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IL MANGIAPRETI CLERICALE

Publie le giovedì 28 dicembre 2006 par Open-Publishing

"I preti pensino all’anima, lascino stare la politica. Il peggior governo laico è sempre meglio del miglior potere teocratico. Ringrazio Napoleone che ha portato la fine del potere politico della Chiesa; basta con chi vuole controllarci in camera da letto e nel cesso. La Chiesa pensi a imitare Gesù che diceva di andare per il mondo a piedi nudi, invece di stare nei palazzi a mangiare e bere e a fare magari qualcosa altro. Lo dico perché sono un uomo di profonda spiritualità" (Umberto Bossi, Ansa, 4 settembre 1997)

"Siamo i più puliti e soprattutto non facciamo accordi con i preti"
(Umberto Bossi, Ansa, 17 ottobre 1997)

"Il Sud è quello che è grazie all’Atea Romana Chiesa, con i suoi vescovoni falsoni che girano con la croce d’oro nei paesi dove si muore di fame: il principale potere antagonista dei padani"
(Umberto Bossi, Ansa, 3 agosto 1997)

"La Chiesa è l’altra bretella del regime del partito-stato, insieme ai sindacati. La Padania deve combattere contro il nazionalsindacalismo e il nazionalclericalismo. Sono lontani i tempi di Giovanni XXIII, il gran lombardo: ora è arrivato il papa polacco, che ha portato la Chiesa a interessarsi molto di più del potere temporale invece che del potere spirituale. I vari casi Ior e Marcinkus sono lì a dimostrarlo" (Umberto Bossi, Ansa, 9 agosto 1997)

"È da un anno che il potere teocratico dei vescovoni, gli zuccotti rossi, ci martella sistematicamente: pensassero alle anime, piuttosto che agli affari o alla politica"
(Umberto Bossi, Ansa, 5 settembre 1997)

"È ora di mandare la guardia di finanza da certi vescovoni per sapere dove vanno i soldi che hanno raccolto per i poveri. I veri razzisti sono i buonisti, associazioni caritatevoli, tipo Caritas. Agiscono per un solo scopo: riempirsi il portafogli. Come il caporalato delle parrocchie: miliardi di euro in nero gestendo badanti, cameriere eccetera. Sappiamo chi c’è dietro, quali associazioni hanno perso il Dio che sta nei cieli, sostituendolo col dio denaro"
(Umberto Bossi, Ansa, 9 settembre 2002)

"L’hanno fatto apposta a Natale perché è la festa della famiglia’. Così il leader della Lega Umberto Bossi si è espresso sulle ultime decisioni del centro sinistra sulle coppie di fatto. ’Hanno voluto farlo apposta per dare uno schiaffo alla Chiesa e al Cristianesimo, non si spiega altrimenti’" (Ansa, 9 dicembre 2006).

"Gli omosessuali hanno i loro diritti, ma bisogna vedere quali sono questi diritti. Io ribadisco che se i diritti si fanno discendere dalla famiglia parallela, si rischia di dare una mazzata ai valori della famiglia tradizionale, e soprattutto al Cristianesimo"
(Umberto Bossi, Corriere della sera, 16 dicembre 2006)

"Di famiglia il nostro popolo ne conosce una soltanto, ed è quella che si vede nel presepe: la famiglia è quella. Guai a chi vuol dare fondamento giuridico a un altro tipo di famiglia, istituzionalizzando le coppie di fatto, specie quelle omosessuali. Non riesco proprio a capire come sia possibile che tanti cattolici si dichiarino tali e poi abbiano fatto proprio sotto Natale il bel regalo dei Pacs, alla Chiesa e anche a Gesù Bambino. Ripeto: l’innalzare le coppie di fatto a famiglia parallela, è un scempio e porta guai"
(Umberto Bossi, Libero, 16 dicembre 2006)