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I comunisti di tutto il mondo ripartono da San Paulo
Publie le lunedì 1 dicembre 2008 par Open-Publishingdi Mauro Gemma*, Fosco Giannini**
«L’attuale crisi è l’espressione di una crisi più profonda e intrinseca al sistema capitalistico, che dimostra i limiti storici del capitalismo e la necessità di un suo superamento rivoluzionario…il socialismo è l’alternativa, la strada per l’autentica indipendenza dei popoli, per l’affermazione dei diritti dei lavoratori e l’unico mezzo in grado di porre fine alle crisi distruttive del capitalismo».
E’ quanto sta scritto nella Dichiarazione approvata in modo unanime a conclusione del 10° Incontro internazionale dei Partiti comunisti e operai, svoltosi dal 21 al 23 novembre a San Paolo del Brasile. Ospitato dal Partito Comunista del Brasile (PCdoB), per la prima volta (dopo le sedi di Atene, Lisbona e Minsk) l’incontro annuale ha avuto luogo in America Latina, quale segnale di attenzione verso un continente particolarmente impegnato sul fronte della lotta antimperialista e in processi originali di trasformazione progressista. E ha visto la partecipazione di 65 organizzazioni comuniste in rappresentanza di 55 paesi di tutti i continenti (partiti con basi di massa in paesi che esprimono ben oltre la metà della popolazione mondiale).
A testimoniare dell’importanza attribuita alla celebrazione dell’evento, è stato il grande risalto che esso ha avuto in tutto il continente, dove ha richiamato l’attenzione di tutte le forze progressiste, impegnate o meno in ruoli di governo. Va segnalato in particolare il significativo messaggio di saluto inviato dal presidente brasiliano Lula, in cui viene espresso «il riconoscimento di tutte le lotte dei partiti comunisti in difesa dei lavoratori e dei ceti più poveri e il loro impegno nella costruzione di un nuovo ordine economico internazionale».
Alla manifestazione conclusiva, organizzata dal PCdoB e svoltasi in un clima di grande calore, insieme alle migliaia di militanti di questa forza politica di massa, che marca una presenza di rilievo nel movimento sindacale, raccoglie consensi elettorali di tutto rispetto e partecipa al governo del grande paese sudamericano, erano presenti rappresentanze, non solo dei partiti comunisti sudamericani, ma anche delle principali forze protagoniste dei processi democratici e antimperialisti del continente, impegnate nella costruzione del socialismo del XXI secolo (Venezuela, Brasile, Ecuador, ed anche una rappresentanza della nuova dirigenza del Paraguay).
Il numero e la qualità delle partecipazioni di per sé rappresenta un’ulteriore smentita della tesi liquidatoria sul "declino irreversibile" del movimento comunista e dell’idea che viene diffusa nel nostro paese, anche in ragione di un oscuramento pressoché totale (operato anche a sinistra) della presenza e dell’iniziativa dei partiti comunisti degli altri paesi, secondo cui i comunisti nel mondo non esisterebbero più o quasi. Basta scorrere l’elenco dei partecipanti (tra cui, dall’Italia, anche PRC e PdCI) per verificare la presenza, e non solo in qualità di osservatori, dei partiti comunisti di Cina, Cuba e Vietnam, di influenti forze di massa, presenti in regioni strategiche del mondo (valga per tutti l’esempio dei due partiti comunisti indiani e di quello sudafricano), ed anche di partiti europei, radicati nei rispettivi paesi, come i PPCC ceco-moravo, portoghese, greco o l’AKEL di Cipro, il cui leader è in questo momento il primo Presidente comunista di uno Stato dell’Unione europea.
Occorre sottolineare che gli incontri annuali dei partiti comunisti non hanno mai avuto, fin dal loro inizio, la pretesa di creare le condizioni per una riproposizione, storicamente inattuale, dell’Internazionale Comunista in rinnovate vesti e hanno sempre ricusato una dimensione puramente retorico-celebrativa, ma hanno, piuttosto, messo sempre al centro la necessità della costruzione e del coordinamento di iniziative comuni o convergenti su temi concreti di lotta politica e sociale, in connessione con i movimenti di lotta che si sviluppano nelle diverse aree del mondo (contro la guerra, sui temi sociali, ecc.). Soprattutto negli ultimi anni, essi hanno acquisito un carattere più fluido, più vivo, più legato all’esigenza non solo di discutere, ritrovarsi e riconoscersi tra comunisti, ma di trovare le vie e le forme appropriate per un rilancio della presenza attiva dei comunisti sulla scena mondiale, nella ricerca della collaborazione e delle alleanze con tutte le altre forze anticapitaliste, antimperialiste e progressiste. E’ questo lo spirito che ha pervaso tutti gli interventi e i documenti conclusivi. Comune appare la volontà di rafforzare ulteriormente il processo degli incontri (il prossimo dovrebbe svolgersi in India), il coordinamento tra i partiti in vista di azioni comuni, attraverso un gruppo di lavoro operante da tempo, la pubblicazione di un bollettino internazionale e la rete informatica Solidnet ( www.solidnet.org ).
Tra le azioni comuni concordate, a cui anche il nostro partito darà il suo contributo - oltre al comune impegno di lotta sociale e politica contro la crisi capitalista - spicca una campagna di solidarietà con Cuba, in occasione del 50° anniversario della Rivoluzione Cubana e una campagna contro la Nato a 60 anni dalla sua fondazione; ed anche l’organizzazione da parte dei partiti comunisti di carovane di solidarietà in Palestina, nella striscia di Gaza, martoriata dall’assedio israeliano. E proprio «l’esplosiva situazione in Medio Oriente, provocata dai piani imperialisti USA di riconfigurare la regione, dall’occupazione dell’Iraq e dalla continua oppressione del popolo palestinese da parte di Israele» trova uno spazio particolare nel comunicato conclusivo dell’incontro, che chiede la cessazione immediata dell’assedio di Gaza e l’eliminazione del "muro razzista" e degli insediamenti coloniali.
I partecipanti hanno anche voluto rimarcare «la crescita delle lotte popolari e le vittorie ottenute dalle forze democratiche, progressiste e antimperialiste» nel continente ospitante l’incontro, con l’approvazione di una "Dichiarazione di solidarietà con i popoli dell’America Latina".
* Responsabile esteri Federazione Torino
** Direzione nazionale