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’Riscrivere la storia senza ascoltare le testimonianze della Resistenza, è assurdo’’
di Redazione
Il fascismo “revisionato” da Bruno Vespa a Porta a Porta, con tanto di menzogne e reticenze storiche, canzonette e parenti nostalgici al pianoforte (Romano e Alessandra Mussolini) ha suscitato vivaci reazioni in tutta Italia. Da più parti, adesso, si chiede una trasmissione che ospiti in studio le vittime di quella stagione di crudeltà e orrore che fu il fascismo in Italia. Aldo Aniasi e Tina Anselmi, protagonisti e testimoni della lotta partigiana, intervengono così sulla vicenda.
Aldo Aniasi: “Ho avvertito un moto di rabbia. Forte, incontrollata. Ridurre il fascismo ad una parata televisiva, senza alcun contraddittorio, è un’operazione revisionista di pessimo gusto. La Rai ha tutta la libertà di affrontare temi e situazioni che vuole ma sarebbe opportuno rappresentare anche l’altra faccia della medaglia, dando voce a chi ha vissuto sulla propria pelle la violenza di quel periodo. Ri-scrivere la storia così, senza ascoltare le testimonianze della Resistenza, è assurdo”.
Tina Anselmi: “Non è la prima volta, purtroppo, che il revisionismo colpisce. Da tempo, ormai, si vuole ricostruire la storia italiana con una determinazione che non ha precedenti. Dalla mai risolta questione sui libri di testo e i manuali di storia ad uso e consumo della destra, alla rappresentazione davvero originale del fascismo nel salotto di Vespa. A questo punto, sarebbe bello, anche per rispetto alle migliaia di vittime del fascismo, assistere ad una punta diversa della trasmissione in cui si racconti quali e quante violenze hanno subito gli italiani dal signor Benito Mussolini”.




