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Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA
Publie le lunedì 25 gennaio 2010 par Open-Publishing7 commenti
– Haiti, arriva Bertolaso e bacchetta gli USA-
di Paolo De Gregorio, 25 gennaio 2010
Il “disaster manager” Bertolaso, onnipresente nelle disgrazie in cui sembra trovarsi a suo agio, definisce “patetici” i risultati del massiccio intervento americano a Haiti.
A noi sembra patetica la capacità di afferrare la realtà di Bertolaso, che non ha capito perché siano stati sbarcati migliaia di marine in assetto di guerra da una imponente flotta militare al largo di Haiti, al posto dei necessari, immediati soccorsi medici e alimentari.
Non vi è nulla di patetico nell’intervento militare USA, ma c’è la chiara strategia di puntellare politicamente il regime haitiano, notoriamente filoamericano e di fatto protettorato degli USA, e di impedire i possibili aiuti da Cuba, Venezuela, Brasile, presenza che poteva spingere a un abbandono della tradizionale sudditanza verso gli USA, con la tentazione di una alleanza con tutti i paesi sud americani, visto che le condizioni di vita sotto l’egemonia a stelle e strisce si è rivelata di miseria e di sfruttamento.
Credo che sia questo il motivo della mancata logistica della distribuzione di aiuti. Sono arrivati i marine per far vedere chi comanda e gli aiuti arriveranno con comodo.
Poiché siamo di buon cuore vogliamo credere al candore di Bertolaso, egli ha visto giusto definendo patetici i risultati dell’intervento umanitario americano, infatti gli americani sono lì per tutto un altro scopo.
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA, 25 gennaio 2010, 16:10, di p
bertolaso è stato troppo gentile con gli americani che hanno fatto crepare di stenti per dieci giorni la gente come avevano già fatto a New Orleans. La loro cultura è predatoria e non concepisce la solidarietà. Sono buoni a fare guerre, occupare, bombardare, sopratutto bombardare. Le loro multinazionali pagano i lavoratori di Haiti 7 centesimi di dollaro
l’ora anche per quattordici ore al giorno di sfruttamento intensivo. Si fotteranno tutti i soldi raccolti nel mondo attraverso le loro ORG e ci guadagneranno con il terremoto. Shock Economy!!
1. Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA, 25 gennaio 2010, 18:38
Te lo raccomando Bertolaso ...
In Abruzzo ha fatto più o meno la stessa cosa .... a cominciare dalla Commissione Grandi Rischi da lui coordinata che il 31 Marzo 2009 ( cioè sei giorni prima del terremoto e dopo una miriade di scosse minori succedutesi per settimane !) diceva che non c’era alcun rischio ed arrivava a denunciare per "procurato allarme" chi, come Giuliani, diceva che invece i rischi c’erano ..... a meno che non vogliamo credere pure noi alle panzane dei tg berlusconiani sull’inesistente "miracolo acquilano" ....
Radisol
2. Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA, 26 gennaio 2010, 04:10, di NANDO
Caro Paolo dici bene, gli Usa stanno lì per altri scopi e non per aiutare quella povera gente. Però questa volta il ’’nostro caro Bertolaso’’ secondo me ha detto cose sensate...purtroppo non poteva essere più esplicito, altrimenti poteva esserci un caso di incidente diplomatico, vedi la Clinton come si è ’’riscaldata’’ oggi e lo abbia bacchettato, tanto che il ministro Frattini ha chiesto scusa da parte del governo e dell’Italia!!!!!! Boh...Vedi come siamo ridotti male nei confronti del grande impero. Volevo una tua risposta. Un saluto Nando
1. Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA, 26 gennaio 2010, 13:57, di paolo de gregorio
caro Nando,
hai ragione,siamo messi malissimo.Ci tocca difendere pure Bertolaso, agli americani si può dire tutto tranne la verità.
L’aspetto essenziale è che non se ne andranno da Haiti finchè non avranno messo un governo di loro gradimento o mantenuto quello in carico.
Ciao
paolo
2. Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA, 26 gennaio 2010, 18:23
La «tecnica d’intervento» ad Haiti applicata dagli Usa, secondo Bertolaso, è quella già usata in passato a Goma, Ruanda e Cambogia.
«Si viene qui, si dà un po’ da mangiare, bere e il problema per loro è risolto, ma è una contraddizione se non si pongono le basi per la vita futura».
Ma il capo della Protezione civile ha aggiunto anche dell’altro: «troppo spesso una volta arrivati sul luogo di un disastro, si pensa subito a mettere un grande manifesto con lo stemma della propria organizzazione, a fare bella figura davanti alle telecamere, piuttosto che mettersi a lavorare per portare soccorso a chi ha bisogno».
Una critica che a L’Aquila è stata presa con un sorriso sarcastico in quanto mossa proprio da chi, in questi mesi, si è servito di telecamere per la consegna di chiavi, consegna dei pasti, inaugurazione di qualsiasi cosa fosse stata rimessa (anche parzialmente) in sesto. Uno show durato mesi grazie anche a tv e giornali ’’compiacenti’’ che hanno voluto mostrare solo la realtà illuminata dai riflettori.
