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I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita.
par Enrico Biso
Publie le mercoledì 21 dicembre 2011 par Enrico Biso - Open-Publishing9 commenti
Non è mio costume politico-culturale, offendere a destra e manca.
Ma oggi, dopo aver letto le ultime esternazioni di Grillo, inerenti, la materia di indagine fiscale ai conti correnti degli italiani, devo ammettere che non posso che fare un’eccezione alle regole che mi sono imposto.
L’ignoranza del babbeo Grillo è indescrivibile, solo pochi giorni orsono, aveva la faccia di descrivere l’uomo di banche e poteri forti Mario Monti, come una persona non così male, avallando di fatto un governo di non eletti, sostenuto da tutte le caste possibili.
Oggi invece, dice che esiste una dittatura dei soviet, che vuole controllare i conti correnti degli italiani.
Ma cosa cavolo c’entra, il banchiere Monti, con i soviet?
Noi, sappiamo che Monti è l’uomo della bce, il banchiere messo a risolvere la crisi, da chi la crisi la ha creata, e cioè le banche stesse.
E tutto questo cosa ha in comune con i soviet, strumento democratico, in cui addirittura si poteva verificare se l’eletto portava avanti le promesse elettorali, altrimenti veniva revocato?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Solo un signor IGNORANTE, come Beppe Grillo, può cascare in una storiaccia del genere, e lo scrivo io, che ho come certificato di studi, la terza media.
Miserie della politica interclassista nella quale il Beppe Grillo è infognato più che mai.
E a riprova di quel che dico, copioincollo la definizione di soviet e di ignoranza, ripresa su Wikipedia, che notoriamente non è la Pravda.
Povero Beppe Grillo, e poveri seguaci del guru stesso, una figura del genere, è paragonabile solo al bollito Berlusconi.
Enrico Biso
I soviet da wikipedia.
Nel 1905 i soviet assunsero il carattere di consiglio elettivo degli operai. Fallito il tentativo insurrezionale, con la rivoluzione bolscevica dell’ottobre (novembre) 1917 si aggiunsero a questi anche quelli dei soldati e dei contadini. I Soviet avrebbero dovuto in teoria costituire la struttura fondamentale dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), nata a seguito della presa del potere dei bolscevichi. Dal febbraio (marzo) 1917, quando vi fu il crollo dello zarismo, lo slogan coniato da Lenin, che permise ai comunisti di scalzare il governo Kerenskij, ormai debole e screditato, fu Tutto il potere ai soviet!.
Famosi furono i soviet di Pietrogrado, che votavano per alzata di mano: un’organizzazione che godette di una posizione di preminenza nel corso della rivoluzione, e nella quale, per la prima volta nella storia della Russia[senza fonte] (allora senza esperienze democratiche), operai e contadini potevano esprimere la propria volontà.
In genere i soviet nascevano come strutture in ottica di lotta di classe (comitati di sciopero, comitati di occupazione delle terre, organi di autogestione di truppe ammutinate), per questo erano di solito legati strettamente ai posti di lavoro ed in particolare alle fabbriche, ma esistevano anche soviet di villaggio (che rappresentavano contadini e braccianti) o cittadini (talvolta costituiti da delegati delle varie fabbriche e organizzazioni politiche), così come soviet di soldati o marinai costituiti al fronte, nelle caserme o sulle navi da guerra. Per analogia, anche altri settori sociali costituivano episodicamente dei soviet: soviet degli scrittori, soviet degli artisti ecc.
Durante la rivoluzione d’ottobre i bolscevichi espressero la loro concezione di dittatura sovietica come un sistema in cui tutti i "partiti sovietici" (cioè i partiti della classe operaia e dei contadini: principalmente comunisti, menscevichi, socialisti-rivoluzionari ecc.) si sarebbero confrontati democraticamente all’interno dei soviet degli operai, dei contadini e dei soldati. Le forze controrivoluzionarie sarebbero state poste fuori legge. I soviet avrebbero costituito una struttura di tipo piramidale, eleggendo all’istanza superiore delegati soggetti al diritto di revoca immediata da parte del loro elettorato, qualora avessero perso la sua fiducia; nessun funzionario eletto avrebbe potuto ricevere uno stipendio che lo allontanasse dal tenore di vita di un operaio qualificato.
Questo modello teorico venne applicato sempre più parzialmente con l’aggravarsi delle condizioni politiche, sociali ed economiche del Paese che stava sprofondando nella guerra civile. Solo per quanto riguarda i primi anni successivi alla rivoluzione d’ottobre quindi i soviet funzionarono come organi di democrazia rivoluzionaria, perdendo però rapidamente le loro funzioni. Con l’ascesa di Josif Stalin essi vennero poi completamente svuotati di significato e, nella Costituzione sovietica del 1936, furono di fatto assimilati in un sistema istituzionale molto simile (sulla carta) ad una repubblica parlamentare.
