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I ROM

Publie le domenica 4 novembre 2007 par Open-Publishing
2 commenti

Anche se Montezemolo mi sta francamente sulle scatole, una cosa giusta l’ha detta: questo è un paese non governato, ma non solo da 12 anni, da sempre. Chiacchiere e proclami tanti, baruffe, urla in parlamento, insulti e sensazionalismo, poi, quando si va a vedere sul piano delle leggi e dei provvedimenti fattivi si incontra il deserto, eppure siamo il paese con più leggi d’Europa, ma questa moltitudine serve in genere agli avvocati degli inquisiti ricchi a sfuggire a qualsiasi pena. E siamo il paese con la spesa più alta in consulenti, ma è solo una spartizione nepotistica.

I rom sono un problema per tutti, ma anche qui riusciamo a essere i peggiori d’Europa e le cose non sono cambiate con 7 anni di governi di csx.

Riassumo dei dati da Repubblica:

http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/cronaca/rom-sinti-chi-sono/rom-europa/rom-europa.html

Rapporto annuale della Commissione europea contro il razzismo e le intolleranze(Parlam. UE, 2005)
I Rom sono la popolazione più discriminata d’Europa, nel lavoro, nella casa, nella scuola, con leggi solo punitive e sotto continue violenze razziste.
Sono 9-12 milioni, circa perché manca qualsiasi censimento.
In Romania, Bulgaria, Serbia, Turchia, Slovacchia arrivano al 5% della popolazione.
La Romania è in testacon 2 milioni.
Bulgaria, Spagna e Ungheria: 800.000,
Serbia e Repubblica Slovacca: 520.000.
In Francia forse un milione.
Noi siamo 14°, solo 170.000, meno di altri, ma peggio di tutti.
Il nazismo ne uccise 500.000 nei lager.
In Spagna le leggi di Franco li attaccarono fino agli anni 70.
L’Italia è il paese dove si fa meno.

Molti Rom e Sinti vivono qui da decenni ma non hanno la cittadinanza e migliaia di bambini nati qui restano apolidi. Sono considerati nomadi anche se sono stanziali e segregati comunque in campi sprovvisti di servizi. Manca qualunque piano legislativo. Manca un Ufficio centrale che se ne occupi e non si può affrontare il problema se non si sa nemmeno quanti sono, dove stanno, di che vivono, e se non si danno loro diritti e doveri. Altrove lo fanno. Noi abbiamo avuto governi che fanno solo chiacchiere.
Altrove hanno uffici dove lavorano funzionari statali e rom mediatori culturali, che conoscono i vari gruppi.
Amato pensa ora di coordinarsi con l’Europa ma in genere qui si fa solo ciò da cui la spartitocrazia ha da guadagnare, il resto ciccia.

Il modello migliore è quello francese: per legge ogni comune con piu’ di 5.000 abitanti ha un’area di accoglienza; Sarcozy quand’era ministro fece leggi che davano pene pesanti alle infrazioni. Chi non rispetta le regole è fuori per sempre. E chi occupa abusivamente un’area è arrestato col mezzo sequestrato. I campi sono una soluzione di passaggio, ma ci sono case da affittare o terreni su cui poter costruire.
Molti rom vivono in case popolari e in vecchi quartieri e lavorano.
Pagano affitto, luce e acque. Lavorano come facchino, gommista, piccoli trasporti, pulizie. I ragazzi sono obbligati ad andare a scuola ed è vietato chiedere l’elemosina. Chi è disoccupato ha un sussidi per 6 mesi. Chi delinque, ruba, non manda i figli a scuola, è espulso. Così in Francia non si vedono zingari in giro. Sono vietati elemosina e accattonaggio. E Sarkozy ha sottoscritto un piano con la Romania per il rimpatrio dei rom romeni, cosa che questi governi, con tutte le loro chiacchiere, non hanno saputo fare.

In Germania i 130 mila circa tra Rom e Camminanti sono considerati per legge “minoranza nazionale”. Hanno diritti e doveri. C’e’ per loro un progetto di welfare: case, un sussidio per il vitto, lavoro. Purché, sempre, rispettino i patti e la legge. Altrimenti, fuori.
Quelli che non accettano sono venuti in Italia a delinquere, tanto in genere non sono puniti e con attività illegali, forti e spaccio, ricavano molto di più.

