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INTERCETTAZIONI/ PRC: GOVERNO INQUIETANTE,RAGIONARE SU REFERENDUM

Publie le lunedì 9 giugno 2008 par Open-Publishing

INTERCETTAZIONI/ PRC: GOVERNO INQUIETANTE,RAGIONARE SU REFERENDUM

“L’annuncio dato dal premier Silvio Berlusconi in merito al nuovo ddl anti-intercettazioni che si prepara a varare il governo è inquietante e dimostra che in Italia la questione morale continua ad essere centrale e che on riguarda solo l’anomalia’ del potere berlusconiano”. Lo afferma in una nota Maurizio Acerbo, del comitato di gestione del Prc.

“Probabilmente - prosegue la nota - non è casuale neppure la ‘location’, e cioè il convegno dei Giovani industriali di Santa Margherita Ligure, scelta dal Cavaliere per annunciare una norma così grave e pericolosa, dato che sottrae tutti i poteri forti dalle ‘fastidiose’ attenzioni della magistratura. Del resto, gran parte delle inchieste riguardanti il malaffare delle classi dirigenti - siano esse politiche, amministrative o economiche - che sono state fatte in Italia non sarebbero state possibili, senza tale prezioso strumento di indagine”.

“Senza dire del fatto che una cosa è tutelare maggiormente la privacy delle persone, come è giusto fare, ma ben altra è impedire alla magistratura di indagare e alla stampa di raccontare. Ecco perché l’approvazione di un provvedimento di questo genere segnerebbe il definitivo passaggio dalla stagione di Mani pulite a quella di Mani Impunite.

Ecco perché bisogna ragionare sulla possibilità di contrastare un’iniziativa legislativa di questo tipo anche attraverso lo strumento referendario, come proposto da altri oggi, tra i quali Antonio Di Pietro”, conclude.