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INDAGARE SULL’ISPETTORATO DEL LAVORO DI NAPOLI!

Publie le giovedì 14 agosto 2008 par Open-Publishing
2 commenti

L’Associazione "Il Mosaico" che tutela i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici dei beni culturali della Campania, sollecita Il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi ad aprire un’inchiesta sull’operato dell’ispettorato del lavoro di Napoli. Negli ultimi mesi sono accaduti troppi episodi e fatti gravissimi. Qualche mese fa, un giornalista ed un cameramen della Rai che promossero un’inchiesta per la trasmissione "Porta a Porta" si recarono nella sede dell’ispettorato del lavoro di Via Amerigo Vespucci, filmando stanze vuote piene di documenti riservati incustoditi. Tant’è che il giornalista Rai, senza essere disturbato, prelevò un fascicolo di documenti riservati e lo consegnò dopo mezz’ora ai vigilantes della portineria. Il Ministro Renato Brunetta – presente come ospite nello studio di Bruno Vespa – dopo aver visto il servizio segnalò la trasmissione al suo collega del dicastero del welfare Maurizio Sacconi. Sui vertici provinciali e regionali degli organismi ispettivi provinciali e regionali è in corso un’inchiesta della magistratura napoletana condotta dal pm Francesco Curcio a seguito di un esposto presentato dal sindacalista della Fillea Cgil Ciro Crescentini – licenziato il 21 Settembre scorso dall’organizzazione – il quale denunciò la fuoriuscita dalle stanze dell’ispettorato di un suo documento nel quale erano segnalati una decina di cantieri edili e di impresa da controllare. A Giugliano, i lavoratori sfruttati e senza diritti di un centro commerciale sono stati costretti a rivolgersi ai carabinieri e alla Guardia di Finanza in quanto le loro denunce non venivano prese in considerazione dall’Ispettorato del Lavoro. Anzi, i datori di lavoro venivano costantemente informati tutte le volte che gli operai si recavano all’ispettorato. A Giugliano, sono stati i carabinieri e la Guardia di Finanza ad aprire l’inchiesta, a sequestrare il centro commerciale, procedere agli arresti che hanno coinvolto anche un sindacalista della Cgil e scoprire che da mesi i lavoratori non erano inquadrati.Il Ministro Sacconi deve emanare disposizioni che regolano il comportamento degli ispettori del lavoro nell’ambito della loro attività di vigilanza. E’ necessario stabiliva regole precise: il personale ispettivo nell’esercizio delle proprie funzioni deve assumere, nell’interesse pubblico e della tutela sociale del lavoro, quali valori fondamentali l’imparzialità, l’obiettività, l’efficienza, la riservatezza professionale e la trasparenza attenendosi a norme di onestà e integrità. Il personale ispettivo deve essere imparziale astenendosi da qualsiasi trattamento preferenziale. L’operato non deve essere in alcun caso influenzato da pressioni indebite di qualsiasi tipo garantendo la segretezza della fonte della denuncia e/o degli atti che hanno dato origine all’accertamento.

Il Presidente dell’Associazione "Il Mosaico"
(Anna De Biase)

Messaggi

  • Buongiorno. al riguardo volevo solo esprimere la mia opinione;
    La questione è semplicemente deprimente sapere che ci sono operai come me, e parlo di me come esempio, dicevo, ci sono operai che vengono sfruttati dai loro titolari, facendo 10 ore di lavoro giornaliere e gli vengono riconosciuti e retribuiti solo 7 o 8, in pratica niente straordinario retribuito, lavorano i giorni festivi, come natale, capodanno, pasqua e pasquetta senza avere la doppia retribuizione, siamo, e sono inquadrati a modo loro,( la busta paga è di 1300 euro a salire e noi percepiamo appena 900 euro compreso gli assegni familiari.
    Ma non’è solo questo, il fatto assai più grave è che nonostante ciò pretendono pure, dobbiamo fare il doppio di quello che dovremmo effettivamente fare, e percepiamo molto meno di quello che dovremmo percepire. Ci fanno firmare la busta paga dlla quattordicesima e non ce la retribuiscono, ci fanno firmare la busta paga della tredicesima e ci danno solo la metà, ma! non quello che dice la busta paga ma la metà del mensile che percepiamo a modo loro.
    In pratica noi veniamo sfruttati al massimo senza essere retribuiti a dovere, non possiamo ribbellarci perche teniamo famiglia e tante spese da affrontare, speriamo che almeno un giorno ci siano dei controlli a tappeto in tutte le aziende pubbliche e private, piccole e grandi, e che questi mercenari sanguisuga la paghino cara per tutte le loro malefatte, visto che noi operai abbiamo le mani legate e non siamo tutelati a dovere, è ancor peggio ora sentir dire e apprendere dalla notizia in oggetto, che chi dovrebbe tutelarci fa assenteismo sul posto di lavoro.

    Di male in peggio, noi operai vorremmo far sentire la nostra voce ma le
    istituzioni non la sentono o non la vogliono sentire, oppure c’è puzza di
    corruzzione e pappatoia, se così fosse noi stiamo sempre più rovinati,
    più indebitati per far sì di sbarcare il lunario, e sempre più incatenati a
    questa società che ci corrode e distrugge, mettendo fine a quello che è
    fonte primaria della vita. Un lavoro serio dignitoso e renumerativo per far
    crescere la famiglia e il paese.

    OGGI non si lavora per vivere, ma si vive per lavorare.

    • firmare le buste paga rende impossibile la verifica da parte degli ispettori del lavoro. mi rendo conto che la paura di perdere un lavoro, sia pure mal remunerato, impedisce di avere coraggio,ma i verbali degli ispettori devono essere supportati da prove documentali e testimoniali altrimenti non sortiscono alcun effetto. Il problema è di natura politica e sociale. Bisognerebbe rendere impossibnile a chi occupa lavoratori in nero, extracomunitari sprovvisti di permesso, e viola norma di sicurezza di poter intraprendere attivià imprenditoriali di qualsiasi entità. Ma mi chiedo come si può impedire di iniziare attività imprednditoriali intestate a parenti e amici? forse è una questione di cultura , o meglio di sottocultura.