In Spagna gli zingari sono molti: 800.000 (4 volte più che da noi). Dalla fine degli anni Ottanta il governo centrale ha elaborato un Programma di sviluppo per i rom. C’è persino un europarlamentare gitano. Ogni regione ha un Ufficio centrale che coordina gli interventi e le politiche con funzionari del governo e rom con funzioni di mediatori culturali. Il risultato è che non esistono quasi più campi nomadi, chi non lavora ha un sussidio di circa 700 euro al mese per 6 mesi e quasi tutti vivono in affitto nei condomini popolari o in case di proprietà, nelle periferie ma anche nelle città.
Il livello di integrazione è abbastanza buono anche se resta alto il tasso di criminalità: furti e spaccio. Sono zingare il 20% delle donne detenute. Negli ultimi mesi nelle periferie delle grandi città nascono baraccopoli degli ultimi arrivati, i rom della Romania.

Nel mondo gli zingari sono 36 milioni, 18 vivono ancora in India. Un milione è riuscito ad arrivare in USA. Migliaia sono riusciti ad avere una vita normale. Ma sono sempre rimasti gli ultimi della società.

Messaggi

  • Il problema maggiore della nostra società , sia quella occidentale che del terzo mondo, non sono i Rom, sono i poveri in generale!! I poveri, non dimentichiamocelo, sono un prodotto dell’economia capitalista, che necessita di creare sacche di sottosviluppo e appunto di povertà, ove andare a reperire mano d’opera a costo bassissimo se non a condizioni di vero e proprio schiavismo e di rapinare le materie prime, con politiche neo-colonialiste, ai paesi più poveri. I Rom sono solo una categoria di poveri e forse quella neanche messa peggio , perchè sono riusciti a mettere in piedi un’economia di sussistenza basata sul furto e sull’accattonaggio e vantano inoltre un’organizzazione sociale stabile e strutturata. Preso a se ed isolato dagli altri problemi della società ,quello dei Rom è irrisolvibile e tutte le misure repressive, anche quelle più dure, risulteranno solo palliativi.

    MaxVinella

    • Il mio amico Ivo mi scrive:

      In che paese stiamo vivendo??

      Intanto che stiamo tutti con gli occhi addosso ai rumeni, quante sono le categorie che non vede nessuno? Le categorie fantasma, o ombra se preferite, quelli che si svegliano al mattino e corrono a produrre per 1000 o poco piu’ euro al mese, che votano no alla piattaforma welfare, ma, essendo una minoranza ininfluente, non se li fila nessuno, tranne qualche losco figuro arroccato nel non diventare democratico ma criticatissimo d’essere massimalista, radicale, in poche parole un comunista, vedi Ferrero o Diliberto, con il non vedere l’ora che cada Prodi e
      finalmente isolati al massimo solo nelle piazze potranno ancora rompere i cog...i.

      Non manca molto a questo scenario, finalmente liberi d’esercitare, non obbligati a votare leggi e riforme nauseabonde, insomma in poche parole visto e considerato che questo paese vota all’80% partiti e coalizioni graditissime ai media, che sia fatta la loro volonta’, come un detto cinese, ci mettiamo pazienti sulla riva del fiume aspettando i cadaveri passare, perche’ passeranno, eccome passeranno, l’unico rischio e’ l’assuefazione ad aspettare.
      Di auguri ne abbiamo bisogno.....

      Riguardo alla brutta cronaca legata all’ordine pubblico, situazione comunitaria rumena e fenomeno extracomunitario in genere, non v’e’ dubbio che tocchera’ esser piu’ severi, proprio per tutelare la maggioranza delle persone che lavorano onestamente nel nostro paese, la Romania diventata comunitaria puo’ circolare liberamente, l’unica via per controllare il fenomeno sono le registrazioni d’ingresso e se dopo qualche tempo vengono pizzicati sbandati senza fissa dimora e ancor piu’ dediti a delinquere, un foglio di via e l’impossibilita’ certificata di non ritorno o perlomeno la speranza, visto e considerato che i rientri possono esser fatti in molte versioni.

      In tutto questo bailamme non scordiamo pero’ i politici condannati ancora a libro paga, gli scandali finanziari, bancari, economici, la spartizione calabra dei fondi pubblici, il monopolio di stato che non ha versato 98 miliardi alle casse erariali, 200 miliardi ancora sconosciuti tutti gli anni al fisco, il fenomeno della criminalita’ organizzata che continuera’ a far il bello e cattivo tempo nel sud e non solo, la pomposa sindaco di Milano che ha blindato i consulenti con amicizie varie, escludendo chi ne aveva effettivamente facolta’..
      Dulcis in fundo, si fa per dire, le donne stuprate e ammazzate in questo paese nelle mura familiari o zone limitrofe da italianissimi compatrioti.

      viviana