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INTERCETTATI
Football league
Franco Carraro: “Mo la cosa grave è il rigore? Guardi là... Il sintomo... Il sintomo... Che, che, che io evidentemente sono una persona che non conta un c... che non conta un c...”
Paolo Bergamo “Noooo”
Carraro “Però stia attento Bergamo. Stiate attenti perché io sono stufo! Il sintomo che non conto un cazzo è che si dà un rigore che comunque è al limite dell’area! Allora quando un arbitro dà un rigore al limite dell’area, vuol dire che gli scappa che la Juventus voglia... debba vincere la partita!”
Carraro “O lei mi dice le bugie a me! Opp... No guardi Bergamo ... o lei non conta un c... Comunque io sono una persona che detesta esser presa in giro! Proprio detesta esser presa in giro. Io mi vergogno di essere presidente della Federcalcio! Però non intendo star lì a guardare lì come un cretino! Io mi vendico”
Bergamo “Sì, sì lei può fare tutto quello che vuole! Io so...”
Carraro “Ma no”
Bergamo “E non creda di intimidirmi in nessuna maniera. Quello che dice lei non è vero assolutamente, quello che dice lei sono delle gran stronzate, ha capito?”
Carraro “Lei è una persona maleducata perché dice le parolacce mentre io non le dico... E se non è in condizione di andare avanti si dimetta oggi”
Bergamo “Nemmeno per idea! So fare il mio dover e lo faccio fino in fondo”.
Juvestyle
Luciano Moggi “Allora ho parlato con tutti e due, allora li facciamo fori tutti quanti... E poi ha avuto il coraggio di chiamarmi pure il soggetto, gli ho detto che ero al telefono”
Antonio Giraudo “Ma pensa te.. ma pensa”
Moggi “Ma io infatti stamattina gli ho detto con te non ci voglio parlare! Poi ho preso il telefono.. Noo... Ci vuole pure una dose di sfacciataggine, te lo dico io! Poi ho parlato con Bergamo e l’altro”
Giraudo “per me devono massacrarli eh! Devono massacrarli sia a Coverciano che poi.. per due mesi, per due mesi devono star fuori ...”
Iudex
Tullio Lanese “Ti avevo chiamato perché ieri ho visto questo stronzo del papà. Lui addirittura vorrebbe più di quanto si è detto ... Io ho detto: guarda io intanto c’è sta cosa se tu eri presente, faccio in modo di farti salire al 100%. Per le altre cose gli ho fatto capire che non se le merita, non si fa, perché mi ha rotto i coglioni, guarda io ... perché io ... non ti dico quello che ho vissuto in tv, ero incazzato come una belva”
Moggi “E’ una cosa incredibile...”
Lanese “Lo so, non mi dire, cioè io so tutto perché l’osservatore è un mio amico e m’ha detto che t’ha visto entrare, cosa gli hai detto, dice: ma io che devo fare? Tu, gli ho detto, non c’eri e ti fai i cazzi tuoi eh... eh... eh... giusto?”
Moggi “Ma gliene ho dette di tutti i colori, eh?”
Lanese “Lo so, lo so, so tutto, gioia...”
Moggi “A lui e agli assistenti...”
Lanese “La prossima settimana vengo perché ti voglio parlare personalmente. Senti ho bisogno ‘na cortesia, oggi..”
Moggi “Ma eh... mercoledì, tieni conto che io so’ a Messina per ... con la Nazionale”
Lanese “Ah, vieni... e stiamo insieme, vieni a casa mia, caso mai aoh!”
Moggi “Ci organizziamo”
Lanese “Stiamo un po’ a casa mia che è meglio, guarda”
Moggi “Va bene, va bene”
Lanese “Ti volevo dire, oggi c’è un mio amico la, gli puoi dare ... un paio di magliette per, per i miei figli?”
