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I grandi uomini d’Italia: Pino Arlacchi

Publie le martedì 31 marzo 2009 par Open-Publishing
26 commenti

Pino Arlacchi e’ una delle persone migliori di questo paese ma non lo vedrete mai nei talk show. E’ un sociologo molto noto in Italia e nel mondo per i suoi libri sulla mafia. Una delle massime autorita’ mondiali in tema di sicurezza umana. Ha fatto parte del comitato internazionale dei Giochi Olimpici in Cina.

Su incarico della Commissione europea, ha redatto il progetto della agenzia antiriciclaggio del Kosovo. E’ stato presidente della Associazione mondiale per lo studio della criminalità organizzata.

Grande amico di Falcone e Borsellino, e’ stato presidente onorario della Fondazione Falcone, e tra gli architetti della strategia antimafia italiana negli anni ’90. Come consigliere del Ministro dell’Interno, ha redatto il progetto esecutivo della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, progettata da Giovanni Falcone.

Due volte parlamentare del Pd. Dal 1997 al 2002 sottosegretario generale dell’ONU, direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine e direttore generale dell’ufficio delle Nazioni Unite a Vienna.

Nel 93 Ciampi gli chiese di essere supervisore dei servizi di sicurezza, ma non accetto’.

Ha proposto e fatto approvare nel 1998 all’Assemblea generale dell’INU una strategia decennale di riduzione della domanda di droghe e di eliminazione delle colture di oppio e coca in tutto il mondo. Alla fine dei lavori i buoni risultati raggiunti hanno riconfermato la stessa strategia fino al 2019.

Ha promosso la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Criminalità Organizzata Transnazionale approvata a Palermo da 124 paesi nel dicembre 2000, e’ il 1° Trattato mondiale contro le mafie, che universalizza l’esperienza italiana nel contrasto della grande criminalita’: sequestro dei beni illeciti, abolizione del segreto bancario per le indagini criminali e introduzione del reato di associazione mafiosa.

Ha creato una agenzia speciale antidroga nel Tajikistan, paese collocato lungo la rotta nord della droga che parte dall’ Afghanistan e raggiunge il mercato russo ed europeo. Questa agenzia di 500 uomini altamente specializzati, ha sequestrato solo nei primi 2 anni di vita 4 t di eroina, pari al fabbisogno annuo di due grandi paesi dell’ Europa Occidentale. Il suo programma ha individuato il piu’ grande sistema di stoccaggio della droga pesante mai scoperto: 40 depositi dislocati lungo 1300 km di frontiera tra Afganistan e Tajikistan, capaci di contenere oltre 100 t di eroina, sufficienti ad alimentare i mercati del’ Europa e degli USA per oltre un anno.

Nel campo della lotta al riciclaggio del denaro sporco, Pino Arlacchi ha promosso la firma nel 2001 da parte di 34 paradisi fiscali di un accordo che li ha impegnati a lavorare assieme all’ ONU per adeguare le loro legislazioni agli standard internazionali di trasparenza finanziaria e di contrasto del riciclaggio. L’accordo coinvolgeva il 70% del mercato finanziario offshore, la cui dimensione era nel 2000 di 4mila miliardi di dollari.

Dal 2008 Pino Arlacchi è responsabile del dipartimento per la sicurezza internazionale dell’Italia dei Valori.

Legalita’ e Europa

Pino Arlacchi

Sotto il profilo della legalita’ l’Europa vede l’Italia come un fanalino di coda. Non solo le condanne della Corte europea per i diritti dell’uomo, ma anche il fatto che nel nostro paese gli standard elementari di democrazia sono carenti.

Il fatto macroscopico e’ che abbiamo un conflitto di interessi devastante con Berlusconi presidente del Consiglio e proprietario di Mediaset, abbiamo un continuo danno ai diritti di legalita’ dei cittadini, abbiamo sentenze lunghissime, un sistema giudiziario che non funziona e che costa moltissimo. Lei pensi soltanto che la Francia spende la stessa cifra che spendiamo noi, 7 miliardi di euro per mantenere il sistema giudiziario, ma in Francia un processo dura poco, in Italia dura anni.

