Home > IL SALVATAGGIO FINANZIARIO: ANCHE L’AMERICA HA LA SUA CLEPTOCRAZIA
IL SALVATAGGIO FINANZIARIO: ANCHE L’AMERICA HA LA SUA CLEPTOCRAZIA
Publie le lunedì 29 settembre 2008 par Open-Publishing2 commenti
La più grande trasformazione del sistema finanziario americano dai tempi della Grande Depressione

Nessuno si aspettava che il capitalismo industriale finisse così. Nessuno addirittura aveva notato che si stava evolvendo in questa direzione. Ho paura che questo difetto non sia insolito tra i futurologi: la tendenza naturale è quella di pensare a come le economie possano crescere ed evolvere nel migliore dei modi, non a come non possano essere monitorate. Ma sembra sempre presentarsi una strada imprevedibile, ed ecco che la società parte per la tangente.
Che ultime due settimane pazzesche!
Domenica 7 settembre il Tesoro si è accollato i 5.300 miliardi di esposizione sui mutui di Fannie Mae e Freddie Mac, i cui dirigenti erano già stati destituiti per falso contabile.
Lunedì 15 settembre Lehman Brother è fallita, quando i potenziali acquirenti di Wall Streen non riuscivano a vedere più alcun senso di realtà dai suoi libri contabili. Mercoledì la Federal Reserve ha acconsentito per pagare almeno 85 miliardi di dollari nelle vincite di facciata “assicurate” che si dovevano agli speculatori finanziari che avevano scommesso su scambi fatti al computer di mutui spazzatura e che avevano comprato una copertura della controparte dalla A.I.G. (l’American International Group, il cui presidente Maurice Greenberg era già stato destituito da qualche anno per falso contabile).
Ma è venerdì 19 settembre che verrà ricordato come il punto di svolta nella storia americana. La Casa Bianca ha impegnato quasi 500 miliardi di dollari per far aumentare i prezzi del mercato immobiliare in un tentativo per supportare il valore di mercato dei mutui spazzatura – mutui erogati di gran lunga superiori alla possibilità dei debitori di estinguerli e di gran lunga superiori al prezzo di mercato corrente del collaterale impegnato.
Questi miliardi di dollari sono stati dedicati a mantenere vivo un sogno – le invenzioni contabili registrate dalle aziende che erano entrate in un mondo irreale basato sulla contabilità fasulla e che quasi tutti nel settore finanziario sapevano che era falsificata. Ma si stava al gioco, comprando e vendendo pacchetti di mutui spazzatura perché era lì che stavano isoldi. Come ha detto Charles Princes di Citibank: “Finché c’è musica, bisogna continuare a ballare.” Addirittura dopo il crollo dei mercati, i gestori di fondi che se ne stavano alla larga sono stati accusati di esseare usciti dal gioco mentre la partita era ancora in corso. Ho degli amici a Wall Street che sono stati licenziati per non essere riusciti ad uguagliare i profitti che stavano realizzando i loro colleghi. E i maggiori profitti dovevano essere realizzati trattando il più grande patrimonio finanziario dell’economia – i mutui. Solamente i mutui impacchettati, di proprietà o garantiti da Fannie e Freddie, superavano l’intero debito nazionale degli Stati Uniti – il disavanzo complessivo accumulato dal governo americano dalla vittoria nella Guerra di rivoluzione!
Tutto questo dà un’idea di quanto sia stato imponente il salvataggio – e dove risiedano le priorità del governo (o almeno quelle dei Repubblicani). Invece di aprire gli occhi dell’economia di fronte alla realtà, il governo ha speso tutte le proprie risorse per promuovere il sogno illusorio che i debiti possono essere estinti. E se non possono essere estinti dai debitori stessi, allora ci penserà il governo – i “contribuenti”, in un eufemismo.
Da un giorno all’altro, il Tesoro e la Federal Reserve hanno cambiato radicalmente il carattere del capitalismo americano. Si tratta niente meno che di un colpo di stato a favore della classe sociale che Franklin Delano Roosevelt definiva i “bankster1” Quello che è avvenuto nelle ultime due settimane minaccia di alterare il prossimo secolo – in modo irreversibile, se riusciranno a farla franca. Questo è il più grande e ingiusto trasferimento di ricchezza dai tempi della distribuzione della terra ai magnati delle ferrovie all’epoca della Guerra di Secessione.
Tuttavia, ci sono poche indicazioni sul fatto che si possa porre fine alla solita tiritera del libero mercato da parte degli addetti ai lavori che sono riusciti ad evitare la sorveglianza pubblica nominando dei non regolatori nelle principali agenzie di regolamentazione – e perciò creando lo scompiglio che ora, secondo il Segretario al Tesoro Henry Paulson, minaccia i conti correnti e i posti di lavoro di tutti gli americani. Naturalmente, coloro a cui fa riferimento Paulson sono i più grandi finanziatori della campagna elettorale Repubblicana (e, ad essere sinceri, anche i più grandi finanziatori dei candidati Democratici nelle principali commissioni finanziarie).
Una classe sociale cleptocratica si è impadronita dell’economia per sostituire il capitalismo industriale. Il termine “bankster” coniato da Franklin Roosevelt la dice tutta. L’economia è stata catturata – da una forza aliena, non dai soliti sospetti. Non dal socialismo, dai lavoratori o dallo “statalismo”, né dagli industriali monopolisti o addirittura dalle grandi famiglie di banchieri. Sicuramente non dai massoni o dagli Illuminati. (Sarebbe splendido se ci fosse veramente qualche gruppo di persone che agisse con qualche secolo di saggezza alle spalle, così almeno qualcuno almeno avrebbe un piano). Invece, i bankster hanno siglato un patto con una forza aliena – non i comunisti, i russi, gli asiatici o gli arabi. Nemmeno un essere umano. I componenti di questo gruppo di persone sono una nuova stirpe di macchine. Potrebbe sembrare un film di Terminator, ma le macchine computerizzate si sono davvero impadronite del mondo – perlomeno, il mondo della Casa Bianca.
