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I militari morti di leucemia

Publie le martedì 13 giugno 2006 par Open-Publishing

Si aprono a Cagliari indagini civili e militari per omicidio colposo sui militari morti di leucemia acuta linfoblastica presso i poligoni di tiro.
Tre a Perdasdefogu. Uno era figlio unico di madre vedova e aveva prestato servizio presso il Poligono di Capo San Lorenzo.

L’associazione pacifista “Gettiamo le basi” ha diffuso un dossier da cui risulta che i militari colpiti da tumori emolinfatici a Salto di Quirra sono saliti a 15.
Le autorita’ parlano solo di “coincidenze”. La Commissione sulle neoplasie dei soldati da’ risultati zero. Del resto la Commissione ha lavorato al buio, non ha avuto dati attendibili nemmeno sul numero di militari colpiti, impegnati in missioni di pace, non ha potuto fare regolari indagini e verifiche, ecc. Insomma tutto e’ circondata da un muro di gomma.

Nessuno risponde ai dubbi inquietanti sui danni a lungo termine su militari o popolazione per l’esposizione ai particolati fini e ultrafinidispersi nell’ambiente dopo le combustioni ad altissime temperature, prodotte dall’impatto di proiettili a uranio impoverito né sulle zone di guerra, né sull’esposizione ai poligoni di tiro, dove si continua a ripetere la bugia delle armi non contaminanti.

Si ha l’impressione di un “polverone intenzionale”, che non riguarda solo i gestori della guerra ma che è simile a quello che colpi’ l’uso della creatina da parte della Iuve, in quanto riguarda anche la responsabilità delle società farmaceutiche, colpevoli di arricchirsi mettendo sul mercato prodotti assassini.

Oltre a figli di soldati nati con gravi malformazione, nessuno collega all’uso di certi prodotti letali le morti in culla, i tanti neonati morti ogni anno misteriosamente nel silenzio delle autorita’.

Bambini e genitori sono vaccinati con sostanze che contengono mercurio o alluminio o altro “metallo pesante”, nella misura di 0,005 mc, quantita’ definita dall’OMS tollerabile per un adulto sano di 70 Kg. Ogni bambino, che pesa 25 volte meno, riceve piu’ dosi in un’unica seduta: trivalenti, pentavalenti, esavalenti.. che, sommate ai richiami previsti dal Ministero della Salute, superano di 70 volte la dose tollerabile da un adulto. Questi metalli sono neurotossici a qualsiasi dosaggio. In un lattante il processo di mielinizzazione (rivestimento protettivo della corteccia celebrale) e’ allo stadio iniziale, le porcherie vanno dirette al suo cervello. Cosi’ aumentano le malattie allergiche in adulti e bambini, fino ad arrivare a sclerosi multiple, leucemie, paralisi flaccide e morte.

Tutto il sistema vaccini andrebbe rivisto.
Nei militari tutto si aggrava perche’ essi sono sottoposti a un calendario vaccinale, che aumenta se fanno missioni all’estero. Poi possono iniziare i sintomi di un malessere che spesso procede a una diagnosi senza scampo.

La stessa Commissione Mandelli, che aveva sentenziato l’estraneita’ dell’uranio nei casi di tumore, ritenne verosimile una relazione tra con i cocktail di vaccini .
Il sospetto e’ che la molecola di uranio impoverito sia stata USATA alla stregua della creatina per depistare le indagini e allentare il sospetto dai farmaci dati ai militari, specie quelli che partono in missione all’estero, per non toccare gli enormi profitti delle case farmaceutiche (e in Italia di complicita’ dei ministeri della Sanita’ ne abbiamo avute anche troppe!).

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