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IL PRESIDENTE MURATORE, I CACTUS E IL TRICOLORE

Publie le martedì 19 ottobre 2004 par Open-Publishing

di Roberto Utopico

In questi ultimi giorni nel nostro paese sono avvenuti alcuni fatti che hanno rafforzato, l’immagine del Presidente Muratore. Il termine che useremo per indicare l’attuale Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è dovuto alla sua primaria attività di costruttore edilizio fin dai tempi della Banca Rasini, che gli accorderà robusti fidi ( Michele Sindona indicherà la Rasini come “una delle due banche italiane usate dalla mafia”) e che vedrà la realizzazione della città residence e cioè Milano2, e che prosegue, oggi, con il ponte sullo stretto, ma anche dalla sua iscrizione alla "Loggia Propaganda 2" meglio nota come P2, composta da Maestri venerabili e liberi muratori.

Da notare la casualità dei numeri...Milano2 e LoggiaP2 e forse a pensare male...

Torniamo al tema e al primo fatto che è l’approvazione, a maggioranza bulgara, del condono edilizio, secondo cui si possono condonare con una sanzione pecuniaria le costruzioni edificate in zone protette entro il 30 settembre 2004, purché‚ i materiali utilizzati siano giudicati "compatibili"con il contesto paesaggistico e che l’opposizione ha duramente contestato senza successo.

E questa è un’altra legge ad personam poiché permetterà, certamente, di condonare anche le opere edilizie realizzate a Villa Certosa, trasformata nel Palazzo Chigi estivo dal Presidente Muratore, con anfiteatri, porticcioli, e piante di cactus che ne hanno modificato il nome in Villa dei Cactus e non sappiamo se per le migliaia di piante lì collocate o per i personaggi che la frequentano.

Ma oltre che a costruire ( pro domo sua ) il Presidente Muratore è impegnato anche a demolire lo Stato. Ed in questa opera è affiancato da collaboratori di prim’ordine come i rinomati manovali bergamaschi , riuniti per l’occasione in una Lega.

Il programma politico del Governo Berlusconi è liberamente tratto, da quello che Licio Gelli, il venerabile della P2, ed alcuni suoi consulenti avevano chiamato "piano di Rinascita Democratica" e che, attraverso il controllo dei mass media, mirava alla normalizzazione dei sindacati, al controllo della magistratura e al rafforzamento in senso autoritario del potere istituzionale.

Il secondo fatto che La Casa ( abusiva, ma c’è il condono ) delle Libertà ha approvato, sempre a maggioranza bulgara, è il federalismo, oltre al premierato blindato e di conseguenza le modifiche costituzionali. La cambiale firmata a Bossi è stata pagata e ora, annuncia il Presidente Muratore, via alle riforme, dopo quelle già attuate come quella della scuola formato Moratti.

Quindi riforma della giustizia e di tutto quello che è stato sociale e diritti dei cittadini, e tutto questo per realizzare, compiutamente una Repubblica presidenziale e uno Stato oligarchico.

Abbiamo letto, nelle ultime ore, molti commenti come quello di Bobo Craxi che ha dichiarato. ’’Non ho votato la riforma della Costituzione, voluta da Bossi e dalla Lega Nord, certo di interpretare non solo la maggioranza del mio partito, ma anche quella dei socialisti italiani, l’eredita’ politica e spirituale dei padri costituenti Nenni e Lombardi e l’amore per l’unita’ della nazione di quel garibaldino che era mio padre."

Nobile pensiero, sempre che esistano ancora socialisti in Italia, ma vorremmo ricordare alla prole craxiana che Bettino Craxi fu uno dei padrini ( politici) del Presidente Muratore e lo invitiamo a rileggersi il testo del decreto del 20 ottobre 1984, con cui l’allora Governo Craxi annullò di fatto l’oscuramento delle televisioni del Biscione ad opera dei pretori di Roma, Torino e Pescara.

In un’altra dichiarazione l’ex presidente della Camera Pietro Ingrao " sollecita un intervento del presidente della Repubblica e delle altre massima autorita’ della Repubblica, a seguito del primo si’ di Montecitorio alla revisione della Costituzione portata avanti dal centrodestra."

Ci associamo alla richiesta di Ingrao ma nutriamo forti dubbi che Ciampi abbia il tempo per occuparsi di queste inezie intento com’è a seguire le vicende calcistiche del Livorno e a difendere il Tricolore quale simbolo dell’unità d’Italia ma incurante della demolizione in corso.

In un discorso del 2001 Ciampi affermava : "Il tricolore non è semplice insegna di Stato. E’ un vessillo di libertà, di una libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e civiltà. Per questo adoperiamoci perché in ogni famiglia, in ogni casa ci sia un tricolore, per testimoniare i sentimenti che ci uniscono, fin dai giorni del Risorgimento. Viva la nostra Patria, Viva l’Italia"

Nel luglio del 1997 il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, durante un comizio in provincia di Como invitò gli acclamanti leghisti a utilizzare il tricolore " per pulirsi il culo".

Nel 2002 Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, in merito al voto espresso dal Centro Destra, il 23 gennaio alla Camera dei Deputati, che concesse l’insindacabilita’ ad Umberto Bossi per vilipendio al tricolore nei termini sopra esposti, dichiarò: "La questione del Tricolore, da noi esaltato nel corso di tutta la nostra vita, quale espressione della politica di italianità nella quale abbiamo sempre creduto e che ha trovato nel Presidente Ciampi il grande alfiere e protagonista, non può essere confusa con le meschine trame dei partiti. Per questo - prosegue il Ministro Tremaglia - e per il significato profondo che ho sempre dato alla mia vita nel rispetto dei principi e dei valori della Patria esprimo il mio contrasto deciso alle offese recate da Bossi al nostro Tricolore e la mia protesta per il voto espresso da tutto il Centro Destra in Parlamento".

Per la cronaca Tremaglia è quello che insieme a Rocco Buttiglione parla di lobby omosessuali europee (ci rifiutiamo di scrivere la parola usata dal repubblichino Tremaglia ) e sono, con Bossi, tre Ministri in carica del Governo del Presidente Muratore che invia truppe di guerra in Iraq, per compiacere l’amico Americano, che sventolano tricolori sulle macerie di Nassirya e di un paese sempre più in fiamme. O che tornano in bare avvolte dal tricolore così amato da Bossi.

Ciampi ha nominato senatore a vita il poeta Mario Luzi che a proposito della riforma costituzionale ha dichiarato: "Mi sembra grave il provvedimento approvato: la Costituzione è stata modificata inadeguatamente. Non credo che il mio voto possa essere determinante, ma dirò la mia".

Ci aspettiamo che anche il Presidente della Repubblica, o di quello che rimane, dica la sua. Al più presto.

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