Ed ecco come hanno fatto. A.I.G. ha stipulato polizze assicurative di tutti i tipi: assicurazioni sulla casa e sulla proprietà, assicurazioni sul bestiame, persino leasing su aeromobili. Questi affari altamente redditizi non erano un problema (quindi probabilmente saranno liquidati per ripagare le scommesse andate storte della società). Il crollo di A.I.G. è arrivato dai 450 miliardi di dollari che si era obbligata a pagare come risultato della garanzia assicurativa degli hedge fund della controparte. In altre parole, se le due parti contraenti avessero giocato al gioco a somma zero di scommettere l’una contro l’altra se il dollaro sarebbe aumentato o diminuito nei confronti della sterlina o dell’euro, o se avessero assicurato un portafoglio di mutui spazzatura per essere sicuri che sarebbero stati pagati, avrebbero corrisposto una piccolissima commissione alla A.I.G. per una polizza nella quale si prometteva di pagare se, diciamo, gli 11.000 miliardi del mercato americano dei mutui avessero fatto “un passo falso” o se i perdenti che avevano scommesso miliardi di dollari nelle puntate sullo scambio di derivati stranieri, nei derivati sulle obbligazioni e sulle azioni si fossero dovuti trovare, in qualche modo, nella situazione in cui si ritrovano numerosi clienti abituali di Las Vegas, e non essere in grado di sborsare i quattrini per coprire le perdite.
A.I.G. ha raccolto miliardi di dollari in tali polizze. E grazie al fatto che le società di assicurazioni sono un paradiso di Milton Friedman – non regolamentate né dalla Federal Reserve né da altre agenzie nazionali – e quindi in grado di ottenere il proverbiale “giro gratis” senza la sorveglianza del governo – la stipula di queste polizze è stata fatta da tabulati al computer, e la società ha raccolto enormi quote e commissioni senza impiegare troppo capitale proprio. Questo è quella che viene definita “auto-regolamentazione” ed è come si suppone che funzioni la Mano Invisibile. Inevitabilmente si è scoperto che alcune delle istituzioni finanziarie che avevano effettuato scommesse per miliardi di dollari – di solito sotto forma di puntate del valore di centinaia di milioni di dollari nel corso di pochi minuti, per essere precisi – non potevano pagare. Queste scommesse vengono effettuate nel giro di millisecondi, colpi su una tastiera senza quasi alcuna interazione umana. In quel senso non è improbabile l’acquisizione da parte di individui alieni a forma di baccello. Ma in questo caso si tratta di macchine simili a robot, da qui l’analogia di prima con i Terminator. La loro improvvisa ascesa verso la dominazione è imprevista come un’invasione da Marte. L’esempio più vicino a noi è l’invasione dei ragazzi di Harvard, della Banca Mondiale e della U.S.A.I.D.2 in Russia e nelle altre economie post-sovietiche dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, premendo per la distribuzione del libero mercato per creare cleptocrazie nazionali. Dovrebbe costituire un segno di preoccupazione per gli americani il fatto che questi cleptocrati sono diventati le Ricchezze Fondatrici dei loro rispettivi paesi. Dovremmo tenere a mente l’aforisma di Aristotele secondo cui la democrazia è la fase politica immediatamente precedente all’oligarchia.
Le macchine finanziarie che hanno messo in campo le trattative che hanno fatto fallire A.I.G. erano state programmate dai direttori finanziari per agire alla velocità della luce nel condurre contrattazioni elettroniche che duravano ognuna solo una manciata di secondi, milioni di volte al giorno. Solo una macchina potrebbe calcolare delle probabilità matematiche fattorizzate in relazione agli svolazzi verso l’alto e verso il basso dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e dei prezzi di azioni e obbligazioni – e dei prezzi dei mutui impacchettati. E questi ultimi hanno assunto sempre più la forma di mutui spazzatura, facendo finta di essere debiti pagabili ma che erano in realtà materiale pubblicitario senza valore. Le macchine impiegate negli hedge fund, in particolare, hanno dato un nuovo significato al Capitalismo da Casinò, da tempo applicato dagli speculatori che giocavano al mercato azionario. Significava fare puntate incrociate, perderne alcune e vincerne altre – con il governo che mette in salvo chi non paga. La svolta nel fermento delle ultime due settimane è stata che i vincitori non potevano raccogliere le proprie puntate a meno che il governo avesse pagato i debiti che i debitori non erano in grado di coprire con il proprio denaro.
Si sarebbe portati a pensare che questo avrebbe richiesto un certo livello di controllo sul governo. L’attività forse non sarebbe dovuta mai essere autorizzata. In effetti, non è mai stata auorizzata, e dunque mai regolamentata. Ma sembra sia stato fatto per una buona ragione: gli investitori negli hedge fund dovevano firmare un documento nel quale si dichiarava di essere sufficientemente benestanti per permettersi di perdere il loro denaro in questo gioco d’azzardo finanziario. Ai piccoli investitori non era consentito partecipare. Nonostantele gli elevati guadagni che milioni di piccole contrattazioni generavano, erano considerati troppo rischiosi per i novellini che non avevano fondi fiduciari con cui giocare.
Un hedge fund non fa soldi producendo beni e servizi. Non avanza fondi per acquistare beni reali o addirittura per prestare denaro. Un hedge fund prende a prestito somme enormi per alzare la propria puntata con quasi credito gratuito. I suoi dirigenti non sono degli ingegneri industriali ma dei matematici che programmano computer per effettuare delle puntate incrociate su quale direzione potrebbero prendere i tassi di interesse, i tassi di cambio delle valute, i prezzi di azioni e obbligazioni – oppure i prezzi dei mutui bancari impacchettati. I prestiti impacchettati potrebbero essere puliti oppure potrebbero essere spazzatura. Non ha importanza. Tutto quello che importa è fare soldi in un mercato dove la maggior parte delle trattative dura solamente pochi secondi. Quello che crea il guadagno è la fibrillazione del prezzo – la volatilità.
