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I perversi amori di Alemanno: innamorato di CasaPound ma non del Gay Pride
Publie le venerdì 5 giugno 2009 par Open-PublishingChe ci sia un flirt tra Alemanno, sindaco di Roma, e i "fascisti del terzo millennio" di CasaPound, non è (purtroppo, ma prevedibilmente) cosa nuova. Lo abbiamo visto in occasione dell’occupazione "non conforme" di uno stabile nel quartiere Portuense nel gennaio scorso, quando Alemanno ha accolto a braccia aperte Gianluca Iannone, lo abbiamo visto ancora in occasione del convegno organizzato da Donne e Azione (la costola femminile di CasaPound ideatrice di Tempo di essere madri, che avevamo criticato dalle prime avvisagglie e oggi sostenuto anche da molti/e esponendi del Pdl), quando Alemanno concede logo e patrocinio gratuito all’iniziativa. Di contro niente patrocinio al Gay Pride di Roma previsto per il 13 giugno, e anzi negazione dell’autorizzazione a qualsiasi percorso appena plausibile per il Pride, di fatto impedendone (o tentando di impedirne) lo svolgimento. Alemanno ha dichiarato che il comune di Roma non può concedere il patrocinio al Gay Pride essendo questa una manifestazione di "tendenza ... che non da voce a tutte le idee e i punti di vista". Probabilmente ritiene che invece i/le fascisti/e di CasaPound diano voce a tutte le idee e i punti di vista ... Come potremmo definire un ordine del discorso di questo tipo? Perverso, contro natura o banalmente fascista? Diverse realtà lgbtq e antifasciste invitano intanto a mobilitarsi, invito già raccolto nel web da tante e tanti, e mentre prepariamo slogan, piume di struzzo e tacchi a spillo come anche felpe e anfibi (se non idee e punti di vista perlomeno diamo voce a gusti e look diversi ...), proviamo a riflettere insieme sul guadagno ottenuto dai vari ammiccamenti a destra, dal simpatico Italo agli inviti a Giorgia Meloni ...
da Marginalia