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IL GOVERNO FASCIOPIDUISTA GIOCA COL FUOCO DELLA GUERRA CIVILE
Publie le sabato 6 marzo 2010 par Open-PublishingIl governo dell’illegalità, del malaffare, del malgoverno, della corruzione, del malcostume giustificati dall’urgenza del “fare”, il governo di tutte le schifezze possibili ed immaginabili non si è fatto scrupolo di mettere a segno l’ennesima porcata fascista ed eversiva sfiorando i confini del golpismo istituzionale in modo tale che per la prima volta va a toccare, a partita già cominciata, finanche le regole elettorali che sono sempre state rispettate anche nei momenti più bui della Repubblica e che l’art.72 della Costituzione sottrae alla possibilità di una decretazione governativa, sia pure nell’ingannevole forma di una ‘interpretazione autentica’, che di fatto maschera una volontà di innovazione della legge ‘ad usum Delphini’.
Non esageravamo quindi già mesi e mesi fa quando da azionisti ci appellavamo a tutte le forze politiche, anche a quelle fuori dal centrosinistra, per la costruzione di un nuovo CLN e per una nuova Resistenza.
Siamo ormai in una situazione di sfacelo politico ed istituzionale con una maggioranza di incapaci anche a redigere delle liste elettorali, per loro stessa ammissione; per non dire di tutto il resto: una maggioranza che si disinteressa totalmente dei problemi del Paese, che calpesta la legalità e la democrazia ogni giorno, ora tentando di barare anche sulle elezioni al solo scopo di resistere al governo con tutti i mezzi.
Prima di apporre la propria firma ad un decreto, che segna di fatto la fine della democrazia e inaugura il regime dell’arbitrio e della dittatura della maggioranza, il Capo dello Stato avrebbe dovuto riflettere su tutte le esclusioni che, in precedenza e in questa stessa tornata elettorale, sono state decise per inottemperanza delle procedure previste, a danno di liste di candidati, con un impedimento, del tutto analogo, alla volontà popolare di esprimersi e di concorrere alla formazione degli organismi rappresentativi. Solo un provvedimento ‘erga omnes’ assunto concordemente dal Parlamento avrebbe potuto sanare la situazione anomala che si è creata. Ma questo governo ha preferito la soluzione più arrogante e lesiva dell’unità del corpo elettorale, assumendosi la responsabilità storica e politica di generare nel paese un clima da guerra civile.
Il modo in cui il centrosinistra e le opposizioni continuano a trattare il problema dell’emergenza democratica risulta alla luce di quanto sta accadendo in queste ore sempre più inadeguato. Abbiamo l’impressione che i nostri amici del centrosinistra arrivino sempre in ritardo, colti sempre da sorpresa nel loro inguaribile perbenismo istituzionale e politico. Se siamo ormai in una situazione sempre più vicina ad un regime sudamericano e fascista tipo anni ’50 allora bisogna combattere ogni giorno con ben altre misure e con ben altra intransigenza. In quanto all’ennesima via libera concessa dal Presidente della Repubblica, contrariamente ai pronostici dei nostri amici e compagni del centrosinistra, noi non avevamo dubbi né nutrivamo illusioni sulle scelte dell’attuale uomo del Colle essendoci fatti di questa Presidenza un concetto ben preciso e purtroppo non proprio positivo.
NUOVO PARTITO d’AZIONE
Il Coordinamento Nazionale
Roma 6 Marzo 2010