Questo tipo di transazioni potrebbe rendere una fortuna, ma non è una “creazione di ricchezza” nella forma che riconoscono la maggior parte delle persone. Prima della formula matematica di Black-Scholes per calcolare il valore delle scommesse sugli hedge, questo tipo di opzioni put e call era troppo oneroso per garantire più utili a tutti, tranne che alle agenzie di brokeraggio. Ma la combinazione di potenti computer e l’”innovazione” dell’accesso quasi del tutto libero ai tavoli da gioco della finanza ha reso possibile frenetiche manovre da mordi-e-fuggi.
E allora perché il Tesoro ha ritenuto necessario entrare in questo quadretto? Perché questi speculatori dovevano essere salvati se avevano abbastanza soldi da perdere senza dover entrare sotto la tutela dello Stato? La contrattazione degli hedge fund era limitata a personaggi ricchissimi, alle banche d’investimento ed altri investitori istituzionali. Ma è diventato uno dei modi più semplici per far soldi, prestando fondi ad interesse alla gente per ripagare le loro trattative incrociate fatte al computer. E quasi in tempo reale, questi guadagni erano pagati in commissioni, stipendi e bonus annuali che richiamano alla mente l’epoca d’oro americana degli anni antecedenti la Prima Guerra Mondiale – parecchio tempo prima che fosse introdotta l’imposta sui redditi del 1913. La cosa straordinaria riguardo a tutto questo denaro è che i suoi beneficiari non dovevano neppure sottostare alla normale imposta. Il governo aveva permesso loro di definirlo “capital gain”, ossia guadagno in conto capitale, vale a dire che il denaro era tassato solamente una parte di quanto venissero tassati i normali redditi.
Il pretesto, ovviamente, è quello che queste trattative frenetiche creano vero “capitale” ma di sicuro non è così, secondo la concezione classica del capitale del XIX secolo. Il termine è stato scollegato dalla produzione di beni e servizi, dall’assunzione di forza lavoro o dalla innovazione finanziaria. E’ più “capitale” il diritto a gestire una lotteria e raccogliere le vincite dalle speranze di chi ha perso. D’altra parte, i casinò di Las Vegas passando ai casinò sulle barche sui fiumi sono diventati un’importante “industria in crescita”, intorbidendo i concetti stessi di capitale, crescita e ricchezza.
Per chiudere i tavoli da gioco e ripagare il denaro, chi ha perso deve essere salvato – Fannie Mae, Freddie Mac, A.I.G. e chi sa chi altri arriverà? Questo è l’unico modo per risolvere il problema di come le aziende che hanno già corrisposto i propri utili ai dirigenti e agli azionisti invece di accantonarli raccoglieranno le loro vincite dai debitori insolventi e dalle compagnie di assicurazione. Questi perdenti hanno anche corrisposto gli utili ai loro direttori finanziari e agli addetti ai lavori (insieme ai soliti contributi patriottici per i candidati politici delle commissioni più importanti che hanno la responsabilità delle decisioni sulla struttura finanziaria del paese).
Tutto questo deve essere orchestrato con largo anticipo. E’ necessario comprare i politici e dar loro una storia di copertura plausibile (o almeno una serie ben congegnata di eufemismi preconfezionati) per spiegare agli elettori perché era nell’interesse pubblico salvare gli speculatori. E’ necessaria una buona retorica per spiegare perché il governo dovrebbe permettere loro di andare al casinò e tenersi tutte le vincite mentre si utilizzano finanziamenti pubblici per ripagare le perdite delle loro controparti.
Quello che è avvento il 18 e 19 settembre ha richiesto anni di preparazione, coronato da una falsa ideologia intagliata dagli esperti di pubbliche relazioni per essere trasmessa come una situazione di emergenza per gettare nel panico il Congresso – e gli elettori – poco prima delle elezioni presidenziali. Sembra essere la nostra sorpresa elettorale di settembre. In una situazione di crisi programmata, il Presidente Bush e il Segretario al Tesoro Paulson fanno ora appello al paese per unirsi in una Guerra ai proprietari di casa in bancarotta. Si dice che sia l’unica speranza per “salvare il sistema” (E di quale sistema stiamo parlando? Non è capitalismo industriale, né bancario, per quanto ne sappiamo). La più grande trasformazione del sistema finanziario americano dai tempi della Grande Depressione è stata compressa in appena due settimane, iniziando con il raddoppio del debito del paese con la nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac il 7 settembre.
La teoria economica era solita spiegare che gli utili e l’interesse erano un guadagno per un rischio calcolato. Ma oggi il gioco si chiama capital gain e gioco d’azzardo computerizzato nella direzione dei tassi di interesse, delle valute straniere e dei prezzi delle azioni – e quando si fanno cattive puntate, i salvataggi sono il guadagno economico calcolato per i contributi elettorali. Ma non è il momento di parlare di queste cose. “Ora dobbiamo agire per proteggere la salute economica della nazione da un grave rischio”, ha intonato il presidente Bush il 19 settembre. Quello che intendeva dire è che la Casa Bianca deve garantire l’incolumità del più grande gruppo di contributori del Partito Repubblicano – cioè Wall Street – mettendo in salvo le loro pessime puntate. “Ci saranno ampie opportunità di discutere le origini di questo problema. Ora è il momento di risolverlo”. In altri termini, non facciamone una questione elettorale. “Nella storia della nostra nazione ci sono stati momenti che ci hanno richiesto di unirci e andare oltre le linee di partito per fronteggiare le sfide più importanti. Questo è uno di quei momenti”. Proprio prima delle elezioni presidenziali! Le stesse frottole erano state sentite in precedenza, venerdì mattina, dal Segretario al Tesoro Paulson: “La salute della nostra economia ci richiede di lavorare insieme per una rapida azione bipartisan”. Gli annunciatori avevano detto che erano stati discussi 500 miliardi di dollari per le manovre di oggi.