Forme di democrazia operaia o contadina di tipo consiliare, che spesso venivano chiamate a loro volta soviet in riferimento all’esperienza russa, si sono formati numerose volte nella storia dei movimenti rivoluzionari di massa. Si pensi per esempio ai Consigli (Räte) degli Operai, dei Soldati e dei Marinai costituiti nel 1918 durante la rivoluzione tedesca del 1918, ai soviet della rivoluzione ungherese dello stesso anno, ai consigli di fabbrica nel biennio rosso italiano, ai soviet cinesi del periodo 1928-1934, alle shora nate in Iran nel 1979 prima del khomeinismo, ecc. La stessa Comune di Parigi è considerata da molti storici marxisti un soviet ante litteram.
L’ignoranza da ;wikipedia
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
L’ignoranza è la condizione dell’ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche del sapere. Può altresì indicare lo scostamento tra la realtà ed una percezione errata della stessa.
In senso comune il termine ignoranza indica la mancanza di conoscenza e di qualche particolare sapere, inteso in generale o su di un fatto specifico. Può significare anche non avere informazioni su un fatto o su un argomento.
Questa è l’accezione originaria del termine, che deriva direttamente dal greco gnor-izein (conoscere) attraverso il latino ignorare (in - gnarus, che non sa). Successivamente, l’aggettivo ignorante si è evoluto in senso dispregiativo, indicando coloro i quali sono senza educazione o cultura.
Messaggi
1. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 22 dicembre 2011, 14:15
sarà anche ignoranza.. ma a suon di slogan campati in aria c’è anche chi ha vinto le elezioni... basti l’esempio di berlusconi... che si proponeva di salvare l’italia dai comunisti... ed i comunisti a cui si riferiva... erano il partito capitanato da d’alema&C...
1. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 22 dicembre 2011, 15:48, di mirko
Il movimento 5 stelle è molto ma molto simile alla prima Lega nord ma su scala nazionale. Non capirlo oggi potrebbe rivelarsi un enorme errore per il domani.
2. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 22 dicembre 2011, 18:35, di K.
La somiglianza dei grillini con la primissima Lega ( fatta la tara di certo razzismo, comunque non del tutto assente nemmeno tra i grillini medesimi ed ovviamente anche del dato separatista/territoriale)) è un dato oggettivo.
Come è un dato oggettivo il fatto che, regolarmente nella storia, quando le destre e le "sinistre" ufficiali finiscono per somigliarsi troppo ( il tutto aggravato dagli effetti della crisi), certo qualunquismo e/o antipolitica finisce fatalmente per affermarsi e guadagnare consenso ...
Anche vero, però, che in alcuni momenti, in Italia ed anche nell’era berlusconiana, è sembrato un pò a tutti che non esistesse una opposizione degna di questo nome .... al massimo si parlava di escort e delle leggi ad personam del Caimano, mentre sulle questioni economico/sociali sembravano non esserci particolari diefferenze .....così come lo sembrò a tutti ai tempi del dopo Tangentopoli, dei governi "di emergenza" di Amato e Ciampi e della affermazione di massa della primissima Lega.
E questo certamente non è colpa nè di Bossi nè di Grillo .... che hanno solo occupato gli spazi lasciati liberi da altri ....
Figuriamoci poi adesso che destra e "sinistra" ufficiale governano insieme ....
2. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 22 dicembre 2011, 19:37
Caro Enrico, sicuramente c’è del qualunquismo da parte di Grillo, ma io penso come a detto pure il compagno K che l’avanzata del grillismo dipende dal fatto che in Italia sono decenni che non è mai esistita una vera opposizione sociale politica... Grillo di questo malessere ne ha approffittato e usato bene ... comunque penso che è molto preoccupante in prospettiva futura l’avanzata di Grillo.
un caro abbraccio
nando
1. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 24 dicembre 2011, 15:18, di mirko
Concordo con le vostre analisi e rilancio le mie preoccupazioni per il futuro.
3. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 24 dicembre 2011, 23:23
Caro Enrico non entro nel merito dell giusta polemica su Grillo mi ha solo colpito la tua affermazione su Monti messo li’ "da chi la crisi la ha creata, e cioè le banche stesse". Cioè la crisi sarebbe stata creata delle banche, dai raduni di Bilderberg, che è una tesi plutocratica fascistoide, complottistica ,quanto mai lontana dalla verità,la verità è che questa crisi, è una crisi sistemica ,una crisi del capitalismo,la crisi predetta da marx
Il capitalismo crolla in tutto il mondo perchè è basato su una impossibile continua espansione,sul suo essere antitetico ad essere un "sistema per tutto il mondo" è un sistema che privilegia e funziona solo pochi a fronte di tanti, è un sistema come uno schema di Ponzi, un inganno che alla fine lascia tutti con il cerino in mano.Dare la colpa alle banche, non è solo scambiare la causa con l’effetto, negli usa sono fallite 150 banche,tante banche sono state nazionalizzate,la Leheman è fallita e anche Goldman & Sachs ha avuto un anno terribile, ma è anche dare una giustificazione, far passare la crisi del capitalismo come dovuta ad un eccesso, un errore delle banche, quando è crisi sistemica è crisi del capitalismo e noi tutti invece, dovremmo ricordarci di quanto predetto da Marx e dovremmo cogliere l’occasioni che un capitalismo in coma, ci mette davanti ed alzare la testa
un saluto
Alex
1. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 27 dicembre 2011, 21:55
Chiedo venia per il ritardo con cui rispondo, causato dal mio impegno di ogni giorno.
