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IMMIGRATI, ARRIVA GIRO DI VITE DELL’UE
(AGI) - Roma, 18 giu. - Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva Ue sui rimpatri degli immigrati clandestini che prevede un giro di vite sulle espulsioni, con la possibilita’ di una detenzione fino a 18 mesi. Con 367 si’, 206 no e 109 astensioni, l’assemblea di Strsasburgo ha dato il via libera al provvedimento.
Ora la direttiva dovra’ avere l’ultimo via libera formale dai ministri dell’Interno e della Giustizia nella riunione di luglio e poi gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepirla nei loro ordinamenti nazionali. Gli eurodeputati hanno respinto tutti gliemendamenti preentati, adottandolo cosi’ in prima lettura, e poi la maggioranza ha tenuto anche nel voto in aula.
A meta’ giugno la direttiva aveva avuto un primo via libera dei ministri dell’Interno dei Ventisette, dopo tre anni di dibattito nell’Ue. Gli eurogruppi dei socialisti, dei verdi e della sinistra e le organizzazioni per i diritti umani hanno criticato il testo, giudicato troppo severo con i clandestini. La direttiva prevede il “ritorno volontario” entro 7-30 giorni degli immigrati illegali; la durata della detenzione per un massimo di 6 mesi prorogabile fino a un totale di 18 a certe condizioni; il divieto di riammissione per 5 anni; il patrocinio legale gratuito agli immigrati privi di mezzi e una serie di garanzie per i minori.
I sostenitori della direttiva affermano che in un’Europa che ospita 8 milioni di clandestini con 200mila arresti nel primo semestre 2007 ma solo 90mila espulsi, consentira’ di disporre di un sistema di controllo piu’ efficiente e di un fondo Ue per i rimpatri (assistenza legale e cure sanitari) da 700 milioni. Il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, ha affermato che il via libera alla direttiva e’ “motivo di grande soddisfazione per tutto il governo italiano” perche’ avvia “la costruzione di un’architettura di norme comuni per l’espulsione degli immigrati clandestini”.
E’ la riprova, ha aggiunto, che “la linea della fermezza, improntata ai principi di legalita’ e solidarieta’, adottata dall’Italia in tema di immigrazione sta ormai prevalendo in tutta Europa”. Per Paolo Ferrero (Prc) “la direttiva sui rimpatri e’ sbagliata e prefigura un’Europa razzista che considera i clandestini alla stregua di criminali, cosi’ facendo molti lavoratori immigrati si troveranno di fatto senza tutele e sotto il ricatto costante dei propri datori di lavoro”.