Abbiamo una situazione drammatica che riguarda lo standard e gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per fare indagini piu’ elementari, un governo che sta distruggendo lo strumento delle intercettazioni telefoniche, fondamentale per fare indagini contro la grande e contro la piccola criminalita’. Sta venendo, di fatto, scippato ai magistrati inquirenti. Abbiamo l’intero pianeta della giustizia che non funziona per i potenti perche’ garantisce loro una pressoche’ completa impunita’, e funziona solo nei confronti dei poveri e dei disgraziati. Basta vedere chi sta in carcere oggi.

Abbiamo poi un’opinione pubblica completamente drogata, con un’agenda falsa dei problemi del Paese, in cui si parla soltanto di stupri, di criminalita’ comune come se ci fosse un’ondata dilagante di criminalita’, quando la realta’ e’ esattamente opposta.

Abbiamo un a diminuzione della criminalita’ violenta nel nostro Paese che dura da 20 anni.

Abbiamo una flessione degli omicidi che sfiora l’80%.

Abbiamo una diminuzione anche di piccoli reati come gli scippi, furti d’auto che si aggirano attorno al 70%.

Abbiamo una situazione, che e’ anche europea e internazionale, che e’ una flessione degli standard di criminalita’, e una televisione, oltre che una carta stampata, che dedica pagine intere, o ore intere, di trasmissione a fatti che si’ esistono e che non vanno sottovalutati, ma che comunque non sono sicuramente emergenze o fatti dilaganti, si invita la caccia allo straniero, ora c’e’ la caccia al romeno e a chiunque sia un immigrato che viene identificato come un criminale.

Tutto questo c’e’ solo in Italia! Non c’e’ un solo Paese europeo in cui ci sia un’ondata di populismo demagogico e falso come quello che esiste nel nostro Paese, e questo perche’? Per evitare che la gente rifletta sui suoi problemi veri.

(Negli USA per Madoff sono stati chiesti 150 anni di carcere per aver fatto quello che ha fatto Calisto Tanzi in Italia, che invece a quanto pare patteggia).

Processi su fatti assolutamente banali, di ordinaria criminalita’, non si parla dei processi di mafia, non si parla dei processi di corruzione. Per la sentenza per l’omicidio Fortugno, vicepresidente della Regione Calabria assassinato alcuni anni fa, non c’era nessuno. La televisione ne ha parlato in un piccolo servizio, la stampa l’ha buttata li’ in maniera distratta perche’ erano troppo occupati a parlare delle fesserie che avvengono sul processo di Garlasco o su quello di Cogne. Questa e’ l’Italia di oggi.

Io non sono tra quelli che credono che la maggioranza degli italiani sguazzi nell’illegalita’ ed e’ felice, e questo e’ quello che Berlusconi, ma anche altri, ci vogliono far credere. Che loro rappresentino la volonta’ o gli interessi della maggior parte degli italiani. Non e’ affatto cosi’. Loro rappresentano gli interessi di diversi milioni di italiani, che sono comunque una minoranza in un paese di 60 milioni di abitanti, che sguazzano si’ nella delinquenza e nell’illegalita’ perche’ ci campano sopra, o nell’evasione fiscale, o nella corruzione e nella distribuzione delle risorse pubbliche. Sono milioni di persone che non sono da sottovalutare quanto a numero, ma non sono la maggioranza degli italiani. Semmai la maggioranza degli italiani e’ vittima di questo sistema, perche’ non riceve i servizi pubblici necessari, perche’ trova le sue risorse, le tasse che paga, buttate via in quanto poi molti servizi non vengono corrisposti dallo Stato.
Questa e’ la maggioranza degli italiani che soffre, che paga e che vede negati i suoi diritti.

Noi dobbiamo cercare di rappresentarla questa maggioranza, invece di dire che dentro tutti gli italiani c’e’ un piccolo Berlusconi.

da Masada 897: La speranza negli uomini migliori

http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • Cara Viviana,

    il tuo entusiasmo è....... eccessivo... ti consiglio di informarti megli sulla opera del nostro eroe all’ONU.....