Come ha scoperto il giornalista Primo Di Nicola in una inchiesta pubblicata su L’Espresso l’operazione mediatica C.a.s.e. è costata «300 mila euro» tra le altre cose per la fornitura di telecamere, maxischermi, impianti elettrici e di illuminazione, e persino «tre personal computer completi di pacchetto office» al costo di 1.500 euro, cioè 500 euro a computer.
«Uno pensa: computer acquistati», scrive Di Nicola. «Macché: i 1.500 euro sono il costo del noleggio, ben 500 euro a pc per sole 48 ore»....
Radisol
3. Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA, 27 gennaio 2010, 15:43
Come direbbero a Napoli, l’Italia "...sa putiva sparagnà, ’sta figura ’e mmerda"... Ma noi non ci facciamo mancare mai niente!
Ora, dopo aver bacchettato "gli altri" per aver sfruttato "a fini mediatici" e per comparsate TV una tragedia, siamo certi che Bertolazzo chiederà una inchiesta parlamentare sull’uso che della TV è stato fatto sulla faccenda dell’Aquila, sugli inutili CdM e G8 spostati all’Aquila (tanto per rompere i coglioni a chi lavorava fra le macerie), ai 300.000 € sperperati per le riprese della consegna delle "tre casette" di Barbie, e last but not least, sulla pagliacciata (anche quella costata un fracco di soldi) delle "cento dita" e dei "36 denti". Robb de matt...
Tafanus
4. Haiti, arriva Bertolaso e... bacchetta gli USA, 27 gennaio 2010, 21:14
L’onnipotente
Il superman de noantri è volato ad Haiti ed ha rilasciato dichiarazioni da delirio di onnipotenza...
Il superman de noantri è volato ad Haiti. Lo sappiamo tutti. Giornali e televisioni lo hanno strombazzato. Ma càpita, quando in patria si è detentori del potere assoluto, di soffrire di deliri di onnipotenza. Lo vediamo con il nostro premier che è convinto che tutto gli sia permesso, ché il voto del popolo legittima ogni sua azione.
Credevo che Bertolaso fosse esente da esternazioni poco felici, in quanto gli attribuivo un’intelligenza ed un savoir fair che sono estranei al suo capo. Ma si sa, appunto, che il potere acceca. E rende patetici.
Qui da noi il plenipotenziario ha carta bianca. Fa e disfa a suo piacimento. "In situazioni di emergenza il comando deve essere assunto da una sola persona. In emergenza la democrazia non esiste" Questa le sue parole, dette e ribadite.
E qui l’emergenza dura da dieci mesi, e gestisce anche la costruzione di interi quartieri. E tutti a chinare il capo. Molti anche contenti.
Ma Hillary Clinton non c’è stata a farsi criticare dal ducetto nostrano. "Polemiche da bar dello sport", lo ha bollato così.
E, di rimando, il ministro Frattini, dissociandosi, col sorriso stereotipato, ha aggiunto " parole dettate da un fattore emotivo".
Immagino, con sottile piacere, la reazione nascosta di santo Bertolaso, patrono del terremoto aquilano: lui, uomo deciso , l’uomo che non deve chiedere mai,colui che sa sempre cosa dire e cosa fare, bollato come un comune mortale che parla a sproposito perchè frastornato da quelle emergenze che dovrebbe essere abituato a contrastare e risolvere. A dire il vero, dovrebbe anche prevenirle, ma su questo lui ci mette una pietra sopra. Tombale.
Voleva forse esportare il modello L’Aquila ad Haiti: cittadini deportati in massa negli hotel sulla costa, a rimpiazzare turisti in calo da crisi economica e ad assicurare bacino di voti per i successi elettorali del presidente della regione Abruzzo, e c.a.s.e. /palafitte in legno, su pilastri che potrebbero sostenere il peso di un viadotto e che costano quasi come ville in costa smeralda. Campi tenda con clown e karaoke. E tutti protetti, ovattati. E zitti e mosca. Mentre lui agisce indisturbato.
Intanto il signor Berlusconi gli ha conferito poteri assoluti anche in merito al coordinamento degli aiuti italiani alle popolazioni di Haiti.
Ciò significa che è autorizzato a stipulare contratti a trattativa privata o ad affidamento diretto, acquistare forniture di beni, comprare polizze assicurative, gestire, insomma, il tutto senza controllo alcuno.
Forte di tutto ciò, dopo la visita lampo ad Haiti, è accorso da noi, fortunati ad avere lui, in tempo per annunciare che, entro il 6 aprile 2010, i frati minori di L’Aquila avranno una nuova chiesa, un nuovo convento, la nuova mensa per i poveri ed una foresteria. Progetto finanziato con la raccolta dei fondi portata a buon fine dal quotidiano locale Il Centro, un milione e ottocentomila euro, e dalla stessa protezione civile, danaro pubblico, per un milione e mezzo. I lavori sono stati affidati alla ditta Meraviglia di Como. Scelta fra la rosa delle quattordici che hanno lavorato al meraviglioso, appunto, progetto c.a.s.e. . Nessuna gara pubblica. Il superman ha scelto e deciso. A suo insindacabile giudizio. Qui l’emergenza lo legittima. Alla faccia di Hillary. Questa è cosa sua.
Miss Kappa
27/1/2010
http://miskappa.blogspot.com/2010/01/lonnipotente.html