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HUGO CHAVEZ, ONORE DEL MONDO. SIONISTI E NAZI... di Fulvio Grimaldi

Publie le domenica 11 gennaio 2009 par Open-Publishing

"Le azioni sono ritenute buone o cattive non per il loro merito, ma secondo chi le compie. Non c’è atrocità - tortura, incarcerazione senza processo, assassinio, bombardamento di civili - che non muti il suo colore morale se compiuta dalla parte "nostra". Lo sciovinista non solo non disapprova le efferatezze compiute dai suoi, ma ha una grande capacità di ignorarle". (George Orwell)
“Il mondo è un posto pericoloso, non tanto per via di coloro che fanno il male, ma per coloro che guardano e fanno niente”. (Albert Einstein)
"Diciamo bugie quando abbiamo paura… paura di ciò che non conosciamo, paura di ciò che gli altri penseranno, paura di quello che potrebbero scoprire di noi. Ma ogni volta che diciamo una bugia, la cosa che temiamo diventa più forte”. (Williams Tad)
"In quest’ora tragica, indignato il popolo del Venezuela manifesta la sua illimitata solidarietà all’eroico popolo palestinese, partecipa al dolore che colpisce migliaia di famiglie per la perdita dei loro cari e tende loro la mano affermando che il governo venezuelano non si stancherà di chiedere che vengano severamente puniti i responsabili di questi crimini atroci… Il governo venezuelano denuncia l’utilizzo pianificato del terrorismo di Stato con il quale questo paese si colloca al margine della comunità delle nazioni." (Hugo Chavez, all’atto dell’espulsione dal Venezuela dell’ambasciatore israeliano e di parte del personale dell’ambasciata).

Onore a Chavez, presidente del Venezuela bolivariano, unico governante del pianeta a far l’unica cosa giusta e necessaria cacciando il rappresentante dello Stato Cannibale. Ha idee chiare, Chavez, sul terrorismo israeliano, complice del colpo di Stato contro il suo governo nel 2002 e di tutti i regimi fascisti imposti dagli Usa in America Latina nella seconda metà del secolo scorso e oggi. Quanto allo sdegno manifestato da Israele, da tantissimi ebrei e loro succubi o compari, per l’accostamento del necrostato razzista e teocratico al regime nazista, accostamento fatto dai migliori studiosi israeliani, c’è lì una coda di paglia che va da Gaza ad Auschwitz. Anche perché accanto a Israele ci sono gli Usa, la più brutale potenza imperialista di tutti i tempi e contro non c’è nessuno. La Germania aveva contro quasi tutto il resto del mondo. La durata dei crimini: dieci anni in Germania e Europa, 60 anni in Palestina e Medio Oriente; l’incomparabilmente maggiore potenza di fuoco e diffusione del terrorismo materiale e psicologico di Israele, nonché la sproporzione di forza tra carnefice e vittima; la fascistizzazione di un’intera società, che perseguita e ostracizza un pugno di intellettuali e dissidenti chiamandoli self hating jews (ebrei che odiano se stessi), ma sostiene all’85% le infamie delle sue giunte militari, quando in Germania, oltre a ebrei, comunisti rom, omosessuali, furono fatti fuori un milione di oppositori che ancora nel 1944 tentarono di eliminare Hitler. In Israele si spara da destra contro un premier che stava smettendo di tuffarsi nel sangue dei palestinesi. Quanto alle punizioni collettive e alle altre violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale che hanno determinato le condanne all’impiccagione degli imputati di Norimberga, beh, con Gaza siamo ampiamente al sorpasso.
Nell’uragano degli interventi in rete, a vittoriosa stramaggioranza corretti e consapevoli dei crimini nazisionisti come della valorosa resistenza dei guerriglieri della liberazione, tra sporadici tentativi di contrasto di furbi o scemi, il commento di una Vittoria è il più demenziale e al tempo stesso incoscientemente collaborazionista: “Correi nella strage, Israele boia, assassina, nazista. Altrettanto boia, assassina, nazista Hamas che lancia i palestinesi inermi alla vendetta di Israele… Tutti boia, assassini nazisti, tutti correi nella soluzione finale. Hamas feroce come Israele. E’ ora di bruciare tutte le bandiere” . Mancano le parole. E manca l’apprezzamento, nato dalla stessa logica, per coloro che hanno sfottuto i morituri, dandogli tre ore di tregua per fargli meglio assaporare la morte in arrivo. Questo concentrato di imbecillità e presunzione, questo colossale disprezzo per i popoli e la loro volontà, è semplicemente la grossolana summa di quanto secerne il cerchiobottismo di una sinistra che ogni giorno vediamo quella che è. Lasciamo la risposta ai partigiani che, ovviamente, erano boia, razzisti e nazisti quanto le SS e la Gestapo, visto che "lanciavano i civili inermi di Marzabotto alla vendetta della Germania". Lasciamo la risposta anche ai cittadini che, dal bagno di sangue nazisionista di Gaza, urlano compatti il loro sostegno alla Resistenza. C’è un limite di decenza nel settarismo eurocentrico e umanitarista dei borghesucci di sinistra e dei falsi anarchici. Ed è stato largamente superato.

Poi c’è chi, vomitando nella lista CU (evidentemente quanto aveva ingurgitato di atrocità nazisioniste non gli aveva svuotato del tutto lo stomaco) sulle mie parole di accusa a Israele e di profonda ammirazione per l’Hamas politico e combattente e per il popolo che, disperato e indomabile da 60 anni, sta tutto con questi combattenti, mi fustiga per “non aver portato argomenti politici” e per “aver prodotto solo insulti e intimidazioni”. Trattasi di un David di cui spudoratamente mi chiedo se non sia lo stesso David che, in altra mail abbandona ogni mimetismo e ci fa sapere che “mia moglie è ebrea e io non sono certo un sostenitore della causa palestinese”. Ne eravamo certi, fin da quando, da cattedratico paratrotzkista mi assaliva per aver io usato termini come “nazione”, “ebrei”, “arabi”, dal momento che “il proletariato non ha nazione”. Ma allora che ci fa un politologo che fucila con un sol colpo l’imperialismo israeliano, arabo (?), russo (?), cinese (?), americano e l’immancabile “fondamentalismo islamico”, in una lista di persone serie e perbene? Se c’è chi in questi miei post non trova argomenti politici, seppure fastidiosamente mescolati ad argomenti etici e morali (come quelli delle foto qui sopra), si vede che ha un’altra idea di politica, etica e morale. Pazienza. A me basta trovarmi di solito a fianco, anche materialmente seppure in coda, a coloro con cui ho condiviso i missili all’uranio, le bombe da 2 tonnellate, il carcere illegale, le bombe a grappolo, il napalm, i gas CS sparati addosso a tutti i nativi che alzano la testa, gli embarghi, la risposta di massa o armata. Comunque, con questa mescolanza impropria ci riprovo
(continua)

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