La crisi economica , caro Alex, è una crisi strutturale di sistema stesso.
Non lo scrivo oggi, e quindi mi sembra abbastanza chiaro.
E non credo ASSOLUTAMENTE, nella riformabilità del sistema stesso.
Quando scrivo, che per risolvere una crisi iniziata dalle banche, si mette un banchiere, è solo perchè metto in risalto, l’impossibilità di risolvere la crisi, utilizzando uno che la crisi ha contribuito a crearla.
Non sono mai stato affascinato dalle tesi che imputano a segmenti del capitalismo, la crisi del sistema economico stesso.
Ma è innegabile che mettere in risalto, la dabbenaggine, di chi crede di poter risolvere la crisi, mettendo i tecnici bancari, a risolverla, chiarisce il nulla su cui si fonda l’oggi della politica.
Solo un cambio totale di impostazione economica, può dare le risposte, ma, anche chi non fosse in accordo, con questa mia idea, può facilmente riconoscere che la risposta tecnico-governativa, è assolutamente folle e fuori dal mondo.
Grazie Alex, per avermi permesso di chiarirmi.
Un caro saluto,
Enrico.
Ps; Su Kronstad, vero che il cosiddetto comunismo di guerra, ha creato pagine vergognose, ma vero anche, che in un secondo momento, quella pagine siano state riverificate.
Questo, non nega l’errore di fondo, ma neanche il punto per me fondamentale, che l’unione tra i boscevichi ed i libertari, sia di fondamentale importanza.
Il giovane Trotski, fu incaricato dell’attacco alla comune di Kronstad, il in la con gli anni Trotski, capì l’errore commesso e si rammaricò dell’impossibiltà di un fronte unico con i libertari per opporsi allo stalinismo che degenerava la rivoluzione d’ottobre.
Non cancella l’errore del comunismo di guerra, ma segna l’evoluzione del marxismo rivoluzionario.
E segna un profondo distinguo, con la degerazione di quel che poi è avvenuto.
X Nando: verissimo che il Grillismo, trova spazi lasciati completamente vuoti, e li occupa.
Lo credo anche io, ma questa brutta pagina di Grillo, fornisce la risposta, che non si può riempirli con l’interclassimo, so che lo pensi anche tu, e quindi non aggiungo un gran che a questa polemica aperta con Grillo, che serve unicamente a tentare di far capire, che non si può sostituire l’arcobalenismo con il grillismo, il risultato è evidente che non cambia, ergo serve una sinistra comunista, libertaria, anticapitalista, ambientalista e femminista.
Una sinistra di classe unita, dalla voglia di creare una sponda a chi lotta contro le mille storture di una società economica destinata al sicuro fallimento.
Lotta che non può non essere che lotta per il socialismo.
Lotta che offre una possibile alternativa alla sicura barbarie del capitalismo stesso.
2. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 28 dicembre 2011, 23:19
Scusa Enrico ma parlare di "banche che hanno creato la crisi" vuol dire tutt’altro che cirisi di sistema!Sai la cosa buffa che mi trovo a vivere,io scrivo anche su un blog economico e devo dire che tra i "capitalisti" fra cui mi sono appositamente "intrufolato",lo sconcerto regna sovrano, la prossima caduta dell’idea unica ,del capitalismo viene data dagli stessi trader ed affini, (quelli del mestiere insomma) con una probabilità altissima, molto di piu’ di quanto avverta tra tanti compagni Il perchè è semplice ,abbiamo sbagliato a non occuparci di economia, di economia capitalista e non vediamo quindi l’evidenza "economica" della fine del sistema ,ormai senza via di uscita: se risani il debito è recessione, è morte dell’espansione vitale, se non lo risani esplode,in ambedue i casi il capitalismo non puo’ salvarsi.Con la manovra Monti faremo la fine della Grecia,del Portogallo dell’Irlanda e via dicendo, una forza veramente di sinistra ora dovrebbe guardare all’Argentina alla Celac, a Chavez ed al latino america, il laboratorio pragmatico dell’altro mondo anticapitalista possibile e dire il debito non lo paghiamo!
Un caro saluto
Alex
4. I soviet e l’ignorante, una storia in cui Beppe Grillo fa la figura che merita., 26 dicembre 2011, 23:39
Interessante,ne manca un pezzetto.Lenin teorizzò e praticò un’altra parola d’ordine.
Non c’è rivoluzione senza partito e liquidò i soviet vedi Kronstadt .