Home > IRRISOLVIBILE

IRRISOLVIBILE

Publie le sabato 3 febbraio 2007 par Open-Publishing
23 commenti

Sabato, 3 Febbraio 2007

Essendo un quarantenne occidentale fortunato, ed avendo evitato per nascita certi tempi storici o certe aree disperate del mondo, le maggiori scene di ferocia le ho viste allo stadio.

Allo stadio ho visto morire decine di persone, ed era la mia prima trasferta importante di lavoro.

Ho visto picchiare, ferire, offendere, minacciare, sanguinare, piangere. Ho visto agguati, ragazzi col bastone e poliziotti col manganello.

Ho respirato fumogeni e ho rischiato grosso almeno tre volte.

Ho conosciuto personaggi terribili, e non erano solo ultrà, i peggiori ceffi stavano dietro le scrivanie.

Non ho niente da insegnare a nessuno e ho imparato poco, però sono convinto che la mostruosità dell’uomo (e qui non c’è vera differenza - in fondo - tra Auschwitz e Catania) sia irrisolvibile.

Per quanto mi riguarda, il campionato potrebbero anche fermarlo per sempre.

L’avrei fatto, nel mio piccolo, da tempo anch’io, se col campionato non ci campassi.

Non cambierà niente.

http://crosetti.blogautore.repubblica.it/2007/02/03/

Messaggi

  • Francamente siamo arrivati all’assurdo. Non è possibile che una pesona (sia esso poliziotto o pseudo-tifoso) debba morire per una cazzo (scusate il termine) di partita di calcio. Non è possibile.

    Bisogna che la politica, indipendentemente dal colore di chi sta governando, abbia la forza di prendere provvedimenti severi, ineludibili che diano alle forze dell’ordine gli strumenti necessari ad arginare questa violenza senza alcun senso.

    Innanzitutto, farei emettere ai questori di tutte le città in cui si gioca la serie A un’ordinanza, nella quale si dice che, per motivi di ordine pubblico, le partite devono essere giocate alle 9 di domenica mattina. Ci saranno meno persone allo stadio (non è detto...)? PAZIENZA. Sky si lamenterà? PAZIENZA. Gli sponsor pagheranno meno? PAZIENZA. Intanto vedrai che alle 9 di mattina gli animi sono un po’ più tranquilli e che senza il favore delle tenebre gli viene meno la tentazione di fare la malora.

    Poi bisognerebbe prendere dei provvedimenti specifici quando succedono episodi molto gravi. Per esempio, durante Catania - Palermo succede il disastro? Benissimo, visto che i tifosi Catanesi e/o Palermitani non hanno il senso della misura imponi che le prossime 5 partite si giocano a porte chiuse. Se poi succede ancora gliene fai giocare 10 a porte chiuse. Vedrai che la gente si stufa prima o poi di andare allo stadio con intenti bellicosi.

    E cmq, qualora gli ultras proprio non ce la facessero a non menare le mani, si potrebbe fare come in Inghilterra, dove gli ultras delle opposte tifoserie si ritrovano in aperta campagna e, lontano da polizia e gente normale, si menano e si scannano. Ma che si accoppassero tutti vicendevolmente, se questo è quello che vogliono! Non mandi nemmeno uno straccio di poliziotto, si scannano come bestie finché ne hanno voglia, poi allo stadio stanno calmini.

    gio

    • Si muore sul lavoro tutti i giorni.

      Ma quando muore un poliziotto tutti a scandalizzarsi.

      Tutte le prime pagine.

      Morire in cantiere non fa notizia, è da sfigati.

      Fra un po’ salterà fuori la verità come su Genova, la polizia come al solito avrà fatto delle cariche gratuite con il solito atteggiamento da sbruffoni.

      Questa volta al posto dei disobbedienti con la tutina bianca, hanno trovato i sottoproletari con le bombe carta.

      Repubblica non ha neache dato la notizia di squadre di paramilitari che hanno caricato manifestanti sotto l’occhio della Digos a Bologna….

      Meditare sul degrado sociale e sul disordine pubblico.

      No falsi moralismi.

      Paolo ( dal blog di Leonardo Coen su repubblica.it)

  • Sicuramente ............