    Pietro

  • Forse non tutti sanno che Pino Arlacchi è un celeberrimo proibizionista per quanto riguarda l’uso di droghe (leggere e pesanti).

    E’ proprio il proibizionismo a garantire infinite risorse alla mafia.

    Pertanto, Pino Arlacchi sarà pure una brava persona, ma anche lui, seppure involontariamente, ha reso felici tutti i trafficanti di droga.

    Non dico di proporre la liberalizzazione delle droghe, ma almeno la legalizzazione toglierebbe il mercato alle mafie.

    Troppo di sinistra, vero?

    Anonimo.

    • Arlacchi arrivò ad elogiare il governo dei talebani in Afghanistan perchè, a chiacchiere, combatteva i traffici di droghe.

      Poi si seppe che i talebani vietavano sì l’uso delle droghe ( ma anche della televisione, dei giradischi, dei libri e tante altre cose) in Afghanistan ma al tempo stesso fomentavano i traffici di oppio verso il resto del mondo ...

      Io ho sempre diffidato di personaggi del genere che per combattere le mafie sarebbero capaci di teorizzare persino regimi autoritari militari, stati di polizia, prefetti di ferro ecc.

      Una logica oggettivamente di destra, un altro personaggio - Arlacchi come Di Pietro, Travaglio ecc. - senz’altro onestuomini ma che se non ci fosse Berlusconi potrebbero tranquillamente fare parte di uno schieramento politico di destra, magari diretto da Fini ....

      Raf

    • Difficile chiamare di destra chi contro la mafia e il narcotraffico, comunque.. A volte penso che il desiderio di qualcuno di difendere il proprio uso personale di sostanze stupefacente faccia distorcere il giudizio su coloro che vogliono combattere i grandi gruppi criminali che su di esse pongono dei veri imperi. Di questo passo si parte per difendere il proprio spinello o la propria siringa e si finisce con attaccare uno come Arlacchi, Insomma ci dovrebbe essere una misura in questo e certi giudizi mi sembrano interessati. D’altro canto non vedo fuori di questo nulla che si prefiguri come una lotta ragionevole al narcotraffico, a meno che non desideriate il mercato libero come ad Asterdam. Se avessi parlato bene di Agnoletto avrei raccolto anche più commenti negativi. E allora? Come la risolvete? Per me è facile, non mi drogo, non esiste per me il problema del consumo della droga, non fumo nemmeno. Ma per voi? Com’è che conciliate la libertà di.. con la lotta a...? Lo so da me che un proibizionismo spinto è controproducente ma questa lotta pensate che dovrebbe essere fatta o no?

      viviana

    • a suo tempo, rimasi colpito dei costi del suo ufficio all’ONU, del suo voluminoso stipendio e, se mal non ricordo, anche di un caso di mobbing pesante a carico di una dipendente........

    • Tutto è falsato in Italia perchè a capo della destra c’è il Berluska.

      Personaggio certamente al di sotto di ogni sospetto ...

      In altri paesi - ma a volte anche in Italia, basti pensare a personaggi come Borsellino e Beppe Alfano e prima di loro Mauro De Mauro, ex volontario repubblichino - è normale che anche personaggi di destra combattano le mafie e la criminalità organizzata in genere .....

      In Italia questo è molto meno normale e quando accade fa eccezione ....

      Per cui capita che personaggi oggettivamente di destra come Arlacchi ed altri citati si trovino per reazione nello schieramento anti-Berluska.

      Nello specifico di Arlacchi, poi, vi furono anche molte voci di uso scorretto dei fondi Onu ... magari erano calunnie, non so che fine abbiano fatto le inchieste .... ma insomma avrei delle difficoltà a collocarlo nell’Olimpo degli Eroi .....

      K.

