Home > Grenoble, operai della Caterpillar "sequestrano" cinque manager

Grenoble, operai della Caterpillar "sequestrano" cinque manager

Publie le martedì 31 marzo 2009 par Open-Publishing
5 commenti

Francia, bloccati in ufficio dai lavoratori i dirigenti della multinazionale statunitense

L’azienda leader nella costruzione di macchine per il movimento terra vuole licenziare 733 persone

GRENOBLE - Il direttore del personale e altri quattro manager della Caterpillar sono tenuti sotto chiave dagli operai nella sede dell’azienda a Grenoble. I lavoratori impediscono loro di uscire dall’ufficio e chiedono di riaprire le trattative arenatesi sulla decisione dell’azienda di licenziare 733 delle 2.500 persone che lavorano in Francia per la multinazionale statunitense leader nella costruzione di macchinari per il movimento terra. "Una scelta - sostengono i dirigenti - dettata dal calo delle vendite del 55%".

"Libertà in cambio di trattativa". "Li tratteniamo per discutere con loro", ha detto Benoit Nicolas, delegato del sindacato Cgt. "Chiediamo che fissino una riunione coi rappresentanti del personale per sbloccare i negoziati. Loro sostengono che non ci sono margini di trattativa perché non hanno tutti i poteri - ha aggiunto il sindacalista - ma penso che si possa arrivare a qualcosa". Caute le dichiarazioni fatte filtrare oltre la cortina di operai dal direttore "sequestrato" della sede di Grenoble, Nicolas Polutnick: "Un piano di ristrutturazione è un procedimento complesso. Senza la libertà di movimento sarà difficile poter arrivare ad un negoziato".

Caccia al manager. Non è la prima volta che succede. Qualche settimana fa, sempre in Francia, nella caccia al manager sono incappati l’amministratore delegato della Sony France, tenuto in ostaggio una notte, e il direttore della filiale 3M, liberato solo dopo la firma di un protocollo d’accordo e l’apertura dei negoziati sul taglio di 110 posti di lavoro su 235.

Assalto alla casa del banchiere. E la Francia non è l’unico Paese europeo in cui la crisi economica provoca episodi del genere. A Edimburgo pochi giorni fa è stata assaltata la villa di sir Fred Goodwin, ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland, ridotta al fallimento dal management. La responsabilità dell’azione è stata rivendicata dal gruppo "Bank bosses are criminals" ("I dirigenti di banca sono criminali").

(31 marzo 2009)
www.repubblica.it

Messaggi

  • A Parigi operai bloccano per quasi un’ora l’auto del patron del gruppo leader nel lusso

    Contro i licenziamenti, a Grenoble rinchiudono in ufficio alcuni dirigenti della Caterpillar

    Francia, caccia ai manager
    Assediato il miliardario Pinault

    GRENOBLE - In Francia la rabbia scatenata dalla crisi economica è sfociata ancora una volta nella "caccia al manager". Oggi ne ha fatto le spese anche Francois-Henri Pinault, patron del gruppo PPR, leader del lusso: è stato "sequestrato" per quasi un’ora da alcuni dipendenti della sua azienda che hanno bloccato il taxi su cui viaggiava a Parigi. E’ andata peggio ad alcuni dirigenti della Caterpillar che da stamane sono tenuti sotto chiave dagli operai nella sede della multinazionale a Grenoble.

    Pinault liberato dalla polizia. Un centinaio di operai colpiti dalla crisi economica e preoccupati dall’imminente taglio di 1.200 posti di lavoro, hanno preso d’assedio il taxi su cui Pinault lasciava la sede del suo gruppo a Javel, il quartiere industriale sulla Senna al di là della Tour Eiffel. Per liberare l’imprenditore, dopo 55 minuti, è stato necessario l’intervento della polizia che ha sgomberato la zona dai manifestanti. Quarantasette anni, Francois-Henri Pinault gestisce l’immenso impero del lusso PPR fondato dal padre, Francois. E’ proprietario di un vasto gruppo che va dal marchio Gucci alla casa d’aste Christie’s, dalla Fnac a Printemps, al marchio sportivo Puma. In Italia, Pinault possiede tra l’altro Palazzo Grassi a Venezia.

    A Grenoble "bloccati" manager Caterpillar. Da Parigi a Grenoble. I lavoratori della Caterpillar hanno rinchiuso nei loro uffici alcuni dirigenti. Inizialmente erano quattro i manager "sequestrati"; in serata solo uno, il direttore del personale, è stato liberato per motivi di salute. I sindacati chiedono di riaprire le trattative arenatesi sulla decisione dell’azienda di licenziare 733 delle 2.500 persone che lavorano in Francia per la multinazionale statunitense leader nella costruzione di macchinari per il movimento terra. "Una scelta - sostengono i dirigenti - dettata dal calo delle vendite del 55%".