Moggi “Sì, hai voglia, hai voglia”
Babies managers
Alessandro Moggi “Senti Chiara, c’era mio padre che voleva incontrare tuo padre”
Chiara Geronzi “Ma sì, quando vuole! Quando viene a Roma tuo papà?”
A. Moggi “Boh, m’ha detto, penso giovedì o venerdì, dopo che torna da Monaco la prossima settimana”
C. Geronzi “Va bene. Io intanto parlo con la segretaria e poi ti faccio sapere un po’ com’è messo con gli orari”
Free news
Moggi “Stasera ci so pure io dico a...”
Franco Melli “Ah, ci sei?”
Moggi “Sì”
Melli “Ah e va bè allora. Comunque le cose mi sembrano...”
Moggi “Li.. li.. li... rimbalziamo”
Melli “Sì, sì li rimbalziamo ‘n te preoccupà...”
Moggi “E quello lì a Farina gli facciamo dà addosso”
Melli “Sì, sì”
Moggi “Se dicono di Del Piero io la tesi che tengo che del Piero non è apprezzabile, è un giocatore importantissimo per la Juventus”
Melli “Certo, certo. Certo ma poi noi dobbiamo dì che non è un caso, hai capito?!...”
Familia
A. Moggi “Senti, ti volevo dì, allora domani c’è la sentenza di Mutu, no? Della squalifica, potrebbe essere anche di sei mesi, io ieri ho preso la procura di Mutu”
L. Moggi “Vedi se lo lasciano libero, lo prendiamo subito noi”
A. Moggi “E’ libero, è già libero”
L. Moggi “Allora lo prendiamo noi”
A. Moggi “Eh, io questo ti volevo dì! Perché io ora devo parlà un po’ in giro. Però se interessa a voi...”
L. Moggi “Ma come in giro? Questo si prende subito”
Giovanna Regoli (moglie di Moggi) “Io so’ rimasta scioccata, guarda”
Moggi “Che è successo?”
Regoli “Mamma mia”
Moggi “Ti faccio vedè il cine... So rimasti a bocca aperta tutti, so rimasti”
Regoli “So rimasta a bocca aperta anch’io”
Moggi “.. dovemo fa pagà il biglietto per venì a vedè quel televisore?”
Friends
Fabio Capello “Sto a casa, volevo dirti solo una cosa... Rapida, rapida, rapida. Ascolta”
Moggi “Dimmi!”
Capello “Mi ha chiamato mio figlio da Milano, no? Che gli han detto. Sicuro, eh .. che l’Antitrust sta cercando i numeri di telefono di tutti i giocatori che hanno avuto a che fare con tuo figlio... E interrogarli”
Moggi “Con tutti i giocatori”
Capello “Che hanno avuto a che fare con tuo figlio... No? Con l’agenzia di tuo figlio per interrogarli..”
Moggi “Uh, eh... Insomma tanto non credo che. No, no, no. Alla grande, alla grande”
Capello “Va ben..”
Moggi “Ok! Senti io sono in sede... Se tu c’hai qualche minuto libero..”
Innocenzo Mazzini “Allora, loro son disponibili a dare la documentazione con soldi naturalmente... a un plenipotenziario di Galliani.. O chiunque esso sia ... Ora, sarà vero o non sarà vero però merita di andare a vedere secondo me”
Moggi “Allora io oggi sono da Galliani a Milano... Gliene parlo e ti chiamiamo...”
Ecclesia
Moggi “Ascolta un po’, stai a sentire, io sto a Roma, oggi ci vediamo a pranzo, eh, alle 13.15”
Monsignor Danzi “Ci vediamo a pranzo! Dove ci vediamo a pranzo?”