    • Posso anche tener conto di quello che mi dite e che evidentemente non so su Arlacchi. Ho moderato il mio pezzo. Purtroppo non sono riuscita a trovare sul web alcun articolo che confermasse le vostre accuse, solo pettegolezzi da piccolo blog. Se magari avete qualcosa di sostanzioso da indicarmi lo prenderò in considerazione volentieri. Più cose si sanno, meglio si valuta. Mi sono limitata a guardare su wikipedia e a leggere qualche suo articolo, dopo aver saputo che lavora già per l’IdV. Sicuramente il mio desiderio di trovare uomini valenti mi ha spinto a trattarlo con leggerezza, ma finché non trovo qualche accusa più circostanziata, non potrò farmi una valutazione diversa. Grazie per ora

      viviana

    • Così, in 4 persone diverse, le cose dette su Arlacchi ce le saremmo sognate .... e ce le saremmo inventate perchè usiamo gli spinelli e persino la siringa ...

      Ma ti rendi conto di cosa dici ?

      E quel trionfo della disinformazione che è Wikipedia sarebbe diventata la Bibbia del web ....

      E comunque, come diceva Brecht, "maledetto il popolo che ha bisogno di eroi" e di "grandi uomini" .....

      Meglio, molto meglio, i movimenti di massa ...... e quella "lotta di classe" che, dalla Francia alla Grecia, dall’Inghilterra fino addirittura agli Stati Uniti, sembra stia riprendendo nei termini giusti .....

      Almeno spero ....

      K.

  • Cara Viviana, Arlacchi è forse eccessivo annoverarlo tra gli eroi, ma tra questo e la demonizzazione che si sta cercando di fare ce ne corre !!

    Sicuramente è un personaggio con luci ed ombre, ma credo che abbia fatto più cose positive che negative.

    E’ il solito vecchio vizio italico : quando qualcuno sale agli onori della cronaca e si distingue per aver positivamente operato, si va sempre a scavare nel suo passato per trovare qualche macchia e dimostrarne a tutti i costi la malafede !!

    Io credo che bisognerebbe essere un po’ più laici e separare, nel giudizio, i vizi privati dalle pubbliche virtù, accettando anche le umane debolezze, quando il bilancio complessivo di chi ha operato non sia in profondo rosso.

    MaxVinella

    • Ringrazio Pietro, direi a K per favore di moderare i bollenti spiriti, i suoi discorsi non hanno senso, sulla droga e chi la combatte ne ho sentite di peggio e non tutte erano disinteressate. Un articolo di repubblica è meglio di niente. Si parla del 1984, sono passati 25 anni. Se in tutto questo tempo non è uscito niente altro, penso che non mi basterà. Se lo stesso personaggio ha aumentato titoli e qualifiche non sarà per aver fatto spese eccessive. Come sempre, Max Vinella è il più equilibrato. Io non posso che sospendere il giudizio in attesa di altri dati. Mi pare si parli di accuse, non di condanne, Spesso tra le due cose c’è di mezzo il mare. E le cose stessero così, non si capirebbe né Ciampi che si rivolge ad Arlacchi per ruoli molto alti
      né i titoli emeriti conseguiti successivamente, né il riconoscimento unanime dato ad Arlacchi nella lotta contro la droga. In quanto agli eventuali errori compiuti dagli americani nei confronti dei talebani, credo che qui non sia un funzionario ONU a decidere ma fonti che stanno ben più in alto. Nell’84 Arlacchi aveva 33 anni, quante cose vorreste addebitargli? Troppo giovane per avere qualsiasi potere. Ci sono cose che non tornano.
      Grazie a chi mi risponde con la ragione e non con la pancia

      viviana

    • Povera Viviana, se uno critica Arlacchi allora è un drogato!

      O tempora o mores!

      Forse non tutte le Vivarelli sanno che tra liberalizzazione e proibizionismo c’è anche la legalizzazione.
      Ma si sa, anche a sinistra è più facile santificare un proibizionista che parlare di legalizzazione.

      Nessuno qui parla di lasciare il mercato della droga libero come quello dell’alcool!!!

      Hellooo, McFly c’è qualcuno in casa?

      Anonimo.