    Sicuramente c’entra un mondo del calcio ultracorrotto e legato ad affari ultramiliardari ( in euro !) di cui abbiamo visto i retroscena nella scorsa estate e che sostanzialmente continua nello stesso modo senza che sia cambiato nulla.

    Sicuramente c’entra una realtà ultradegradata come quella di Catania e del Sud in generale.

    Sicuramente c’entrano le infiltrazioni fasciste e mafiose nelle curve ed anche su questo la realtà catanese è tra le peggiori.

    Ma una domandina semplice semplice .... sul fatto che, pur in assenza di grandi movimenti sociali ......in una realtà nazionale sicuramente ben lontana da quel 1977 che si tende, nel trentennale, ad esorcizzare come un mostro maligno ..... ci sia molta più gente di allora disposta a scontrarsi con polizia e carabinieri ....... non se la pone mai nessuno ?

    E allora .... c’entrasse pure il precariato.....l’insicurezza sociale ..... la rabbia dura e pura contro istituzioni di nessuna oggettiva credibilità ?

    E c’entrasse la protervia sbirresca che in particolare a Catania, non contro mafie e fascisti, ma contro militanti di sinistra e giovani marginali, ha spesso negli ultimi anni dato gli esempi peggiori ?

    Keoma

    • Insicurezza sociale? Rabbia verso istituzioni senza alcuna "oggettiva credibilità"?
      Dai Koema, per favore! Ma secondo te, quelle bestie bipedi col pollice opponibile che rivendicano il ruolo di anello di congiunzione tra l’uomo e la scimmia che si scagliavano venerdì contro la polizia fanno questi fini ragionamenti mentre tirano le spranghe??

      Io non penso proprio. Quelli sono criminali. Punto. Non sono "tifosi". Io che vado allo stadio una volta ogni due anni e che guardo le partite su Sky sono "tifoso". Loro sono bestie in primo luogo e criminali in secondo luogo.

      E non ci sono argomenti che possano dare una qualsiasi motivazione/attenuante/spiegazione a fatti come quelli di venerdì. Ribadisco, chi si scaglia con spranghe, sassi e bombe carta contro la polizia è un criminale. Punto. E fidati che se entri allo stadio ordinato e senza fare casino la polizia non ti guarda neanche.

      Poveretti, fanno un lavoro infame, rischiano la buccia e prendono due soldi, sai te che voglia hanno di rischiare anche di farsi accoppare. Mi meraviglio della gente di questo forum che è sempre propnta a schierarsi dalla parte dei lavoratori, in questa situazione (visto che è coinvolto uno "sbirro") non sprechi nemmeno una parola. Che differenza c’è tra un operaio e un poliziotto? Nessuna a mio avviso, è una bella gara a chi fa il mestiere più lofi...

      gio

  • Forse i poliziotti sanno caricaricare solo i pacifisti?A Genova c’erano decine di migliaia di pacifisti e pochi poliziotti sono rimasti leggermente feriti, a Catania poche centinaia di mafioncelli da strapazzo incazzati e c’è scappato il morto e sono scappati con la coda tra le gambe: le cifre parlano da sole!Interrompiamo il campionato, basta calcio tutto l’anno...chi se frega se Moratti si incazzerà come una bestia. A me pare l’unico modo di far capire che la misura è colma e che non sono tollerate scene di guerriglia urbana di quattro imbecillotti trascinati da bande di furbi ricattatori che si fanno pagare per non squalificare il campo.

  • ragionevoli bubbi

    inviato da: non tifoso · il 3/2/2007 · alle: 21:36 · email:

    Come è stato martirizzato Carlo Giuliani lo abbiamo visto tutti migliaia di volte, straziato dai proiettili, schiacciato ripetutamente dai copertoni della camionetta, preso a calci, ormai morto, dagli anfibi degli sbirri.

    Ma questo vice-commissario-cavaliere e chissà cos’altro di che è morto in realtà? Prima dicevano un petardo, poi una bomba carta, ma queste fanno molto rumore, è difficile che ammazzino un uomo. Poi se ne escono con la storia dei fumi respirati allo stadio, ora se ne vengono con una pietrata enorme presa nello sterno mentre era dentro la macchina “strano davvero!”

