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I SOCI DI SMERIGLIO

Publie le mercoledì 9 dicembre 2009 par Open-Publishing
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La società per cui lavorava il compagno Smeriglio mentre faceva il Presidente di Municipio, il Deputato e il Segretario del PRC
Visto che, contrariamente alle nostre speranze, non arrivano chiarimenti sulla questione dei contributi previdenziali che la Provincia di Roma versa all’Assessore Smeriglio, andiamo un po’ più in profondità.
Ricordiamo l’antefatto: in quanto assessore, Smeriglio ha diritto al versamento dei contributi previdenziali che perderebbe perché, per svolgere il suo compito istituzionale, ha dovuto prendere un’aspettativa dal suo posto di lavoro.

La Provincia, dunque, come vuole la legge, gli versa i contributi che il suo datore di lavoro non gli versa per tutto il periodo dell’aspettativa. Tutto regolare? Mica tanto: secondo la dichiarazione fornita alla Provincia di Roma dalla società A.Z. Services, Smeriglio avrebbe lavorato per loro con un compenso imponibile mensile pari ad oltre 7.000 euro, per cui i contributi che gli spettano – e che la Provincia ha già impegnato – ammontano a circa 47.000 euro per ogni anno, così che, a fine mandato, l’assessore Smeriglio si troverà versati più di 230.000 euro.

Il problema è che di questa attività lavorativa svolta da Smeriglio non c’è traccia nel suo curriculum ufficiale, pubblicato proprio sul sito della Provincia, e nemmeno si capisce quando avrebbe potuto svolgerla, essendo stato ininterrottamente Presidente del Municipio XI del Comune di Roma, poi Deputato al Parlamento ed infine Assessore al Lavoro della Provincia di Roma, nonché Segretario della federazione di Roma del Partito della Rifondazione Comunista fino al suo passaggio nel nuovo partito “Sinistra e Libertà”.

La Provincia di Roma non chiede dichiarazioni dei redditi, CUD o altro: si accontenta dell’attestazione del datore di lavoro, in questo caso la citata A.Z. Services. Si tratta di un’azienda con unica sede in Roma, in Via Belluno n. 16, presso uno studio legale dove sono domiciliate molte altre aziende.

L’amministratore unico di A.Z. Services è il signor Fabrizio Mulas, che è anche Direttore Tecnico dell’azienda Euroservizi, una di quelle che, insieme all’associazione dei palazzinari romani, finanziarono il PRC romano quando Smeriglio ne era segretario. Il signor Mulas è Direttore tecnico anche dell’associazione di impresa fra AMA servizi ed Ecoflora, altra azienda finanziatrice del PRC di Smeriglio, guarda caso anch’essa con sede in Via Belluno n. 16, presso il già citato studio legale.

Quanto all’unico altro socio della ditta A.Z. Services, sig. Silvio Drudi, è stato amministratore unico di Ecoflora ed è consigliere del consorzio Ecoroma, con sede anch’esso presso l’affollatissimo studio legale di Via Belluno n. 16.

Come direbbe Petrolini, l’affare s’ingrossa. La speranza è ancora quella di un sereno chiarimento che attesti come effettivamente il compagno Smeriglio lavorasse per quell’azienda mentre faceva il Presidente di Municipio o il Deputato, gravato anche dell’impegno come segretario romano del PRC.

In questo caso, saremmo tutti felici e orgogliosi di poter contare nelle file della sinistra un compagno tanto capace.

Nel deprecabile caso contrario, qualora non avvenisse alcun chiarimento, bisognerebbe prendere sul serio le parole di quel consigliere provinciale del Pdl, Marco Scotto Lavina, che più di un mese fa denunciò che i suoi colleghi dichiarano stipendi molto elevati, cioè “maxi stipendi che equivalgono a maxi rimborsi (ovviamente falsati) spartiti tra consigliere e azienda complice”.

Non risulta che la denuncia di Scotto Lavina abbia avuto un seguito, forse perché la pratica delle dichiarazioni falsate è molto diffusa e trasversale: ecco perché speriamo che il compagno Smeriglio dia una lezione di trasparenza a tutti.

Messaggi

  • "Siamo stanchi, da sei anni veniamo pagati di meno e senza un futuro professionale e previdenziale...
    Presidente Zingaretti faccia qualcosa di sinistra! Porti solidarietà al Suo precariato prima di darla a quello degli altri! Da oltre sei anni lavoriamo come supporto operativo ai dipendenti della Provincia di Roma, ma in realtà svolgiamo le stesse funzioni dei dipendenti provinciali, anche se veniamo pagati di meno. Viene, quindi, da chiedersi se i Fondi comunitari utilizzati per pagare i nostri stipendi vengano imputati alle corrispondenti voci di bilancio.
    Ad esempio gli sportelli C.S.I. (Centri Servizi per l’Immigrazione) non è chiaro a quale Servizio facciano capo. Come supporto operativo devono pure dipendere da qualche Servizio della Provincia, altrimenti se sono un Servizio a sé stante non sono più da considerare come supporto operativo. In realtà, sappiamo benissimo che, facendo i CSI Orientamento e Informazione (vedi Legge n. 150 del 2000) fanno capo all’U.R.P.. Dunque, il F.S.E. va a finanziare una voce di bilancio per gli stipendi del personale della Provincia?
    Il personale esterno impiegato negli Uffici provinciali, non rappresenta, verosimilmente, oltre il 50% dell’intero personale?
    Qualora, si dicesse, come da più parti si è sentito dire: mancano i fondi per stabilizzare i Lavoratori Esterni, si deve osservare, a quel punto, che gli stipendi dei Dirigenti superano in media di oltre 100.000 euro all’anno. Basterebbe diminuire di qualche decina di migliaia di euro questi ed altri stipendi non pubblicati per ritagliare altre voci di bilancio proprie della Provincia di Roma, per pagare e stabilizzare il personale precario, senza utilizzare il F.S.E. per coprire voci di bilancio, rendendo in modo permanente esterni e discriminati i lavoratori in questione. Auguri per un 2010 più rispettoso della legge e senza discriminazione"

    approfondimento:
    http://entilocali.rdbcub.it/fileadmin/archivio/entilocali/20080521_rm_prov_boll_5_II_apr_2008.doc.