    • Ma guardate che non ho detto questo. Comunque ho trovato per mio conto vari articoli radicali contro Arlacchi e le sue posizioni ultraproibizioniste e siccome sul proibizionismo la penso come i radicali sono convinta di aver sbagliato giudizio. Mi dispiace per me. Chiedo venia. Ho parlato per ignoranza delle cose e non faccio fatica a riconoscerlo. Ma in verità avevo solo chiesto degli articoli di conferma e me ne era arrivato solo uno poco credibile. Per il resto chiedermi di credere a scatola chiusa a chi si firma con una consonante o si firma come anonimo o non si firma affatto è abbastanza ridicolo, visto che su questo blog ci può arrivare chiunque, anche gente, come ho visto dell’Opus dei, fascisti, celerini e altra strana umanità. In ogni caso sono sempre stata d’accordo che il proibizionismo è stato solo un regalo al narcotraffico, esattamente come il probizionismo dell’alcool in America, un fallimento durato 14 anni che non fece altro che creare patrimoni illeciti e arricchire la criminalità organizzata
      Non per niente la legge italiana contro la droga è la fallimentare Giovanardi-Fini che è stata un vero regalo alla mafia nostrana e che non ha fatto che punire i piccoli consumatori persino di droghe leggere lasciando inalterati i grossi trafficanti che usano il nostro paese per diffondere in tutta Europa anche droga pesante, la stessa che gira indisturbata in Parlamento.
      Ho partecipato alle battaglie radicali sulla legalizzazione per cui non è il caso di ripetere qui tutto. Solo non sapevo che Arlacchi fosse lo "zar" del probizionismo. Non si può sapere tutto. Mi dispiace

      viviana

    • Ho cancellato Arlacchi dal mio blog con tutti i commenti. Purtroppo non posso fare lo stesso con l’articolo su bellaciao

      viviana

    • Scrivo da almeno cinque anni su questo sito.

      Prima mi firmavo in modo diverso anche se il nick ( che usavo pure su Indymedia) cominciava con la stessa consonante.

      Problemi di censura ( che scattava automaticamente scrivendo il mio nick) mi hanno portato ad usare poi solo la consonante iniziale.

      Ad un certo punto la censura automatica ai miei commenti è stata tolta ... anche se scatta lo stesso spesso dopo la lettura dei miei pezzi da parte dell’ admin del sito.... soprattutto quando questi sono critici nei confronti di Rifondazione Comunista, partito cui peraltro sono personalmente stato iscritto fino all’ottobre dello scorso anno .... ma a volte la stessa censura scatta anche per motivi a me francamente incompensibili ....

      Ma questo è un altro discorso .... la vicenda Arlacchi credo sia l’ennesima dimostrazione del fatto che anche chi è irriducibilmente antimafioso o antiBerluska non necessariamente per questo è "progressista" e di sinistra ....

      Tutto qua ... K.

    • Caro K, a me risulta invece francamente incomprensibile che un sito come Bellaciao possa censurare i post, anche quando non sono palesemente offensivi o calunniosi.

      E’ successo anche a me di vedersi censurare dei post lievemente critici e bonariamente ironici nei confronti di PRC e di Ferrero e me ne è molto dispiaciuto.

      Sono convinto che uno dei mali maggiori della sinistra , che ha portato alla attuale catastrofica situazione, sia proprio l’incapacità di autocritica.

      MaxVinella

    • Guarda, K, che qui c’è stato un errore di informazione, grave quanto ti pare ma tu dilati e generalizzi. E’ vero che si dovrebbe parlare solo di quello che si conosce bene ma di questo passo nessuno parlerebbe mai di niente, se poi ti va di fare generalizzazioni a prescindere, padrone. A volte anche un errore può servire per alimentare una dicussione e tirare fuori vecchie accuse di cui oggi non si parla, come magari un articolo perfetto non sa fare.
      Se la redazione di bellaciao banna il mio articolo molto malfatto su Arlacchi, per me va anche meglio e se mi censura qualche post lo prendo come un atto di pulizia necessaria di qualcuno che ha delle diee dentro e non accoglie qualunque cosa, anche porcherie, come faceva Indymedia che poi, proprio per essere diventata un cesso, ha chiuso. Tra libertà e licenza ci sono dei confini.
      Ti ripeto, vacci piano coi bollenti spiriti! E con le condanne generalizzate. Per il resto mi va tutto bene. E anche sulla parola progressista ci andrei piano, visti tutti i casini che fin quei ha provocato, fino a diventare un alibi per la peggiore reazione

