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Carceri. Nel 2009 già 61 suicidi, 300-400 tentati suicidi l’anno, troppe morti sospette.
Stefano Cucchi, 31 anni, deceduto in carcere.
Riccardo Rasman, 34 anni, deceduto durante l’arresto.
Federico Aldrovandi, 18 anni, deceduto durante l’arresto.
Domenico Palumbo, 30 anni, deceduto durante l’arresto.
Manuel Eliantonio, 22 anni, deceduto in carcere.
Gabriele Sandri, 28 anni, ucciso da un’agente.
Niki Aprile Gatti, 26 anni, deceduto in carcere.
Marcello Lonzi, 29 anni, deceduto in carcere.
Sorin Calin, 24 anni, deceduto durante l’arresto.
Giuseppe Turrisi, 58 anni, deceduto durante l’arresto.
Aldo Bianzino, 44 anni, deceduto in carcere.
Stefano Frapporti, 48 anni, deceduto in carcere.
Francesco Mastrogiovanni, 58 anni, deceduto in reparto psichiatrico.
Dibe Rachid Salah, 35 anni, deceduto in carcere.
Antonio Virelli, 24 anni, deceduto in carcere.
Che cosa è successo in Italia dell’habeas corpus? Quel diritto che ogni uomo ha per nascita, anche in un carcere, anche in un ufficio di polizia, anche in una manifestazione di piazza, di essere rispettato dalle autorità di sicurezza o penitenziarie nella sua integrità psicofisica?
Perché in Italia la tortura non è reato? Perché la gente può essere massacrata in carcere o negli interrogatori senza che nessun responsabile sia punito? Perché le sevizie di Genova si ammucchiano come reati abnormi e si aggiungono alle sevizie quotidiane subite da poveri Cristi deboli e indifesi che cadono nelle mani di sadici assassini in divisa che agiscono indisturbati? Cosa ha a che fare tutto questo con la democrazia e la civiltà?
La Corte Europea si occupa di salvaguardare i diritti fondamentali dell’uomo, ma, sembra, agisce solo su richiesta.
E allora, se una privata cittadina ha potuto essere ascoltata dalla Corte europea per una faccenda dopo tutto minimale e solo rappresentativa come quella del crocefisso, perché non salgono voci potenti e collettive verso la Comunità Europea, magari convogliate dal nostro solerte Grillo o da qualcuno di questi giuristi che tanto spesso dicono il loro parere richiesto o non richiesto? Perché non si può mandare qualche migliaia di firme all’UE affinché anche in Italia diventi reato il crimine di tortura, maltrattamento e morte perpetrato dagli organi di polizia o carcerari?
Messaggi
1. HABEAS CORPUS, 9 novembre 2009, 10:15
Cara Viviana, in italia però esiste ancora il reato di omicidio volontario, che però quando viene commesso da appartenenti a forze dell’ordine viene sempre derubricato in omicidio colposo od in "caduta accidentale" dalle scale o dalla finestra !!
La soluzione non è istituire nuovi reati , basterebbe riuscire a perseguire quelli commessi !!
MaxVinella
1. HABEAS CORPUS, 9 novembre 2009, 10:57, di viviana
Resterebbero sempre fuori il pestaggio, le torture e simili e non mi dire che esiste anche un reato per le lesioni. Il fatto gravissimo è che se si mette una cetagoria di eprsone al di fuori della responsabilità si nutre una casta di criminali e questo in un paese serio non dovrebbe succedere
viviana
2. HABEAS CORPUS, 9 novembre 2009, 11:30
Cara Viviana, esiste anche quello :
Libro secondo Codice Penale : Disposizioni speciali
Titolo primo: Dei reati contro la vita e l’integrità della persona
< Art. 121
> Art. 123 3. Lesioni personali. / Lesioni semplici
Art. 121
3. Lesioni personali.
Lesioni gravi
Chiunque intenzionalmente ferisce una persona mettendone in pericolo la vita,
chiunque intenzionalmente mutila il corpo, un organo o arto importante di una persona, o le produce la perdita dell’uso di un tale organo o arto, o le cagiona permanentemente incapacità al lavoro, infermità o malattia mentale, o le sfregia in modo grave e permanente il viso,chiunque intenzionalmente cagiona un altro grave danno al corpo od alla salute fisica o mentale di una persona,
è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria non inferiore a 180 aliquote giornaliere.
Come vedi il Codice Penale prevede e punisce severamente anche questa fattispecie di reato !!
Il problema, come si diceva, è che anche questo reato non viene quasi mai identificato come tale. perchè, nel caso delle forze dell’ordine, chi è deputato ad accertarlo è spesso il responsabile o complice dello stesso e comunque in grado di depistare le indagini !!
Nelle patrie galere ci sono poi detenuti "collaborazionisti" appositamente addestrati e incaricati di compiere pestaggi per conto dei "superiori" !!
MaxVinella
3. HABEAS CORPUS, 9 novembre 2009, 16:58, di (A)
è per questo che indipendentemente dal carcerato... non si può appoggiare alcuna forma detentiva che annulli l’individuo... è tutto figlio della stessa logica da ISTITUZIONE TOTALE sia esso un centro di permanenza, un "normale" carcere, un gabbio in questura o in caserama, un carcere speciale, un manicomio e via dicendo. Troppa voglia di legalità e di manette in questo paese... e non solo a destra!
4. HABEAS CORPUS, 10 novembre 2009, 17:19
41bis compreso...