uil, sono contenti così, sprizzano felicità da tutti i pori. Brunetta ha fatto anche di più: in combutta con Sacconi ha dato una pedata ai precari.
Tutti a casa. Non vi fate più vedere. Truffe e truffatori però si scoprono presto, basta leggere dentro i provvedimenti. Intanto si è scoperto che il governo non perde il vizietto di nascondere le porcate belusconiane nelle pieghe dei decreti. Senza dir niente a nessuno, anche se alla stampa amica, per giorni e giorni hanno dato notizie dei contenuti del decreto, hanno infilato dentro l’aumento dell’Iva per le pay tv. Per Sky in particolare è un duro colpo ma ancora di più lo sarà per gli utenti, 4,6 milioni di famiglie, perché il passaggio dell’Iva dal 10 al 20% si scaricherà su chi si è abbonato all’emittente che ci fa vedere il calcio e altro. Proprio durante la trasmissione sportiva, il dopo partita, la conduttrice Ilaria D’Amico, si rivolta ai telespettatori spiegando che Berlusconi dice di voler incentivare aziende e famiglie invece le tassa. Stesso tasto battuto dall’amministratore delegato,Tom Mockridge,i l quale fa presente che l’Iva versata da Sky è passata da 170 mila euro del 2003 (Stream e Tele +) agli attuali 370 mila, che dà lavoro a circa cinquemila dipendenti, che così si aumentano le tasse per diversi milioni di cittadini e così ci offre l’annuncio che pagheremo noi, gli abbonati. Si dice anche che Murdoch, il grande capo, si sia inferocito contro Berlusconi .
Non c’entra - ha detto - destra o sinistra (lui è di destra, ndr) qui siamo di fronte ad un atto contro di noi, a favore di Mediaset: Pieluigi Bersani, ministro ombra del Pd, si chiede se il capo del governo era presente alla votazione ed ha votato a favore di se stesso. Di Pietro ricorda che il cavaliere “invece di lavorare per l’interesse dei cittadini pensa a tutelare i propri affari”. Di conflitto di interessi, palese, grave, da superare al più presto, parla Rifondazione.E Berlusconi? Ha la faccia tosta di dire che un prezzo lo pagherà anche anche Mediaset, perché stanno lavorando per una pay tv. Davvero incredibile. Anche se così fosse, sarebbe un prezzo molto piccolo perché potrebbe riguardare abbonamenti mensili sui canali digitali e non carte prepagate del calcio. Una vera e propria truffa nei confronti dei cittadini, che fa seguito a quella ancora più grave sui benefici per le famiglie italiane. Era dovere del governo dare conto dei singoli provvedimenti secondo le fasce di reddito e la composizione dei nuclei familiari. E non avendo fatto questi i ministri che in dieci minuti hanno messo in atto la truffa, dovevano farlo i giornalisti. Come sarebbe stato bello se Vespa, invece di portare in studio ex veline, veline, bellone invecchiate male, avesse esposto grandi tabelloni, con l’ausilio magari del sondaggista ufficiale, Mannehimer, in cui si capivano le quantità delle elemosine governative. Mille euro, se tutto va bene, ma non ne siamo certi, li avranno solo le famiglie con cinque figli a carico e reddito inferiore ai 22 milioni.
Per tutti gli altri scelgano cosa comprare in più ogni giorno:un chilo di pasta, un chilo di pane, un litro di latte,un dentifricio, uno yogurt,un panino al bar,un chilo di riso, un chilo di arance, un chilo di pomodori pelati. Così Berlusconi combatte la crisi. Ma non è finita: ci sono i mutui. Le banche non si azzardino, i cittadini vanno salvaguardati. Stop a quota 4% per i mutui variabili. Bell’impresa! Ma nel 2009 i tassi non dovrebbero superare il 3,5%. La truffa è completa.