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Gullotta: "Voto Rifondazione, una scelta che ho fatto da tempo"
Publie le sabato 8 aprile 2006 par Open-Publishing1 commento
Ma mai come in questo momento la ritengo urgente»
Parla l’attore che ha sottoscritto l’appello per le elezioni di aprile: «la nostra scelta unitaria e radicale»
di Castalda Musacchio
«Io? Non ne posso più e lo vorrei urlare forte». Leo Gullotta, attore, interprete, dopo l’ultimo film televisivo è tornato alla prosa. «Ho sottoscritto l’appello di Rifondazione, una scelta che ormai ho compiuto da tempo. Ma mai come in questo momento la ritengo urgente. E - lo sottolineo - per il bene del Paese».
Leo, voterai Rifondazione. Cosa ti ha portato a compiere questa scelta?
Innanzitutto lo vorrei proprio dire. Non se ne può davvero più. “Basta” verrebbe voglia di urlare. Comunque sì, voterò Rifondazione anche se è una scelta che ho compiuto da tempo. E comunque ritengo che mai come in questi ultimi tempi sia urgente compiere una scelta del genere. Voglio assolutamente sperare in un “nuovo mondo possibile” perché bisogna uscire da questo vortice. “Basta” davvero con questi spettacolini, con questa volgarità che traspare ormai da tutte le battute di questo premier. Io sono un cittadino e voglio il rispetto di chi mi governa. Inoltre, penso che un primo ministro, un Presidente del Consiglio non si possa davvero rivolgere in questo modo agli elettori. Se non sbaglio è o no il presidente di tutti? Rappresenta o no tutto il popolo italiano? Questa poca eleganza, questo poco rispetto, questo continuo “show” di frasi fatte, di slogan vecchi non solo disturba ma ormai davvero avvilisce. Il mio è un appello alla serietà, al di là delle ideologie, davvero, non se ne può più di cinque anni di “nulla”.
Insomma ti hanno proprio disgustato questi ultimi anni di centrodestra...
Sì, davvero. E da attore lo posso dire. Torno alla prosa dopo un film, andrò in scena al teatro Eliseo con Pirandello “L’uomo, la bestia, la virtù” e guarda caso il tema sarà l’ipocrisia. E’ un modo come un altro per tornare in qualche modo alla politica. Il mio augurio, il mio auspicio è proprio questo. Che, dopo cinque anni, gli italiani tornino anche a godere di un po’ di bellezza. Anche il teatro certamente ne ha sofferto. Per la semplice motivazione che negli ultimi anni nella maggior parte dei palcoscenici mandava in scena non un’opera ma show televisivi e invece, recenti analisi lo hanno confermato, la gente ha voglia di tornare a teatro per divertirsi. Per stare insieme. I giovani si riavvicinano al teatro, pensiamo anche a loro. E non a caso ho scelto proprio Pirandello, una sua tragicommedia, dove il sorriso lascia i graffi sulla pelle viva.
Dopo anni di oscurantismo in definitiva il tuo auspicio è che si torni finalmente a sorridere...
Certamente. E’ il mio augurio più forte. Io questi anni li ho vissuti comunque malissimo. Non sono certamente abituato ad offendere chi la pensa diversamente da me ma la ricerca, la cultura sono stati chiamata “tagli di spesa”. Intendo dire: come si fa? Come si può fare? La cultura, l’università la ricerca sono considerati ovunque investimento e futuro. Come è possibile considerarla “taglio di spesa”? E’ tutto questo, ti dicevo prima, che mi offende. E questo centrodestra, questo premier ha offeso le intelligenze dei giovani. Sono stanco, davvero stanco.
Di cosa in particolare Leo?
Di essere preso per i fondelli. Il prossimo governo sa che dovrà lavorare e molto per far risalire un po’ la china di un paese che è a terra. E tutti dovremo contribuire nel nostro piccolo per risollevare il Paese. Sì, il Paese. L’auspicio il mio auspicio è proprio questo: che questo paese possa riprendere in mano la propria identità. Ciò che è stato per 55 anni, un paese che ha rispettato la Costituzione, un paese che deve riappropriarsi della propria storia, affinché non venga più manipolato da squallidi teatrini o peggio da vendite “a porta a porta”.