      viviana

    • la cosa ha assunto un tono che risulta non più ricomponibile ma a monte, al di là del giudizio su tizio o caio, credo vi sia la ricerca forzata di eroi, di modelli, di interventi provvidenziali (non uso uomini della provvidenza perché il termine rischierebbe di rimandare ad altri personaggi fuori luogo...) che questi siano grillo o travaglio, dipietro o bertinotti, tizio a caio importa, certo, ma relativamente. Forse è il "facile entusiasmo" che a volte provoca brutti scherzi... allo stesso modo, però, ocorre dire, anche il giudizio stroncante a prescindere... non scherza. Forse tutti noi avremmo bisogno di far fare un passo indietro al nostro modo di vedere le cose SE vogliamo capirci e fare percorsi insieme. Altrimenti restiamo in attesa di una/o che la pensi estattamente come noi su TUTTO. Per questo ultimo obiettivo basterebbe, però, abbandonare il monitor... e spostarsi davanti ad uno specchio. Ciao Luisa

    • Sicuramente, Luisa, hai fatto centro, ma non di uomini di provvidenza c’è desiderio quanto di uomini veri che facciano qualcosa di buono. sarà che siamo circondati da cimici e squali ma trovare qualcuno che meriti e non sia confuso tra la folla degli impotenti è diventato ormai importante, quasi indispensabile, non uomini provvidenza ma guida, esempio.. italiani di cui andar fieri, nella desolazione generale

      viviana

    • Giorni fa, su un altro sito, ho letto un’articolo che analizzava con estrema efficacia l’oggettivo conflitto di interessi di Berlusconi, il controllo pressochè totale che ormai esercita sul’informazione e sull’editoria ecc. ecc.

      Articolo del tutto condivisibile nel merito.

      Peccato che l’autore fosse tale Franco Cardini, intellettuale/filosofo/sociologo/opinionista/storico notoriamente legato a posizioni di ultradestra, cattolico integralista nostalgico del medioevo, cantore della rivolta reazionaria della Vandea contro la Rivoluzione Francese e uno dei fondatori, a Fiuggi nel 1994, di Alleanza Nazionale.

      Va detto per correttezza che Cardini non è nuovissimo nel dire, pur essendo sostanzialmente un clerico/fascista, cose "controcorrente" ... ricordo ad esempio una sua critica all’invasione dell’Irak ed anche una sua appassionata difesa della causa palestinese, anche se innegabilmente tutte e due le cose "velate" da un dichiarato sentimento "antiebraico" derivante dalle sue posizioni cattolico/integraliste.

      Ora, a me, che un personaggio di tal fatta faccia un’analisi simile alla mia del berlusconismo o anche rispetto al colonialismo USA non posso certo dire che mi dispiaccia .....

      Ma questo difficilmente mi può far stimare più di tanto il reazionario Cardini che pure critica Berlusconi o ha criticato la politica di Bush e di Israele.

      La vicenda di Arlacchi - ma anche di altri - non è troppo dissimile.

      Diciamo che Berlusconi o Bush sono personaggi tanto abietti che possono facilmente far schifo ad onestuomini pur decisamente destrorsi .... e l’appecoronarsi di AN o della Lega al berlusconismo più bieco e alla politica estera Usa può far sì che alcuni personaggi provenienti da quelle culture reazionarie possano persino - in odio a Berlusconi - fare elettoralmente pure "il salto della quaglia" ... infatti Arlacchi si presenta alle europee nell’ IdV ( ma lo fece già qualche anno fa per i DS) e il vandeano Cardini fa oggi professione di voto addirittura "comunista" ...

      Ma questo non me li fa considerare "granduomini" .... tutto qua ....

