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IL LAGO DEI CIGNI, UNA FIABA PIU’ CHE REALE PER GLI OPERATORI SOCIALI

Publie le martedì 1 marzo 2005 par Open-Publishing

PROTAGONISTI: UN LICENZIATO, UNA COOPERATIVA SOCIALE E IL RESPONSABILE DI SETTORE ROMA E LAZIO DI UN GRANDE SINDACATO.


IL LAGO DEI CIGNI
Favola adatta a tutti, in particolare agli operatori sociali

C’era una volta una grande famiglia di Cigni che abitavano in due laghi, uno piccolo in collina e uno grande nella vallata. In quello piccolo in alto, nuotavano i Cigni manager, benestanti, belli e palestrati, che comandavano, mentre nel lago più grande posto a valle ci stavano mille cigni e cignette che faticavano giorno e notte per guadagnarsi da mangiare.

Una notte d’estate, i Cigni manager si trasformarono in brutti anatroccoli e, dopo una lauta cena al ristorante assieme alla banda di “Gigia”, aquila proprietaria della regione, scesero al lago dabbasso per sorprendere un cigno lavoratore anziano che non solo voleva lavorare di meno ma aveva anche il vizio di cantare durante il lavoro.

I CapiCigni, dopo la loro ispezione notturna, cacciarono via dal lago il vecchio Cigno canterino e lo ridussero alla fame cosicché nessun altro si facesse venire le strane idee di abbassare il ritmo di lavoro e di voler cantare o rivendicare pranzi più gustosi.

Non tutto però filava per il verso giusto perché il grande lago che stava a valle era un pò inquinato e l’Autorità ambientale, per uno strano gioco del destino, faceva ispezioni e contravvenzioni ai CapiCigni e all’aquila Gigia.

Inoltre la scontentezza serpeggiava nell’animo di alcune cignette con la schiena stanca e provata dal carico di lavoro. Lo si vedeva dal numero di malattie, dai casuali incidenti in viaggio o infortuni domestici, dalle domande di trasferimento ad altri servizi di lago.

Allora i CapiCigno decisero di rivolgersi di nascosto al Sindacalista potente e inciucione, ex cigno diventato falco, perché facesse l’assemblea sindacale davanti al GranCapoCigno e convincesse tutti i cigni e le cignette “buone” a stare lontano dai cigni cattivelli e a mangiare contente la stessa minestra per non essere anche loro buttate dalla finestra.

Ma la favola è a lieto fine perché tutti i cigni e le cignette presero coscienza che non era un bene per loro fare turni di 14 o 17 ore di seguito o rinunciare al riposo settimanale per avere meno di mille euro al mese, e che potevano godersi un po’ di più la vita, rispettare la propria salute, rivendicare uno stipendio migliore e soprattutto non avere più paura di pensare e cantare.

Fu così che molti di loro, dopo la riunione con il gran CapoCigno e il potente Sindacalista falco-inciucione, si unirono alla grande cena dei paperi e delle papere di altri laghi il 1 marzo alle ore 20.30 a via Baldassare Orero n. 69/71 e andarono poi, in tanti, Sabato 5 marzo alle ore 9.30 all’Assemblea cittadina di tutti i volatili di lago, in Piazza delle Vaschette 100 presso la sala 11 dell’Università Lumsa a Roma.

1 marzo 2005

Coordinamento Cittadino Operatori Sociali (Cocittos@virgilio.it)
Via Appia Nuova 357 Roma riunoni ogni giovedì sera alle ore 21.00