Moggi “Tu devi trovà le filippine, poi alle 15.30 ci vediamo a pranzo da Tullio”
Spartacus, 18 maggio 2006
Messaggi
1. > INTERCETTATI, 19 maggio 2006, 10:12
Indagini sulle trattative per le cessioni di Nesta e Liverani
E oggi Lippi interrogato come persona informata dei fatti
"Gea, in Vaticano
i fondi segreti"
I sospetti del pm: soldi depositati nello Ior dalla società di Moggi jr
di MARINO BISSO e CORRADO ZUNINO www.repubblica.it 19.5.06
ROMA - Fondi neri della Gea World e conti bancari segreti in Vaticano. Milioni di euro provenienti da operazioni di calciomercato, spariti poi dai bilanci della società di collocamento calciatori presieduta da Alessandro Moggi e amministrata da Franco Zavaglia. I pm romani Luca Palamara e Maria Cristina Palaia stanno concentrando la loro inchiesta sul denaro che da vicolo Barberini, sede della Gea a Roma, porterebbe allo Ior, l’Istituto per le opere religiose, banca del Vaticano dal 1941. Secondo gli inquirenti molti capitali sarebbero stati depositati proprio nella banca vaticana.
S’apre, così, uno scenario da alta finanza che potrebbe spingere i magistrati romani a ipotizzare nuovi reati come falso in bilancio e riciclaggio. Per la Procura esisterebbe una contabilità occulta della Gea World, società di cui Chiara Geronzi, figlia del presidente di Capitalia, è maggiore azionista con il 32,4%.
Già in passato la procura romana si era occupata di doping amministrativo e di un filone legato alla Juventus di Antonio Giraudo e Luciano Moggi, poi stralciato e trasmesso ai pm di Torino che ora indagano, proprio, per frode fiscale. E anche in quel caso la guardia di finanza aveva ipotizzato l’esistenza di conti all’estero dove trasferire le alte percentuali - dal 5% al 15% - incassate dalla Gea per la cessione dell’ampio parco giocatori sotto controllo (262). Le indagini della finanza, ma anche quelle dei carabinieri del nucleo operativo romano, hanno fatto emergere la cessione sospetta del centrocampista Fabio Liverani, passato dal Perugia alla Lazio di Cragnotti nel settembre 2001 per volontà di Cesare Geronzi.
La cifra fu stabilita - secondo il racconto di Luciano Gaucci - da Geronzi padre: 25 miliardi di lire. Tre miliardi e 750 milioni, rivelò l’ex presidente del Perugia ora latitante a Santo Domingo, "li consegnai nella sede della Gea a Chiara Geronzi. Quattro, cinque viaggi con le valigette con i contanti. Era la percentuale in nero". Di quel pagamento, oggi, la procura cerca traccia. Gli inquirenti ritengono le dichiarazioni di Gaucci e dei suoi figli "di alto valore". E anche la vendita di Nesta al Milan, nell’agosto 2002, presenta vuoti finanziari su cui si sta lavorando.
Le ultime dichiarazioni di Rosella Sensi, amministratore della Roma, hanno aiutato a definire il grande intreccio tra business dei diritti televisivi e calciomercato: la chiave per entrarci è stato il caso Emerson e adesso si scopre che una parte dei soldi di quel trasferimento potrebbe non essere stata dichiarata. Dietro quella trattativa c’erano l’Italpetroli di Franco Sensi e nuovamente Capitalia.
Ma sui conti esteri della "cupola" aveva già aperto uno squarcio Giuseppe Gazzoni Frascara, ex patron del Bologna fallito dopo l’ostracismo del palazzo del calcio. "Girano molti soldi, estero su estero", aveva detto nel 2004 ai pm romani. Poi l’ha ribadito alla Procura di Napoli.
Questa mattina il ct azzurro Marcello Lippi sarà interrogato come "persona informata sui fatti". I magistrati vogliono capire se il tecnico sia stato condizionato da Moggi & soci nelle scelte sui giocatori da convocare in Nazionale. I pm hanno già annunciato di voler ascoltare anche il figlio di Lippi, Davide, stretto collaboratore della Gea. Ieri, infine, è stato sentito Daniele Pradè, dirigente della Roma, anche lui ritenuto subalterno a Francesco Zavaglia, amministratore della Gea World.