Buona parte della colpa dovrebbe andare all’amministrazione Clinton per aver portato all’abrogazione della legge Glas-Stegall nel 1999, consentendo alle banche di fondersi nei casinò. O piuttosto, i casinò hanno assorbito le banche. Ed è questo che ha messo a rischio i risparmi degli americani.
Ma questo significa che davvero l’unica soluzione è quella di far risalire il mercato immobiliare? Il piano Paulson-Bernanke è quello di consentire alle banche di svendere le case di cinque milioni di debitori di mutui che quest’anno stanno affrontando un’insolvenza o il pignoramento! I proprietari di casa con “mutui a tasso variabile in procinto di esplodere” perderanno la loro abitazione ma la Fed pomperà abbastanza credito alle agenzie di prestiti di mutui per consentire ai nuovi acquirenti di indebitarsi quanto basta per impossessarsi dei mutui spazzatura che sono attualmente nelle mani degli speculatori. E’ giunto il momento per un’altra bolla finanziaria e immobiliare che salvi i prestatori e gli impacchettatori di mutui spazzatura.
Gli Stati Uniti sono entrati in una nuova guerra – una Guerra per salvare i trader dei derivati computerizzati. Come la guerra in Iraq, anche questa si basa sulle menzogne e vi si è preso parte in un’apparente situazione di emergenza – verso cui la soluzione ha poco a che vedere con la causa sottostante dei problemi. Sul piano delle sicurezza finanziaria, il governo pagherà le obbligazioni di debito collaterizzate (CDO) che Warren Buffett ha definito “armi di distruzione di massa finanziaria”.
Non c’è da stupirsi che questa distribuzione di denaro pubblico sia gestita dallo stesso gruppo di persone che metteva in guardia così religiosamente il paese sulle armi di distruzione di massa in Iraq. Il Presidente Bush e il Segretario al Tesoro Paulson hanno annunciato che questo non è il momento per dissapori bipartisan per il cambiamento della politica pubblica a favore dei creditori piuttosto che dei debitori. Non c’è tempo per ridurre il più grande salvataggio della storia una questione elettorale. Non è il momento adatto per discutere se è una buona cosa quella di far salire di nuovo i prezzi del mercato immobiliare ad un livello tale che obbligherà i nuovi acquirenti ad indebitarsi sempre di più ed impiegare all’incirca il 40 per cento della loro busta paga.
Ricordate quando il Presidente Bush e Alan Greenspan comunicavano agli americani che non c’erano abbastanza soldi per pagare la Previdenza Sociale (per non parlare di Medicare3) perché in futuro (tra 10 anni? 20 anni? 40 anni?) il sistema potrebbe avere un disavanzo di quello che ora sembrano delle insignificanti centinaia di miliardi di dollari spalmati su molti molti anni. In sostanza, se non riusciamo a capire come pagare, affossiamo subito il progetto. Bush e Greenspan avevano ovviamente un’utile soluzione. Il Tesoro poteva trasferire il denaro proveniente dalle Previdenza Sociale e dall’assicurazione sanitaria verso Bear Sterns, Lehman Brothers e i loro confratelli per essere investito con la “magia dell’interesse composto”.
Che cosa sarebbe accaduto alla Previdenza Sociale se fosse stato fatto? Forse dovremmo considerare gli avvenimenti delle ultime due settimane come la cessione agli speculatori di Wall Street di tutto il denaro che era stato messo da parte da quando la Commissione Greenspan nel 1983 aveva spostato il peso fiscale sulle trattenute in busta paga per il Federal Insurance Contributions Act4. Non sono i pensionati a venire salvati, ma gli investitori di Wall Street che hanno firmato documenti nei quali si affermava che potevano permettersi di perdere i loro soldi. Lo slogan dei Repubblicani per novembre dovrebbe essere “Viva l’assicurazione sul gioco d’azzardo, abbasso l’assicurazione sanitaria”. La tanto glorificata Strada verso la Schiavitù non è stata progettata in questo modo. Frederick Hayek e i suoi ragazzi di Chicago hanno insistatito sul fatto che la schiavitù arriverebbe dalla pianificazione e della regolamentazione del governo. Questa visione ha ribaltato le idee dei riformatori dell’era classica e progressista che dipingevano il governo come la mente della società, il suo timone per regolare i mercati – e liberarli dal profitto senza giocare un ruolo essenziale nella produzione.
La teoria della democrazia fa affidamento sul presupposto che gli elettori agirebbero nel proprio interesse. I riformatori del mercato elaborarono un’ipotesi simile affermando i consumatori, i risparmiatori e gli investitori promuoverebbero la crescita economica agendo con piena conoscenza e consapevolenzza delle dinamiche in gioco. Purtroppo la Mano Invisibile si è rivelata un inganno contabile, prestiti di mutui spazzatura, insider trading e il fatto di non riuscire di collegare l’aumento vertiginoso del debito con la possibilità di pagare da parte dei debitori – uno scompiglio apparentemente legittimato da modelli commerciali computerizzati, ed ora benedetti dal tesoro.
Michael Hudson è il presidente dell’ Institute for the Study of Long-Term Economic Trends (ISLET), un analista finanziario di Wall Street, professore emerito di economia all’Università del Missouri ed autore di “Super Imperialism: The Economic Strategy of American Empire” (1972 e 2003) e di “The Myth of Aid” (1971).