Messaggi
1. > Gullotta: "Voto Rifondazione, una scelta che ho fatto da tempo", 13 aprile 2006, 16:40
CARO COMPAGNO,
MI FA PIACERE SAPERE CHE ALTRE PERSONE,UOMINI, SI SIANO SENTITI INTIMIDITI DALLA ARROGANZA CIECA DI SCELTE CHE INGIURIANO LA CULTURA E LA RICERCA.
LA MIA RISPOSTA ARRIVA OGGI AL TERMINE DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE DURISSIMA E CON PROFILI DI DUBBIA MORALITA’ I CUI TONI SONO STATI RAPPRESENTATI ANCHE DAL RISULTATO DEL VOTO.
DICONO DI UN PAESE SPACCATO IN DUE, MA COSA SI PRETENDEVA?
CREDO CHE IL "PROPORZIONALE MAGGIORITARIO", DI CUI ALLA LEGGE ELETTORALE, ABBIA IN SE’ LA CONTRADDIZIONE E I LIMITI SIA DI UN SISTEMA SIA DELL’ALTRO, CHE INSIEME DEFLAGRANO NELLA "NON GOVERNABILITA’".
UNA SOLUZIONE PEGGIORE NON C’ERA! E CHI LO DICE E’ UN PROPORZIONALISTA CONVINTO DA SEMPRE, CIOE’ FIN DAL REFERENDUM CHE SANCI’ LA SCONFITTA DI CHI LA PENSAVA COME IL SOTTOSCRITTO.
PER IL RESTO SONO UN GIOVANE AVVOCATO DI RIMINI, ISCRITTO AL PARTITO DA DIVERSI ANNI E CONVINTO PROFONDAMENTE CHE SE LA STORIA NON AVESSE CONOSCIUTO L’IMPULSO DI QUELLO CHE FU IN ORIGINE UN MOVIMENTO, POI UN PARTITO DI LOTTA E DI RIVENDICAZIONE, OGGI NON SAREMMO IL PAESE CHE SIAMO.
CERTO E’ CHE NON RINUNCEREI MAI ALLA LIBERTA’ PER L’UGUAGLIANZA, MA BASTA LEGGERE L’HOME RIVOLTE’ DI CAMUS PER COMPRENDRE COME I COMUNISTI EUROPEI, O PER LO MENO PARTE DI LORO, SI SIANO INTERROGATI E ABBIANO RISOLTO LA FALSA DIATRIBA BEN QUARANTANNI FA, PREFERENDO LA PRIMA ALLA SECONDA.
LA MEDIAZIONE FRA LE DUE ESIGENZE E’ COMUNQUE NECESSARIA E CI INVITA ANCOR OGGI ALLA DISCUSSIONE...AVREI TANTE COSE DA DIRE, MA LA PIGRIZIA DEL PENSIERO MI IMPONE DI TACERE E LA TIMIDEZZA DELL’ESSERE DI CREDERE SEMPLICEMENTE CHE SOLO CON IL LAVORO E L’IMPEGNO UN ALTRO MONDO E’ COMUNQUE POSSIBILE. INIZIAMO DA NOI E DALLE PERSONE CHE CI STANNO VICINO, FACCIAMO SI’ CHE IL NOSTRO PENSIERO CONTI NELL’APPLICAZIONE QUOTIDIANA, NON SIA SOLTANTO "CHIACCHIERA E DISTINTIVO".
COSI’ HO PRETESO E PRETENDO LO STESSO RISPETTO CHE HO NEI CONFRONTI DELL’ALTRO E LO PRETENDO CON FORZA...HO TEMUTO NEL MIO PASSATO DI ESSERE COMUNISTA,MA ERA UNA FALSA PAURA, INDOTTA, COME TALE L’HO VINTA SCEGLIENDO DI APPARTENERE FINO IN FONDO, PRONTO A PAGARE QUALSIASI PREZZO PERCHE’ LA DIGNITA’, LA COSCIENZA E LA PARTECIPAZIONE VALGONO PIU’ OGNI RICOMPENSA UMANA.