    "Libertà in cambio di trattativa". "Li tratteniamo per discutere con loro", ha detto Benoit Nicolas, delegato del sindacato Cgt. "Chiediamo che fissino una riunione coi rappresentanti del personale per sbloccare i negoziati. Loro sostengono che non ci sono margini di trattativa perché non hanno tutti i poteri - ha aggiunto il sindacalista - ma penso che si possa arrivare a qualcosa". Caute le dichiarazioni fatte filtrare oltre la cortina di operai dal direttore "sequestrato" della sede di Grenoble, Nicolas Polutnick: "Un piano di ristrutturazione è un procedimento complesso. Senza la libertà di movimento sarà difficile poter arrivare ad un negoziato".

    Caccia al manager. Non è la prima volta che succede. Qualche settimana fa, sempre in Francia, nella caccia al manager sono incappati l’amministratore delegato della Sony France, tenuto in ostaggio una notte, e il direttore della filiale 3M, liberato solo dopo la firma di un protocollo d’accordo e l’apertura dei negoziati sul taglio di 110 posti di lavoro su 235. La Francia non è l’unico Paese europeo in cui la crisi economica provoca episodi del genere. A Edimburgo pochi giorni fa è stata assaltata la villa di sir Fred Goodwin, ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland, ridotta al fallimento dal management. La responsabilità dell’azione è stata rivendicata dal gruppo "Bank bosses are criminals" ("I dirigenti di banca sono criminali").

    (31 marzo 2009)

  • Mettere paura ai manager serve, purtroppo, a poco !!

    Gli servirà a farsi aggiungere ai mega-stipendi anche una cospicua indennità di rischio e continuare così a parare il culo ai padroni !!

    MaxVinella

    • ragazzi io adoro i Francesi!!!! E così ça irà ça irà gli aristocratici alla lanterna....
      ( Scusate non so il francese)

    • "Sequestrati" centinaia di impiegati, manganelli, lacrimogeni e cariche della polizia

      Impegnati circa diecimila poliziotti, undici arresti, vetrine in frantumi

      Londra, migliaia contro i G20

      Nella City banche assediate

      LONDRA - La City di Londra occupata da 8.000 manifestanti, le banche assediate, "sequestrati" centinaia di impiegati asseragliati negli uffici. A ventiquattro ore dal G20 scoppia la rabbia dei no global. Bottiglie, lattine, anche scarpe volano contro gli agenti che rispondono con lacrimogeni e manganelli.

      Circondata da migliaia di manifestanti la Royal Bank of Scotland vicino alla Banca d’Inghilterra. Cariche della polizia anche a Cannon Street. In frantumi alcune vetrine. Un piccolo gruppo, in gran parte a volto coperto, ha fatto irruzione nella sede della Bank of Scotland. Secondo Sky News, all’esterno della Bank of England un poliziotto è stato colpito con una grossa sbarra.

      La tensione nella capitale è alta. Quattro cortei, partiti da altrettante stazioni della metropolitana, stamane si sono raccolti nel centro della città finanziaria. Lungo il tragitto decine di impiegati della City, affacciati alle finestre, lanciavano biglietti da 10 sterline, mentre la folla sottostante reagiva con urla e invettive. Almeno 11 persone sono state fermate: tre degli arrestati erano armati di coltello.

      Il Times ha descritto il clima e le misure pre-vertice, definendo Londra come una ’’fortezza’’, mentre il quotidiano City AM titola la sua prima pagina ’’G20: Una città sotto assedio’’. Schierati diecimila poliziotti, un’operazione-sicurezza che costerà alle casse dell’erario inglese non meno di 8 milioni di euro.

      Tra i manifestanti anti-summit c’è chi protesta contro il riscaldamento terrestre e le politiche inadeguate contro i cambiamenti climatici, chi chiede la fine del coinvolgimento occidentale nella guerra in Iraq e in Afghanistan e chi, invece, chiede un’effettiva soluzione alla crisi economica globale.

      (1 aprile 2009)

    • Crisi, un manager sotto assedio
      per gli stipendi non pagati

      Circa 50 dipendenti della società di call center Omnia, a Milano, hanno bloccato per un’ora l’amministratore delegato dell’azienda perché desse loro risposte sugli stipendi di febbraio che non sono ancora stati pagati. L’episodio è stato reso noto dall’associazione Bios. Secondo quanto riferisce l’associazione, i lavoratori hanno deciso di lasciare le loro postazioni nella sede in via Breda e si sono riuniti in cortile. Quando l’amministratore delegato è sceso dal suo ufficio per convincerli a rientrare, dopo essersi rifiutati l’avrebbero accerchiato per un’ora chiedendogli certezze sui pagamenti degli stipendi.

      Vista la situazione, sempre secondo la nota, sono stati avvertiti i funzionari sindacali, che hanno convocato un’assemblea straordinaria. I dipendenti dell’azienda fanno inoltre sapere che hanno deciso di continuare con lo stato di agitazione e di aderire allo sciopero nazionale del gruppo fissato per venerdì 3 aprile. (01 aprile 2009)