    E’ morto subito? All’ospedale era ancora vivo….

    A me sembra che al povero poliziotto gli è venuto un semplice infarto, uno dei tanti cancheri che gli lanciavano i tifosi alla fine gli è arrivato per davvero!

    Un incidente di lavoro, succede a tanti di morire per un arresto cardiaco, in banca, a scuola, in officina, mentre dormi o scopi.C’est la vie!

    Ma i poliziotti dopo averle prese adesso fanno le vittime, prendono il loro collega morto d’infarto e ne fanno un martire, un eroe, qualche medico consenziente, qualcxhe telefonata di pezzi grossi dell’arma e di politici lecchini e il gioca è fatto! Mi dispiace che qualche povero coglione di tifoso analfabeta innocente pagherà per tutti, c’è sempre bisogno di un capro espiatorio, tra poco salterà fuori, già li vedo i titoloni sui giornali”"Preso teppista che ha lanciato la bomba-il petardo-la pietrona- il fumo- il canchero contro l’eroico vice-commissario- cavaliere del lavoro!”.

    T’ho scoperto mascherina!

    da www.triburibelli.org

    • Magari, a parte i legittimi dubbi sul’effettiva motivazione della morte dell’ agente, bomba, asfissia, pietrone sullo sterno, semplice infarto ?- le scene di scontri che ci fanno vedere continuamente in Tv sono successive di un ora e mezza al ricovero della vittima -
      uscirà fuori che "l’assassino" è un conclamato neonazista ( come ce ne sono a bizzeffe nelle curve del Catania) o un affiliato al clan Santapaola/Pulvirenti ( come era persino il defunto presidente dello stesso Catania, Massimino, a cui è incredibilmente dedicato lo stadio).

      E allora saremo tutti più tranquilli .... Carlo Giuliani o Aldrovandi non c’entrano nulla se non nella fantasia di qualche ragazzotto livornese o piacentino ..... avremo il mostro da sbattere in prima pagina .. probabilmente pure di destra e/o mafioso .... e gli schemini sono salvi.

      Anche qualche ex duro e puro dei settanta, come l’amico Enrico Campofreda, potrà tranquillamente invocare misure autoritarie sul modello tatcheriano inglese o secondo le indicazioni borboniche di un Calderoli o di un Gasparri ... tanto nell’ immediato sarebbero contro fascisti e mafiosetti .....

      Non credo sia così semplice ......

      E non è questione solo di "odio" contro gli "sbirri", credo che alla fin fine anche questo sia un aspetto esistente, ma secondario.

      A quale futuro può oggi aspirare un ragazzo delle periferie metropolitane, al nord e ancora di più nel profondo Sud ? Quello di lavorare "in nero" nei cantieri e lasciarci la pelle ? O quello di lavorare da co.co.pro in un call-center a 350 euro al mese ?

      Il calcio è a dir poco "malato", ma soprattutto è "malata" la società, e non solo nelle regioni meridionali, visto che certi fenomeni esistono da Bolzano a Lampedusa ed anzi trovano nelle metropoli, Roma e Milano, le situazioni più eclatanti.

      Per non parlare di quello che avviene in certe curve francesi, non solo quelle del calcio ma anche di altri sport.

      Ed ogni fenomeno è inevitabilmente "sociale" e non si potrà rimuovere sul serio fino a che non verrà appunto affrontato "socialmente" ; qualcosa del genere ieri l’ha dichiarata persino un post-fascista come Gianfranco Fini ...... e invece i nostri centrosinistri di governo sanno fare solo la "voce grossa" ed invocare la "repressione", come fecero in quel lontano 1977, favorendo di fatto la crescita del lottarmatismo degli anni successivi .....

      In Inghilterra, con una serie di misure ( peraltro introdotte anche in Italia ma mai applicate per periodiche concessioni di deroghe a pressochè tutti gli stadii italiani) hanno solo spostato gli incidenti da dentro a fuori gli stadii stessi.

      E i fatti di Catania, comunque siano veramente andati, sono avvenuti FUORI e non dentro lo stadio .....

      Quindi, di cosa stiamo parlando ?

