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I voli Tel Aviv - Kiryat Shmona sono ancora per soli ebrei

Publie le sabato 15 luglio 2006 par Open-Publishing

di Zohar Blumenkrantz

Malgrado le promesse fatte dal Ministero dei Trasporti di installare macchine a raggi X provvisorie nell’aeroporto di Kiryat Shmona un mese fa, agli arabi israeliani e ai turisti arabi è vietato viaggiare in aereo tra Tel Aviv e la città del Nord. Il Ministero dei Trasporti, su istruzioni provenienti dallo Shin Bet, i servizi segreti interni, ha deciso che agli arabi non sarà permesso prendere i voli interni tra il nord e Tel Aviv, in seguito a una controversia finanziaria che ha impedito l’istallazione di macchine a raggi X negli aeroporti del Nord.

Un’inchiesta di Ha’aretz ha rivelato che è stata fatta la scelta politica di permettere questi voli solo agli ebrei, da marzo. Il Ministero dei Trasporti ha emanato, il 15 giugno, una dichiarazione sostenendo che avrebbe istallato macchine a raggi X provvisorie nell’aeroporto di Kiryat Shmona, nel tentativo di sedare le proteste pubbliche sulla sua politica di esclusione degli arabi. A causa di problemi burocratici al terminale dell’aeroporto di Kiryat Shmona, Udi Tamir, proprietario delle Tamir Airways, ha annunciato martedì che la compagnia avrebbe interrotto i voli tra Tel Aviv e la città per una settimana.

“Sfortunatamente, l’esistenza continuativa del terminale dal quale operiamo è incerta, a causa di difficoltà di sicurezze burocratiche che ci sono cadute addosso da organismi esterni”, ha scritto Tamir al Ministro dei Trasporti Shaul Mofaz. “Anche se abbiamo acquistato le appropriate apparecchiature di sicurezza e abbiamo assunto la manodopera professionale richiesta, non abbiamo la possibilità di effettuare i dovuti controlli di sicurezza a causa della mancanza di spazio dove sistemare la apparecchiature.

Siamo quindi impossibilitati, a causa delle direttive del Ministero dei Trasporti e contro la nostra volontà, di permettere agli arabi di prendere i nostri voli”. L’alto dirigente del Ministero dei Trasporti per le relazioni internazionali, Avner Ovadia, ha dichiarato martedì che “intende tenere una riunione sulla faccenda con tutte le parti interessate, nel tentativo di superare le difficoltà e di permettere la continuazione di voli regolari.”

‘Ebrei, arabi o stranieri’

Una fonte dei servizi segreti dello Shin Bet ha dichiarato ad Ha’aretz che “i regolamenti di sicurezza richiedono l’esame dei bagagli con i raggi X secondo la classificazione per grado di pericolosità di ogni passeggero, indipendentemente che esso sia ebreo, arabo o straniero.” In giugno, in una lettera al Primo Ministro Ehud Olmert e al Ministro dei Trasporti Shaul Mofatz, l’avvocato Abir Bakhar del Centro Adaleh di Sostegno Legale, ha definito la direttiva “razzista, arbitraria, discriminatoria e apertamente illegale”.

http://www.haaretz.com/hasen/spages/737278.html