Link originale: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=HUD20080920&articleId=10279
20.09.98
Scelto e tradotto da JJULES per www.comedonchisciotte.org
Note del traduttore
1 Gioco di parole che unisce i termini “banchieri + gangster”
2 La U.S.A.I.D. (United States Agency for International Development) è un’organizzazione governativa americana responsabile degli aiuti all’estero di carattere umanitario.
3 Medicare è un programma di assicurazione sociale istituito nel 1965 (e amministrato dal governo degli Stati Uniti) per fornire una copertura sanitaria ai cittadini di oltre 65 anni di età oppure a coloro che soffrono di gravi patologie o infermità.
4 La trattenuta per il Federal Insurance Contributions Act è un’imposta presente nelle buste paga dei lavoratori dipendenti americani per finanziare sia la Previdenza Sociale che Medicare. Corrisponde sostanzialmente alla voce del contributo al Servizio Sanitario Nazionale presente nelle busta paga dei lavoratori dipendenti italiani.
Messaggi
1. IL SALVATAGGIO FINANZIARIO: ANCHE L’AMERICA HA LA SUA CLEPTOCRAZIA, 29 settembre 2008, 10:57
UN FUNGO ATOMICO SOPRA WALL STREET
DI MIKE WHITNEY
Counterpunch
"Paulson ha solo l’intenzione di regalare un trattamento di lusso ai suoi amici banchieri, mentre i tassi di interesse salgono, i fondi pensione collassano, il mercato immobiliare crolla e il dollaro compie l’ultima nuotata del cigno in una piscina di lava incandescente"
Una banca per domarli,
Una banca per ghermirli e nel buio incatenarli…
Questi sono tempi oscuri. Mentre stavate dormendo gli scarafaggi erano intenti al loro lavoro, rovistando nella Costituzione Usa e mettendo i tocchi finali al piano per ottenere potere assoluto sui mercati finanziari della nazione e sul futuro economico del paese. Il rappresentante dell’industria Henry Paulson ha sottoposto al Congresso una legge che metterà fine alla pretesa che Bush controlli qualcosa di più dello schermo di 4 x 6 pollici situato a pochi centimetri dai suoi occhi privi di vita e su cui legge le ultime notizie. Al potere ora c’è Paulson, e il coronamento avverrà in qualche momento all’inizio di questa settimana. Egli è salito al potere tramite un ben mascherato colpo di Stato dei banksters [gioco di parole: banchieri-gangsters n.d.t.] in cui lui, della sua cerchia di furbi amici, ha dichiarato la legge marziale sull’economia Usa elevando se stesso a leader supremo.
“Ave Cesare!” i giorni della Repubblica sono finiti.
La sezione otto della proposta di legge dice tutto:
“Le decisioni del Segretario in seguito all’autorità di questa legge sono insindacabili [non-reviewable] e a discrezione dell’agenzia [la nuova agenzia creata appositamente da uqesta legge N.d.t.], e non possono essere sottoposte all’esame di nessun tribunale o agenzia amministrativa”.
Esatto; supremazia “insindacabile”.
Il Congresso, naturalmente, e più che ansioso di abdicare a qualunque piccola autorità gli sia rimasta. Sono infinitamente grati per il loro ruolo puramente cerimoniale, l’equivalente del cavallo di Caligola, anche se con molta meno dignità. Anche solo un senatore ha parlato contro questa follia, che, secondo sondaggi informali via Internet, è completamente rigettata dagli elettori? Forse Shelby dell’Alabama, l’unico repubblicano che ha votato contro l’abrogazione della legge Glass-Steagall nel 1999 [Legge risalente al 1933 che includeva misure contro la speculazione finanziaria. N.d.t.]. I membri del Congresso sono in qualche modo preoccupati che la presente crisi finanziaria è stata creata dalla proliferazione in vendita di migliaia di miliardi di dollari di obbligazioni spazzatura sui mutui, fraudolentemente presentate come obbligazioni da tripla A dalle stesse persone che ora affermano il bisogno di poteri dittatoriali senza precedenti per risolvere il problema? O sono più preoccupati che il costante torrente di contributi che fluisce da Wall Street alle casse delle campagne elettorali venga sconvenientemente distrutto se non ratificassero quest’ultimo assalto al governo democratico? La Camera dei Rappresentanti è un enorme mucchio di sterco fumante che dovrebbe essere raso al suolo e trasformato in un parco giochi da quel bordello pagato dai contribuenti che è ora. È un patetico gruppo di codardi e bifolchi.
Bloomberg News:
“L’amministrazione Bush, con quella che sarebbe un’intrusione senza precedenti del governo nei mercati, ha chiesto al Congresso poteri illimitati per comprare $ 700 miliardi di investimenti in cattivi mutui dalle aziende finanziarie. Tramite questo piano il segretario al Tesoro Henry Paulson mira a rovesciare un congelamento del credito che porterebbe il sistema finanziario e la maggiore economia mondiale su un binario morto. La legge impedirebbe ai tribunali di esaminare le azioni intraprese sotto quest’autorità.
‘Sta chiedendo una quantità enorme di potere’, ha detto l’economista della New York University Nouriel Roubini. ‘Sta dicendo: fidatevi di me, farò tutto bene se mi date un controllo assoluto. Questa non è una monarchia’”. (Bloomberg)
I banksters sono i proprietari di questo paese e lo sono sempre stati; solo che ora hanno deciso di togliersi la maschera e mostrare il macabro volto del burattinaio. Non è bello.
Paulson ha deciso che i mercati finanziari avevano bisogno di una plastica facciale di emergenza da mille miliardi di dollari qualche settimana prima che i suoi ex compagni d’affari della G-Sax [Goldman Sachs N.d.t.] vengano trascinati al patibolo del fallimento. È questa la ragione? Tutti a Wall Street sanno che lo sguardo del toro si era già spostato dalla schiena sanguinante della Lehman e stava per posarsi sulla Goldman. Ora sembra che sfuggiranno al loro giorno del giudizio per la grazia all’ultimo minuto concessa da Paulson. Bel colpo, eh?
