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IRAQ: DOLORE E SDEGNO PER LE VITTIME DI BASSORA
Publie le mercoledì 21 aprile 2004 par Open-PublishingIl terrorismo in Iraq torna a colpire in maniera brutale e indiscriminata uccidendo anche 
moltissimi bambini.
"E’ stata colpita una comunità che frequentiamo da anni, ha dichiarato Fabio Alberti, per questo 
il sentimento di orrore e sdegno per quanto è accaduto è accompagnato da un profondo dolore".
I bambini di Bassora hanno già sopportato tredici anni di embargo che ha portato questa zona 
dell’Iraq a livelli di mortalità infantile tra i più alti al mondo.
La guerra e la successiva occupazione stanno rendendo drammatiche le condizioni di queste 
generazioni a cui viene negata la possibilità del futuro.
"Fra i diritti fondamentali dei bambini sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia del 
1989 ci sono quelli alla sopravvivenza e allo sviluppo. - precisa Simona Pari, cooperante appena 
rientrata dall’Iraq - La gravissima situazione in Iraq li sta compromettendo. Per questo è necessario 
al più presto ripristinare la sicurezza e garantire la protezione e la quotidianità per i bambini, 
che sono stati i primi a pagare le spese di un anno di conflitti e instabilità in Iraq"
La grave situazione della sicurezza in Iraq dall’inizio della guerra, nel marzo 2003 ha già avuto 
pesantissime conseguenze sui bambini e sull’educazione. Durante l’ultimo anno molti bambini hanno 
abbandonato la scuola per motivi di sicurezza, mentre l’instabilità e la violenza quotidiana 
stanno avendo serie conseguenze sullo stato psicofisico dei minori.
Oggi in Iraq circa un bambino su quattro non frequenta la scuola elementare, si calcola il 31 per 
cento di bambine e il 17 per cento di bambini (UNICEF). Gli abbandoni scolastici sono raddoppiati 
e riguardano il 40-50% degli alunni della scuola elementare. Una delle cause principali 
dell’abbandono è la mancanza di sicurezza: i genitori preferiscono tenere a casa i bambini per paura di 
rapimenti e di attentati.
In questi giorni anche a Baghdad, dove le scuole sono state riaperte in 
molte zone dopo giorni di chiusura, sono pochi i bambini che frequentano regolarmente le lezioni.
Secondo dati del Ministero dell’Educazione iracheno, meno del 7 per cento dei bambini tra i 4 e i 
5 anni frequenta l’asilo.
L’educazione è un diritto fondamentale dei bambini e l’abbandono scolastico per periodi così 
prolungati rischia di compromettere seriamente lo sviluppo dei minori. 
Un Ponte Per. in Iraq sta portando avanti, anche in questi giorni, un programma per il 
rafforzamento dell’educazione basato sulla comunità in 35 scuole elementari tra Baghdad e Bassora. Il 
programma prevede la riabilitazione degli edifici scolastici, workshop per le comunità sull’educazione, 
educazione sanitaria, gemellaggi.
Il programma è basato sul rafforzamento della partecipazione di bambini e adulti. E’ inoltre 
sempre attivo a Bassora il dispensario per la cura delle patologie gastrointestinali dell’infanzia.
Anche in questo momento di dolore, Un Ponte per. ribadisce il suo impegno per la pace e la 
solidarietà concreta accanto al popolo iracheno e la ferma richiesta del ritiro delle truppe 
d’occupazione e l’avvio di un processo politico autonomo iracheno, protetto e sostenuto internazionalmente, 
per porre fine a questa immane tragedia.
Associazione di Volontariato Internazionale - ONG -"Un ponte per.
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