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Gridate compagni, gridate

Publie le lunedì 28 aprile 2008 par Open-Publishing
2 commenti

 gridate compagni, gridate
 gridate la vita, gridate liberta’
 le urla e la mano
 miseria e poverta’
 se il pugno sia chiuso
 la mano colpisca
 siam sicuri dell’unita’
 che abbiam gia fatto
 non tradisce ma spera
 la vita comune semmai vincera’

 gridate compagni, gridate
 gridate la vita, gridate liberta’
 dai campi alle scuole
 lo sfruttato si riconoscera’
 la penna, il martello
 colpiremo con quello
 operai dottori e ingegneri
 l’italia sfruttata e’ gia ribelle
 la mano e il pugno
 col cuore ed il debito sulla pelle

 gridate compagni, gridate
 gridate la vita, gridate liberta’
 la musica in piazza
 i padroni alla porta
 porci comodi con scorta
 colpite anche loro
 se il pugno sia chiuso
 la mano colpisca
 padroni servi e sfruttatori
 che oggi e per sempre stiano fuori

Sal.

Messaggi

  • ho fatto un sondaggio e tutto il mio quartiere (popolare, molto popolare) e tutti i compagni di fabbrica (almeno quelli che fanno i turni come il sottoscritto) volevano sentirsi dire proprio queste parole. Ora anche quelli che hanno votato lega sembrano rimettere la "testa a posto". Ora anche quelli che mai son stati "a pugno chiuso" sembrano prendere coscienza. Insomma, i maestri ci guideranno! Pungo chiuso e petto in fuori! Ecco cosa manca alla sinistra per essere egemonica! Ma dio.... !!!

    • Ovviamente le cose non sono così semplici come indicato nella canzoncina ....

      Ma per essere credibili, almeno per il nostro "popolo", un minimo di "identità" bisogna averla ....

      E qui tra PD e Sinistra Arcobaleno l’abbiamo persa tutta ...

      K.