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Grecia. Ancora pallottole contro gli studenti
Publie le venerdì 19 dicembre 2008 par Open-PublishingGrecia. Ancora pallottole contro gli studenti
di Tommaso Vaccaro
La ferita provocata dall’uccisione di Alexis non si cicatrizza, anzi continua ad infettarsi. Eppure sono già passati 13 giorni da quello sparo che ha tolto la vita ad una ragazzo di appena 15 anni. Ma è successo ancora. La polizia greca ha usato di nuovo un arma da fuoco contro un giovane, poco più che bambino. Questa volta la vittima è un 16enne che, per un caso “fortuito”, ha riportato soltanto una ferita al polso. Il fatto è accaduto mercoledì sera davanti alla sua scuola a Peristeri, nella periferia Ovest di Atene, provocando una nuova ondata di scontri tra studenti e lavoratori contro le forze dell’ordine.
Il ragazzo, in effetti, non stava partecipando ad alcuna manifestazione di protesta. Stava semplicemente parlando con alcuni suoi compagni di scuola, quando un proiettile lo ha raggiunto provocandogli una ferita per cui è stata necessaria persino un’operazione chirurgica. E la polizia torna anche alla carica con delle tesi, abbastanza improbabili, in propria discolpa. Questa volta, secondo gli agenti, non sarebbe stato un proiettile vagante a colpire il giovane, come invece sostengono riguardo al caso di Alexandros Grigoropoulos, bensì un proiettile “anonimo”. La polizia afferma infatti che in quel momento nessuna pattuglia e nessun agente si trovava in quella zona. Peraltro, sempre in base a quanto dichiarato dalle forze dell’ordine greche, il ragazzo sarebbe stato colpito da un colpo esploso da un fucile ad aria compressa e non carico di pallottole.
Intanto un’altra giornata di scontri si è consumata ad Atene come in molte altre città della penisola ellenica. Due manifestazioni convocate per oggi, una dai liceali e l’altra dagli universitari, si sono dirette verso l’ormai nota piazza Syntagma. La piazza “calda” del Parlamento, in cui sono confluiti anche i sindacati di insegnati e lavoratori greci che hanno aderito ai cortei, si è così nuovamente trasformata in un teatro di durissimi scontri. Alla vernice rossa scagliata contro i poliziotti, questi anno risposto con le solite cariche e con i candelotti di gas lacrimogeno.
Ancora violenze, dunque, dopo due settimane ricche di tafferugli e arresti. Nella notte tra martedì e mercoledì a Salonicco, una filiale bancaria e un ufficio sono stati dati alle fiamme. Nella giornata di ieri i manifestanti hanno appeso uno striscione ai piedi del Partenone, con la parola “Resistenza” scritta in cinque lingue. Sempre ieri, un gruppo di giovani ha fatto irruzione nella sede di un’emittente radiofonica ed ha diffuso alcuni comunicati di protesta. Altri hanno occupato il municipio di Ioannina, nel nord-ovest del Paese.
Ed occupati dagli studenti restano anche almeno 600 edifici scolastici ed universitari, mentre si rende sempre più plausibile l’ipotesi di convocazione di un altro sciopero generale di 24 ore da parte della Confederazione generale dei lavoratori.