Dalla proposta di legge:
Proposta di legge per l’acquisto da parte dell’autorità del Tesoro di beni legati ai mutui
"(3) designazione di istituzioni finanziarie come agenti finanziari del governo che eseguano tutti i ragionevoli doveri legati a questa legge, come può venire richiesto loro in qualità di agenti finanziari del governo”
Karl Denninger di Market Ticker ha riassunto bene questo fatto:
“Questa è una nazionalizzazione di fatto dell’intero sistema bancario, assicurativo e e del sistema finanziario collegato. Proprio così: ogni banca o altra istituzione finanziaria degli Stati Uniti potrebbe essere appena diventata, di fatto, un organo del governo degli Stati Uniti, se Hank Paulson lo ritiene giusto, ed egli potrebbe ordinare loro di fare virtualmente qualunque cosa egli affermi sia a compimento di questa legge... Il decreto dà a Paulson la capacità di nazionalizzare quantità illimitate di debito privato e costringere voi e i vostri figli a pagarlo”
Ancora Denninger:
“L’affermazione è che tutto ciò sia volto a ‘promuovere fiducia e stabilità’ nei mercati finanziari. Non farà nulla del genere. Incuterà invece il terrore nei cuori degli investitori di tutto il mondo in possesso di qualunque pezzo di carta, che sia un’azione ordinaria, un’azione privilegiata o un debito, di qualunque entità finanziaria che sia domiciliata negli Stati Uniti, indipendentemente da qualunque impatto potenziale delle rendite del Tesoro o della valutazione sul credito degli Stati Uniti.
Prevedo che se questa legge passerà farà precipitare la madre e il padre di tutti i panici finanziari.” (Market Ticker)
[G. W. Bush e H. Paulson]
Amen. La trasformazione da un libero mercato ad un’economia gestita da uomini il cui giudizio e la cui credibilità sono già messi in grave dubbio; non è di buon auspicio per i mercati o per il paese. Chiunque abbia un minimo di cervello, come prima cosa, lunedì, ritirerebbe i suoi investimenti e andrebbe a cercare i Campi Elisi del capitale oltremare, o nel posto più lontano possibile dallo spettacolo del circo gestito dal capo della combriccola G-Sax, il colonnello Klink.
Speriamo che il popolo americano sia di stoffa più dura del Congresso e rifiuti questa sciarada. Il discorso dovrebbe essere spostato dalla concessione di maggiore autorità agli strozzini in gessato, all’accusa di frode finanziaria. Pure la nazione in maggiore difficoltà economica dovrebbe riuscire a permettersi un po’ di catene e qualche centinaio di celle. E’ tutto ciò che serve.
Il piano di Paulson per rivitalizzare il sistema bancario è comprare centinaia di miliardi di dollari di securities poggiate su mutui (MBS) non monetizzabili, beni e altri strumenti di debito altrettanto velenosi. Egli ignora che questi complessi derivati sono già stati valutati dal mercato [“marked to market”] nella recente liquidazione della Merrill Lynch. Solo poche settimane fa la Merrill ha venduto $ 31 miliardi di queste CDO [ Collateralized debt obligations : obbligazioni di debito collateralizate] più o meno per 20 centesimi contro ciascun dollaro di valore fornendo il 75% del finanziamento, il che vuol dire che queste CDO erano in realtà valutate più o meno sei centesimi [per ogni dollaro nominale]. Se questo è l’accordo che Paulson ha in mente, allora il contribuente è proprio servito. Ma questo non ricapitalizzerà i bilanci delle banche, né cancellerà l’oceano di inchiostro rosso nei conti che sta allagando il sistema finanziario. No, Paulson ha solo l’intenzione di regalare un trattamento di lusso ai suoi amici banchieri, mentre i tassi di interesse salgono, i fondi pensione collassano, il mercato immobiliare crolla e il dollaro compie l’ultima nuotata del cigno in una piscina di lava incandescente. Grazie, Hank.
L’economista e autore Henry Liu ha riassunto l’attuale manovra in questo modo: “la Fed sta semplicemente cercando di iniettare denaro per impedire che i prezzi non supportati da fondamenti economici cadano. È la ricetta per una iperinflazione. L’unico modo per mantenere alti i prezzi di beni senza valore è quello di abbassare il valore del denaro. E questa sembra essere la strategia non dichiarata della Fed”.
Infatti. La Fed e il Tesoro hanno deciso di fare un assist all’intero sistema finanziario globale (anche le banche straniere possono accedere ai servizi della Fed!) con denaro contante che sta rapidamente perdendo il suo valore. Guardate il prossimo crollo del dollaro nel mercato valutario.
Il Congresso viene passato sotto uno schiacciasassi e il popolo americano viene preso per i fondelli. La fiducia dei consumatori, già ai minimi storici, è destinata a cadere a piedi uniti nella fossa. Qualcosa sta per cedere.
Un minuto prima tutto va bene; la crisi dei subprime è “contenuta” e “i fondamenti della nostra economia sono forti” (Paulson). Meno di una settimana dopo il Congresso, per fermare l’Armageddon economica, è costretto a rinunciare al suo mandato costituzionale di supervisionare le spese. Qual è la verità? Oppure il vero obiettivo è mantenere il paese emotivamente in bilico abbastanza a lungo perché tutto il potere statale sia fatto proprio dal Politburo di Wall Street?
Nessuno sa cosa accadrà adesso. Siamo in acque sconosciute. E nessuno sa quale sarà il panorama politico dopo che la polvere di questa oltraggiosa presa di potere si sarà posata. Secondo Paulson le cose sono messe così male che l’intera nazione sarà ridotta in macerie e metallo contorto. Ma possiamo fidarci di lui dopo la sua lunga litania di bugie?
