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I dieci punti dell’Avvenire

Publie le venerdì 4 settembre 2009 par Open-Publishing
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Le dimissioni di Boffo mostrano un uomo distrutto. Possiamo solo sperare che l’attacco, attraverso lui alla CEI segni irrimediabilmente una crepa nei rapporti tra B e il Vaticano e aumenti quel discredito che ormai sta portano a fondo questo premieri sempre piu’ indegno del la sua carica e che si stanno mostrando anche nei continui ‘distinguo’ con cui Fini si smarca dalla politica di Governo e con cui Bossi e Calderoli hanno chiesto un colloquio con Bagnasco.

Intanto Feltri commenta: “Boffo si dimette? Affari interni della Chiesa”. La sua impudenza aggiunge sprezzo a colpa.

Oggi Avvenire pubblica un documento di accusa "Dieci falsita’: le deformazioni del Giornale e la realta’ dei fatti"
http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/boffo85408.pdf

 Boffo viene chiamato ‘noto omosessuale e ci fa credere che cio’ sia detto da una nota informativa giudiziario
FALSO: si tratta di una volgare lettera anonima che dice calunnie mentre nulla in tal senso compare dal procedimento giudiziario

 Si dice che Boffo e’ ‘attenzionato dalla polizia di Stato’
FALSO. Non risulta alcuna schedatura ufficiale ne’ alcuno mai ha fatto riferimento alle sue tendenze sessuali

 Si dice che Boffo e’ stato querelato da una signora di Terni
FALSO. Fu presentata querela contro ignoti e la querela poi fu rimessa

 Si dice che ci sono intercettazioni che incastrano Boffo
FALSO. Le intercettazioni appaiono falsamente dalla solita lettera di calunnia. Agli atti ci sono solo tabulati che si riferiscono al cellulare di Boffo

 si dice che Boffo dichiara di non conoscere questa donna
FALSO. In realta’ Boffo ha dichiarato di conoscere i destinatari di quelle telefonate

 Si dice che Boffo ha indicato un’altra persona come omosessuale
FALSO. Feltri ha tirato in ballo l’omosessualita’ per aumentare la diffamazione. Nei fatti Boffo disse di sapere che quel cellulare rimasto nel suo ufficio poteva essere stato usato da altra persona, ma questo particolare non fu approfondito

 Feltri parla di molestie sessuali e di pedinamenti
FALSO. I pedinamenti furono fatti dalla donna al suo compagno, e le telefonate non avevano carattere sessuale

 Secondo Feltri, Boffo si disse colpevole e patteggio’ la pena
FALSO. Boffo rifiuto’ sempre di essere colpevole, non patteggio’, non assunse alcun avvocato, e la querela fu ritirata

 Si dice che Boffo ha ricostruito pubblicamente la vicenda
FALSO. Non c’è stata alcuna ricostruzione pubblica. Boffo non ha chiamato in causa nessuno nonostante il pesantissimo attacco diffamatorio

 Pur essendo chiaro che la lettera anonima e’ una patacca, tuttavia si insiste che essa ripete i contenuti di un decreto penale
FALSO. La lettera anonima e’ un testo gravemente diffamatorio mai scritto in sede giudiziaria e contiene gravissime affermazioni e deformazioni.

ripreso da masadaweb.org

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