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IRAK:SULLA MISSIONE ITALIANA DUELLO TRA PRODI E FINI

Publie le lunedì 14 febbraio 2005 par Open-Publishing

Il Professore da Parigi: "Se il governo non cambia, resta
la nostra posizione". La replica: "E’ contro l’appello di Annan"

Iraq, sulla missione italiana
duello tra Prodi e Fini

PARIGI - "Se il governo non cambia, la nostra posizione resta immutata". Romano Prodi, che questa mattina ha incontrato il presidente francese Jacques Chirac, è netto sulla posizione che l’Unione assumerà in Parlamento in merito al rifinanziamento della missione italiana on Iraq. E aggiunge che ciò non è affatto in contrasto con l’appello di Kofi Annan. Ma il ministro degli Esteri Gianfranco Fini risponde seccamente: "Chiudere il ritiro dei soldati è contro le parole rivolte dal segretario dell’Onu alla comunità internazionale".

Nel dettaglio. Secondo il Professore "non bisogna confondere le carte, dando alla lettera di Kofi Annan un significato opposto a quello che ha. Noi ci siamo dedicati con ogni mezzo per dare forza e corpo alla fragile democrazia irachena". E ancora: "Sull’Iraq c’è un accordo pieno e totale di Francia, Germania e Spagna di soddisfazione per le elezioni e preoccupazione per il permanere di tensioni e sulla difficoltà per la Costituzione e per organizzare le elezioni successive".

Così il leader del centrosinistra ripete: "La nostra posizione è molto chiara: ho detto tante volte che se non c’è un mutamento da parte del governo, non può esserci un mutamento da parte delle forze dell’Unione", e ricorda che "è stato chiesto esplicitamente al governo italiano un’ azione in sede di Consiglio europeo e Onu. Senza questo è chiaro che non può esserci un cambiamento".

"Ciò non impedisce affatto - conclude Prodi - che si aderisca in modo pieno e completo all’ appello di Annan. Anzi è emerso come noi fossimo già in questa direzione con una politica europea, anche da parte dei paesi non belligeranti".

Poco dopo, la replica del ministro degli Esteri. "I riformisti di centrosinistra siano onesti con se stessi - dice - e chiedere ora il ritiro dall’Iraq della forza multinazionale di pace significa far cadere nel vuoto l’appello di Kofi Annan alla comunità internazionale. Prodi e Fassino non dicono no al nostro governo, ma all’Onu".
(14 febbraio 2005)

http://www.repubblica.it/2004/j/sez...