Non è giunto il momento di ricacciare nei loro buchi gli scarafaggi e far venire quelli delle pulizie e disinfestare tutto?
Non lasciare che la prospettiva di una crisi nazionale ti porti a cedere la tua libertà, America. Le persone dietro questa truffa sono gli stessi squali e imbroglioni che hanno inquinato il mercato globale con il loro olio di serpente e i loro liquami tossici. E, soprattutto, questi sono i truffatori che hanno fabbricato la crisi. Sii decisa. Non indietreggiare. Forse le nostre basi economiche stanno crollando, ma non la nostra determinazione. Questo paese è nostro, non della Goldman Sachs. Le persone che hanno distrutto l’America devono essere messe di fronte alle loro responsabilità. Il loro momento sta per arrivare. La giustizia prima di tutto.
Mike Whitney vive nello stato di Washington. Può essere contattato all’indirizzo fergiewhitney@msn.com
Titolo originale: " Mushroom Clouds Over Wall Street "
Fonte: http://www.counterpunch.org
22.09.2008
1. IL SALVATAGGIO FINANZIARIO: ANCHE L’AMERICA HA LA SUA CLEPTOCRAZIA, 29 settembre 2008, 16:26
IMPICCALI PIU’ IN ALTO!
DI ISRAEL SHAMIR
Sette anni dopo l’11 settembre, assistiamo ad un altro, più grande e ancor più godibile crollo, quello della piramide finanziaria americana. Ci sono voluti circa vent’anni per costruirla; ma il suo crollo ha richiesto solo poche settimane. Lasciamo da parte le chiacchiere ipocrite: è uno spettacolo meraviglioso, senza se e senza ma. I mercati azionari americani vivevano il loro boom durante i bombardamenti di Baghdad e Belgrado, prosperavano mentre derubavano Mosca e strizzavano sudore da Pechino. Quando le cose andavano bene, avevano un sacco di soldi per invadere l’Iraq, minacciare l’Iran e strangolare la Palestina. In parole povere, quando andava bene per loro, andava male per noi. Che ora assaggino un po’ della loro medicina!
“Loro” non sono gli americani e “noi” non siamo il resto del pianeta. “Loro” sono un piccolo frammento della popolazione americana, la folla di “arricchisciti in fretta” che viene dalla parte est di Manhattan o da zone similari. Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito ad un enorme spostamento di denaro verso l’alto, verso un branco sempre più piccolo di avide bestie. Mentre la maggioranza degli americani perdeva la possibilità di mandare all’università i propri figli, questi pasciuti felini si compravano ville in Florida e case a Tel Aviv. Peggio ancora, spendevano i loro miliardi nell’acquisto dei media, allo scopo di sovvertire la democrazia americana e di mandare i soldati americani a combattere guerre in luoghi lontani. Una buona parte del denaro rubato è stata pompata verso Israele, dove i prezzi degli appartamenti sono arrivati alle stelle e sono tuttora in crescita.
Se la passavano bene; erano fieri del fatto che le mappe finanziarie degli Stati Uniti e del mondo venissero disegnate in una stanzetta da Henry Paulson del Tesoro, da Ben Bernanke e Alan Greenspan della Federal Reserve, da Maurice Greenberg della A.I.G. Costruivano il loro mondo circondandosi di Lehman Brothers, Merrill Lynch, Goldman Sachs, Marc Rich, Michael Milken, Andrew Fastow, George Soros, e tutti gli altri. Il loro eccitante nuovo mondo di Lexus e Nexus veniva glorificato da Tom Friedman sul New York Times. Conferivano il Premio Nobel per l’Economia a Myron Scholes e Robert C. Merton, orgogliosi direttori dell’ormai tristemente celebre hedge fund denominato Long Term Capital Management, appena salvato dalla Federal Reserve Bank di New York per la cifra di 3,6 miliardi di dollari. Il presidente Bush li ha ricompensati per la loro inattendibilità liberandoli dal fardello della tassazione. Che ora paghino per tutto il divertimento che hanno avuto.
Hanno preso i vostri dollari veri e li hanno trasformati in moneta giocattolo: “Cambiali della Fed non redimibili e non portatrici di interesse, non sostenute da nient’altro che la fiducia dei creduloni”, per usare le parole dell’umorismo internettaro. La rovina della classe lavoratrice americana e della stessa classe media è ormai inevitabile. Le paure che il Large Hadron Collider sostituisse la Terra con un buco nero erano fondate su questa sensazione di affondamento, che vede le incredibili ricchezze degli Stati Uniti svanire nel buco nero da esse creato.
Non è certo la prima truffa nella storia degli USA: Jay Gould e Joseph Seligman, alla fine del 19° secolo, provocarono il crollo del mercato azionario del “venerdì nero”, mentre Jacob Schiff provocò il famoso panico del “giovedì nero” che portò alla depressione economica nazionale [1]. Seligman fu anche l’artefice dell’”affare Panama”, un imbroglio azionario che in Francia divenne proverbiale. L’imbroglio fu orchestrato da due ebrei di origine tedesca, Jacques Reinach e Cornelius Herz, che corruppero alcuni parlamentari. Mentre Reinach si lavorava l’ala destra, i “Repubblicani” dei suoi tempi, Herz si lavorava i “Democratici”. Wikipedia cita una frase di Hannah Arendt, la quale scriveva che i mediatori tra il mondo degli affari e lo Stato erano quasi esclusivamente ebrei. Questo caloroso abbraccio fra lo Stato e gli affari è stata la ricetta per il disastro.