      E più in generale personalmente non sono mai stato alla ricerca di improbabili "condottieri", nemmeno inequivocabilmente di sinistra ....

      Ai leaders "maximi" preferisco i protagonismi di massa ....

      K.

    • Scusate, ma a me tutta questa polemica su Arlacchi, Cardini, eroi o non eroi, leader maximi, sembra un po’ inutile ed oziosa.

      Nel frattempo infatti, mentre noi stiamo qui a discettare su personaggi marginali , al G20 hanno già deciso il nostro futuro : sarà di m.rda come e forse più di prima !!

      MaxVinella

    • Vero, ma per fortuna si cominciano a vedere anche i primi segnali di rivolta VERA, senza mediazioni, contro lo stato di cose presenti .....

      Altro che alchimie elettorali, vendolismi, giochetti da "ceto politico" , ricerche di improbabili leader da mandare a "Porta a porta" ..

      Leggetevi l’intervista d Fitoussi o l’editoriale di Ezio Mauro su "Repubblica" ... nè l’uno nè l’altro pericolosi estremisti di sinistra .....

      K.

    • Caro K. , sai meglio di me che le "rivolte" per avere effetti devono raggiungere e superare una soglia critica di coinvolgimento popolare, altrimenti producono solo una controffensiva reazionaria, che finisce sempre con l’aumentare la repressione e l’oppressione.

      Auguriamoci questa volta di riuscire a superare la "soglia"!!

      MaxVinella

    • Ma non è nemmeno vero questo ... il 1968 fu un fenomeno ultraminoritario ( alla mitica Valle Giulia erano 1.500) e pure il 1977 non fu molto diverso ...

      Ma erano cose che, in modo diverso, parlavano all’intera società ...

      Raf

    • vedi, tra le due date 1968 e 1977... la cosa fu talmente ultraminoritaria che... in fabbrica i tempisti facevano fatica a fare il giro per prendere i tempi, nei turni di notte si dormiva a turno e si giocava a carte nelle grandi fabbriche, i cortei interni scattati all’improvviso, gli scioperi a gatto selvaggio... Certo, se tu identifichi tutto con valle giulia o con un evento "simbolo" simile... rischi di non perepire ciò che sono stati quegli anni A LIVELLO DIFFUSO... hanno dovuto lavorare duro per almeno un decennio "lorsignori" (si legga ristrutturazione) per riappianare e pettinare quell’insrogenza diffusa. Non è così che si analizza un fenomeno politico sociale di tale portata, dai! Ciao

    • Indubbiamente il 1968 italiano - nel generale fenomeno globale/universale che fu il 1968 in pressochè tutto il mondo, compresa la parte "comunista" - fu l’unico a durare dieci anni ...

      Ma probabilmente l’errore di analisi è quello di prendere il 1968 o il 1977 come fenomeni separati ed a sè stanti .... dimenticando peraltro di considerare il 1969 operaio ... il vero anno di snodo e quello che fece veramente la differenza segnando l’intero decennio rosso italiano ....

      Una volta detto questo, però, concordo con Raf quando dice che anche fenomeni epocali, anche più o meno tutte le rivoluzioni mai avvenute, da quella borghese della Francia del 1789 a quella russa del 1917 per non parlare di quella cubana dei "barbudos", sono sempre partite da infime minoranze, da cosiddette "avanguardie", divenendo solo successivamente fenomeno di massa.

      Quindi, per i superamenti di "soglia" di cui parla Max è senz’altro ancora presto, ma quello che si sta vedendo da alcuni mesi a questa parte in mezzo mondo, come reazione dura e senza mediazioni agli effetti della crisi economica globale, fa decisamente ben sperare ....

      Certo poi se si pensa invece alle possibili influenze elettoral/istituzionali di questi fenomeni di massa allora è un’altra storia ... questi sono veramente movimenti "irrappresentabili" ... gli "istituzionali" di sinistra ne stiano ben lontani ... oltre a rischiare di prendere calci meritatissimi finirebbero immancabilmente per rovinare tutto ....

      K.