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INGRAO: DICIAMO NO ALLA GUERRA E AL TERRORISMO
In un momento difficile come questo c’e’ bisogno di tornare alla politica fatta di valori. E’ questo
il messaggio piu’ importante del volume ’’Una lettera di Pietro Ingrao e una risposta di Goffredo Bettini’’ presentato alla festa dell’Unita’ dai due autori con il segretario del Prc, Fausto Bertinotti e il sindaco di Roma, Walter Veltroni.
Il volume e’ un carteggio fra Ingrao e Bettini in cui i due parlano di Resistenza e valori, di comizi e del cinema di ’’Umberto D’’ e ’’Roma Citta’ aperta’’, di liberta’ e pace, di antifascismo e politica.’’Un carteggio - ha detto Bettini - nato da un mio articolo del 1992 con cui salutavo l’uscita dal parlamento di Ingrao, uno degli uomini piu’ rappresentativi della sinistra e della democrazia italiana. Ingrao mi rispose con una bella lettera che io oggi, dopo 13 anni, ho ripreso e pubblicato con una mia risposta’’. ’’Era una cosa personale che tu hai portato in pubblico’’, lo ha scherzosamente rimbrottato Ingrao.
Ingrao, nel suo intervento, ha parlato di liberta’, di guerra e di pace. ’’La domanda di liberta’ che c’era durante la liberazione - ha detto - era anche una domanda di futilita’, di camminare a testa alta e di creare relazioni. La lotta dei miei 90 anni e’ stata anche di conoscenza e comunicazione’’.
’’Si puo’ cancellare la guerra? Possiamo condannare la guerra preventiva?’’ si e’ provocatoriamente chiesto Ingrao secondo cui, ’’non sappiamo se domani guerra preventiva si mescolera’ con terrorismo. Per questo dobbiamo dire no a tutte e due le cose’’.Secondo Bertinotti, Ingrao in politica ’’ha avuto le mani bucate. L’ingraismo e’ un fenomeno reale, gli ingraiani sono dispersi perche’ la sua lezione e’ di aver seminato senza pretendere di raccogliere.
Di questo dobbiamo essergli grati.Ingrao ha avuto applausi ed e’ sempre stato in minoranza quando sembrava mettere in discussione l’ordine costituito. Occorre cambiare la politica perche’ non possiamo permetterci che grandi come Ingrao perdano laddove abbiamo bisogno che vincano’’.
Per Veltroni, Ingrao fa parte di una generazione ’’di persone meravigliose che hanno la funzione di rassicurarci e di cui fanno parte Foa, Scalfaro e Ciampi. Gente che ha vissuto momenti neri della nostra storia e che ha avuto la speranza di poter costruire un Paese diverso in condizioni difficili’’.
Una speranza, secondo Veltroni, nata dalla forza di uscirne attraverso ’’la chiave della politica, l’arte con cui si governano i processi della societa’. La politica e’ l’unica possibilita’ di trovare una soluzione che non sia solo che il piu’ forte prevale sul piu’ debole. La politica e’ intelligenza che, a volte, ha bisogno della forza’’.
’In Umberto D e Roma citta’ aperta - ha concluso Bettini - cio’ che colpiva era il dolore, struggente e muto. Penso che la buona politica, quella della sinistra, sia dare voce a quel dolore’’. Ansa




