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Mi spiace imperversare, ma ’à la guerre comme à la guerre’.
Contro nemico che straripa, occorre straripare.
Il mio amico Sauro chiama l’attuale sistema:’ l’impero del rusco’ (’rusco’, vocabolo bolognese per immondizio, spreco, lerciume, sozzeria, lordume, rifiuto, porcheria)
Vittorio Catani su Triburibelli parla di ‘schifometro’.
Per gli increduli invoca lettura di articoli di certo invasato Paolo Guzzanti (per fortuna con figli di sola madre), che sul Giornale scrive: “Ai magistrati che apertamente si ribellano all’unico potere esistente nella democrazia, quello che deriva per delega dal sovrano popolare [?], il potere politico dovrebbe rispondere con altrettanto sdegno: Non ci fate paura. Noi discendiamo dal consenso delle urne, voi da un concorso statale. Perché la giurisdizione non è affatto un potere dello stato. Non esiste alcun conflitto fra poteri, ma un’usurpazione di potere contro l’unico legittimo. Il resto sono amabili chiacchiere”. L’articolo continua per due lunghe colonne in penultima, ma onestamente, dice Vittorio, non ho avuto la forza di proseguire nella lettura.”
(Francamente condividiamo. Non è una ideologia, è una epidemia !!!)
Continua il nostro: “Non si lamenti poi la destra se i “comunisti” hanno “monopolizzato la cultura”... Il fatto è che la destra quanto a cultura ignora perfino l’alfabeto.” “
Comprendiamo appieno come mai questa destra scassi la Costituzione, affondi la Magistratura, lasci regolarmente solo Ciampi alle Ardeatine o alla festa della Repubblica. Montesquieu si gira nella tomba e sembrano trottole Locke, Voltaire, i padri costituzionalisti italiani quelli della costituzione americana, francese, inglese...i liberali di tutto il mondo i fautori della democrazia e ogni persona di buon senso mentre questi parlano di lotta tra il Bene e il Male zompando sulle loro tombe indisturbati e anzi nel gaudio dei più loschi, bruschi e freschi, nel senso di fresconcelli.
Come disse l’intellettuale di AN Marcello Veneziani, al quale pure si deve lo schifometro di QUESTA televisione: “ Chi è di sinistra legge solo libri di sinistra. Chi è di destra non legge affatto”.




