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Un’opera prioritaria ma dopo tutte quelle più urgenti che da subito protrebbero rilanciare il turismo e il commercio in Sicilia.
Il fantasmagorico “ponte dei sospiri”
L’impostura di ieri, di oggi, di domani.
E’ da quando Giuseppe Garibaldi, viste le difficoltà affrontate dell’Eroe dei due Mondi durante la traversata per andare al Nord, che ingegneri di tutto il mondo cominciarono a cimentarsi in progetti di tutte le forme e più o meno futuristici per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. E’ da allora che si scrive, consumando fiumi di inchiostro e se ne è parlato usando parolone da far scomodare anche “L’idiota” di Sciascia.
Tutti i politici che si sono succeduti, dai Savoia alla prima Repubblica di Fanfani, Scelba e Andreotti, nei loro comizi in Sicilia, usavano la chimerica opera, con il solo intento di truffare voti ai siciliani. Erano loro che usavano l’impostura per decantare le loro menzogne facendole apparire verità.
Poi nella seconda Repubblica, un po’ per le crisi economiche, un po’ per i leghisti, più interessati alle grandi opere del Nord, un po’ per interessi assolutamente politici, fatto sta che il ponte più importante d’Europa , non veniva mai realizzato.
Finalmente, con questo Governo Berlusconi, dopo 200 anni di polemiche, dopo le vane promesse perpetrate in danno dei siciliani, che solo loro sanno quante peripezie devono fare per andare o tornare nella Penisola, pare qualcosa si muova.
Certo, dopo tanti anni di millantate promesse, sembra quasi usuale che qualcuno stenta a credere nella realizzazione dell’opera e magari viene accusato di essere rimasto all’Impostura dell’Abate Vella, come se, chi scrive, ne dovesse ricavare qualche beneficio.
Ebbene si, questa volta voglio essere anch’io un impostore. Prevedo la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, quando dal Parlamento uscirà la “cancrena” della politica
Italiana che dopo anni di “beffe” continua imperterrita ad occupare poltrone che solo ai giovani spetterebbero. Il che, non mi pare molto imminente.
Ma per un attimo voglio essere anch’io un credulone. Mettiamo per puro caso che si fa la grande opera, mafia permettendo. Arrivato con l’auto a Villa S.Giovanni, dopo la grande impresa per attraversare la Salerno-Reggio Calabria, sempre se ci arrivo e percorrendo il Ponte, quante ore mi ci vorranno per arrivare a Trapani o ad Agrigento?
Troverò tutte le strade scassate e piene di crateri in tutte le città siciliane?
Ci saranno ancora tutti i semafori rotti nelle periferie?
Gli automobilisti gettano ancora dai finestrini la spazzatura che si accumula ai bordi delle strade provinciali e comunali?
E’ vero o no che molte scuole, ancora sono in appartamenti affittati, senza le più elementari forme di sicurezza?
E’ vero che si fa aspettare 3-4-5-6- mesi(quando tutto va bene) il cittadino non raccomandato per fare un esame in ospedale?
Quando si elimineranno le abitazioni fatiscenti, o meglio quei tuguri ancora purtroppo esistenti nei centri storici?
E le baracche (topaie) a Messina esistenti dal terremoto del 1910?
E far rispettare il codice della strada? In Sicilia chi usa il casco pare sia considerato un allocco, chi usa la cintura di sicurezza un rimbambito e se guidi con le luci dell’auto accesa te lo fanno anche notare! Come se fossimo nella repubblica delle banane.
Ritornerò, come ogni anno in estate ma vorrei vedere la mia Sicilia come la vorrebbero quei giovani che non vogliono si dimentichi Falcone, Borsellino, Pio La Torre,Pippo Fava, Mauro Di Mauro. Sono tutti coloro che, credendo ancora nella giustizia sociale,
fortunatamente, non smettono di gridare ad alta voce, anche se ad altri possono apparire come degli impostori.
Fra questi, ci sono anche coloro i quali nei vari G7 e G8 hanno contestato la globalizzazione. Alla prossima, uccidiamoli tutti… sono colpevoli del sapere. Loro non sono dei cervelloni come Bush, Putin o Berlusconi… Loro sono dei millantatori.
Vorrei ritornassero anche quei siciliani che non hanno voluto vivere da “ cornuti” e che sono andati via per non vedere le facce di usurai o estortori, denunciati a suo tempo e che, condannati a pochi mesi di reclusione, continuano a proliferare nei loro sporchi traffici.
Vorrei ritornassero, almeno in estate, tutti quei giovani, a volte con tanto di laurea , che per mancanza di raccomandazioni, sono stati costretti a emigrare.
Purtroppo in Sicilia troppa gente cammina con la testa bassa, presumibilmente per non calpestare le feci dei cani del “padrone maleducato” ma ogni tanto farebbe bene ad alzarla per difendersi da quei “cani” (mi perdonino gli animalisti) che offendono l’intelligenza degli Uomini.
Salvatore Fassari