Ovviamente da allora le cose sono cambiate e oggi i seguaci di Mammona appartengono a varie scuole di pensiero, perfino cristiane, come Hank Paulson, il cui patrimonio è stimato intorno ai 700 milioni di dollari e la cui carriera nella Goldman Sachs (presidente dal 1998 al 2006) lo ha reso la scelta più ovvia per la posizione di ministro del Tesoro. Solo la loro devozione al dio dell’Avidità è rimasta costante. Nel mondo del capitalismo ideale (“economia di mercato”) che costoro hanno tanto glorificato, oggi dovrebbero pagare un prezzo. Nel divertentissimo romanzo Carter Beats the Devil di Glen David Gold, il loro antenato spirituale veniva ricoperto di catrame e di piume da alcuni determinati popolani del Connecticut (intorno al 1670) per aver acquistato un intero carico di prodotti importati per arricchirsi in fretta, facendo crollare il mercato e defraudando i suoi simili. Oggi un criminale del genere riceverebbe una medaglia dal neoliberale Milton Friedman Fund, una citazione del JINSA e verrebbe additato come esempio da seguire dalla Harvard Business School.
Oggi costoro vogliono sfruttare il loro controllo sul governo per scaricare le loro perdite sui comuni cittadini americani. Che quest’atto venga chiamato “nazionalizzazione”, “privatizzazione” o “salvataggio”, il succo è che molti americani si ritroveranno in miseria e che tutti gli americani dovranno sopportare un enorme fardello fiscale. Ma i fondatori della piramide la faranno franca; si ritireranno nei loro castelli e nei loro investimenti sicuri e protetti, come hanno sempre fatto in precedenza.
Gli americani sono stati fatti fessi: sono stati ripuliti tanto facilmente quanto lo furono i rozzi albanesi pochi anni or sono. Peggio ancora: gli albanesi, almeno, presero le armi e diedero la caccia ai rapinatori; gli americani hanno deciso di subire in silenzio. Ma il meccanismo è sempre lo stesso.
Gli americani hanno il diritto di sapere chi ha derubato loro e i loro figli: sono stati gli uomini che sono diventati così vergognosamente ricchi durante gli ultimi due decenni. Costoro dovrebbero pagare il prezzo dei loro crimini. E se il governo, il Presidente, il Congresso e il Senato, i Democratici e i Repubblicani sono riluttanti a sostenerli, i comuni cittadini americani dovrebbero fare ciò che fecero i loro antenati del Connecticut: applicare catrame e piume in grande libertà. E se non basta, impiccare quei bastardi ai lampioni.
Questo è il momento più opportuno per ricordarsi perché i Padri Fondatori dell’America inserirono il diritto del popolo a possedere e portare armi nel Secondo Emendamento della Costituzione. Grazie a Dio, l’ADL non lo ha ancora abrogato. Queste armi non servono a difendere i rapinatori: servono a fare giustizia quando tutti gli altri mezzi hanno fallito. Alle armi, alle armi, come dissero i francesi mentre davano ai loro truffatori ciò che si meritavano. L’America ha una grande tradizione di giustizia diretta e immediata, il richiamo occidentale dell’Impiccalo Più in Alto. E’ ora di ascoltarlo!
Che i soldati americani vengano richiamati dalle guerre inutili e dalle remote basi sparse in tutto il mondo: il vero nemico si trova all’interno del loro paese. Per usare le squillanti e ancora attuali parole di Lenin, trasformiamo la guerra imperiale in una guerra civile, contro questi avidi bastardi. Invece di dissanguare i contribuenti, trasformiamo gli Stati Uniti in una zona libera da miliardari! I miliardari, questi avidi topi di fogna, hanno guadagnato molto con la Grande Piramide: impoveriamoli! Annulliamo i loro conti in banca. La sparizione di trilioni di dollari dai loro depositi elettronici riporterà in alto il valore del dollaro; il vostro stipendio tornerà ad essere denaro vero! Se poi teniamo conto del fatto che oltre la metà dei miliardari sono fieri esponenti della Lobby Ebraica, questo potrebbe risolvere anche il problema del Medio Oriente. Per andare sul sicuro, confischiamo tutti i beni dei costruttori di Piramidi; di Paulson e Bernanke, degli amministratori di Merril Lynch e Goldman Sachs, e del presidente Bush, che ha permesso che avvenisse tutto questo. Otterremo la pace in Palestina, Afghanistan e Iraq; gli americani potranno tornare a essere fieri del loro paese. Questa confisca di massa ripristinerà la democrazia negli USA: i prossimi candidati alla presidenza non dovranno più andare dall’AIPAC col cappello in mano a dichiarare la propria fedeltà. La sconfitta dell’Avidità volgerà nuovamente le persone verso Dio; l’eliminazione della zavorra permetterà che vi siano un servizio medico nazionale, una pensione e un’educazione gratuita per tutti. Più che un disastro, il collasso finanziario è un’opportunità unica per guarire i mali dell’America. Non sprecatela!
Parlando invece al vasto mondo che è al di fuori dell’America, dirò questo: non scambiate una buona moneta con una cattiva. Rifiutate le seducenti moine di Washington. Considerate già perduti i vostri investimenti negli USA. Se riuscite a recuperare qualcosa, bene: ma non sprecate denaro ed energie nel tentativo di recuperare ciò che è perso. C’è un bene di assai maggior valore che potrete ottenere in cambio di quelli perduti: la vostra libertà e la vostra indipendenza. La distruzione del dollaro significa che la vostra economia sarà al sicuro. Il crollo della Piramide vi renderà liberi!
Versione originale:
Israel Shamir
Link: http://www.israelshamir.net/English/Hang.htm
28.09.08
Versione italiana:
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2008-09-28
29.09.08
Traduzione a cura di GIANLUCA FREDA
[1] Benjamin Ginsberg, The Fatal Embrace: Jews and the State (L’abbraccio fatale: gli ebrei e lo Stato), University of Chicago Pres, Chicago 1993, p 73