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Grillo nel vortice di Grillo

Publie le sabato 1 giugno 2013 par Open-Publishing

Doveva risuccedere ed è risuccesso. Del resto si era capito fin dall’inizio che a Beppe non reggeva la pompa, lo avevamo intuito fin da quando invece che portare mezza Italia sotto il parlamento durante l’elezione del Presidente della Repubblica decise insieme al resto della sua truppa di indirizzare l’indignazione crescente in una passeggiata civile verso il Colosseo.

Dopo mesi di discussioni inutili su scontrini e regole interne, di polemiche durate il battito d’ali di una farfalla, siamo ancora al punto d’inizio. Polemiche e niente più. Grillo pensa che menando colpi a destra e manca a chiunque si permetta di criticarlo possa uscire dalle difficoltà nelle quali è finito il suo movimento entrando in parlamento.

Penso però che si sbagli di grosso, più tempo passa e più l’energia cala, ed il paradosso è che la sua dimensione anti sistemica sta venendo riassorbita dallo stesso meccanismo che ha determinato la forza del 5 stelle. La polemica politica su questioni che non riguardano la vita di milioni di italiani infatti avvicina pochi ma allontana molti. Oggi il bersaglio delle invettive di Grillo è stato ad esempio Rodotà, mentre alcuni giorni fa la Gabanelli è stata duramente criticata dal movimento.

Chiunque critica il movimento viene messo fuori dal pantheon grillino senza tante premure in nome della difesa ad oltranza dagli attacchi esterni. Sapere perchè Grillo faccia tutto questo non mi interessa molto, mi interessa invece riflettere sul fatto che il m5s si sta dimostrando sempre di più incapace di organizzare la rottura che in qualche modo il popolo italiano gli aveva "delegato" a produrre. Ciò avviene perchè Grillo ed il suo movimento sono di fatto incapaci a produrre autonomamente iniziativa politica e conflitto sociale.

La Casta è una vergogna, ma non basta più urlare questo slogan di fronte ad un processo così devastante come la crisi economica che stiamo attraversando. Grillo può aderire ad una manifestazione della Fiom, essere parte attiva e sostenere movimenti, ma non riesce a produrre in termini concreti la rottura sistemica necessaria, non lo fa nemmeno contro l’Europa Monetaria che è invece il vero grande avversario contro cui inveire.

Invece che con Rodotà, Grillo dall’alto del suo Blog, doveva scagliarsi in questi giorni contro Letta e la Commissione Europea. Contro quell’Europa che ha richiesto di non allentare la corda al nostro paese ed un Governo che accetta tutto con il capo chino. Evidentmente questi temi non aumentano i click, meglio la sana e vecchia polemica politica allora, con quella si va sul sicuro. Vediamo a chi tocca domani.