      Keoma

  • io sono uno che va allo stadio o, meglio, che ci andava perchè a me piace il calcio e quando potevo andavo a Torino a veder giocare la Juventus, o nella mia città a veder giocare la squadra locale, che ora è in c/1 . Ho sempre visto scazzottate fra tifosi, con poliziotti di mezzo, scazzottate che una volta finivano con qualche livido . Ho poi visto le curve organizzate, non come quando ero ragazzo io per fare un tifo forte e divertente , ma vere e proprie fette di territorio amministrate , direi di proprietà di bande con il loro ras, i colonnelli ed i sergenti. Poi ho visto azioni militari preordinate fuori dallo stadio , contro tutto e contro tutti , ed allora ho smesso di andare allo stadio , perchè francamente non ho nessuna voglia si farmi del male o di ammaccare la macchina per vedere il football. Ora , premesso che il vero calcio si gusta allo stadio e non alla tv, che ti dà una visione solo parziale delle azioni di giorco ; premesso che per me andare allo stadio con amici e compagna era come andare al cinema o ad un concerto e quindi puro divertimento ; premesso che ho dovuto rinunziare a questo svago ,mi pare che :
     il problema della violenza agli stadi sia di ordine pubblico come il problema delle rapine in villa, e pertanto va così trattato ; quanto più forte è la dissuasione con carcere e misure alternative meglio è
     tutta la mia simpatia a polizia e CC , così come va loro la mia simpatia quando arrestano chi va a fare le rapine in villa , o i violentatori , o gli assassini , facendo un’istituzionale attività contro la cosiddetta mala vita
     non c’è giustificazione di qualsivoglia genere o tipo nei confronti di chi con la sua violenza vieta di fatto a me od a legioni di persone normali che lavorano , che sono in pensione , che vanno a scuola di andare allo stadio; si possono fare tutte le discussioni che si vogliono sulla violenza in generale e sulla stessa come componente del vivere quotidiano , ma niente giustifica chi mena ed ammazza , fosse anche causando un infarto, per Catania contro Palermo ; per costoro, secondo la nostra costituzione repubblicana, una punizione che rieduchi , ma una punizione , un’afflizione così come per ogni normale malfattore.

    Buster Brown

    • Prima di tutto concordo totalmente con Buster Brown, nulla può giustificare la violenza. Nulla.

      E poi caro Koema, tu riconduci le violenze che si sono verificate al disagio sociale e alla condizione di vita delle persone che scagliavano pietre contro la polizia. Sicuramente può darsi che il disagio porti a degenerazioni di questo tipo, ma anche questo aspetto non può assolutamente valere come scusante o attenuante.

      Sono fortemente convinto che ogni persona sia pienamente arbitro del proprio destino, come persona e come lavoratore. I "ragazzi delle periferie" possono ambire a qualsiasi futuro. Per fortuna oggigiorno tutti possono studiare, fare l’università, istruirsi e fare un mestiere gratificante.
      Sono consapevole che certe persone, per loro fortuna, possono intraprendere questo percorso senza problemi, con una famiglia alle spalle che ti aiuta. Altri non hanno questa fortuna, ma il mondo è pieno di gente che si fa un mazzo così per studiare e lavorare, per studiare con profitto ed avere la borsa di studio.
      Quindi, ognuno è artefice del proprio destino, basta volerlo.

      gio

    • Qui non si tratta di scusare e/o di giustificare alcunchè.

      Si tratta di saper analizzare i fenomeni sociali, per cercare di superarli e di risolverli.

      Cosa completamente diversa, oserei dire marxista.

      E detto da un anti-ideologico come il sottoscritto, è tutto dire.

      Il resto sono iprocriti pianti di coccodrillo, tentazioni securitarie che hanno come obiettivo reale tuttaltro che gli ultras, retorica da strapazzo come quella che ci stanno propinando in overdose su tutti i canali televisivi .......

      Keoma

    • ???????????????????????????????????????????????

      "Catania, l’autopsia sul corpo dell’ispettore: colpito da un "corpo contundente" forse mezz’ora prima della bomba."

      da repubblica.it

      ... così la causa della morte arriverebbe addirittura da un qualcosa avvenuta durante il primo tempo della partita, quando non c’era ancora alcuno scontro in corso ... e i pulmanns dei tifosi palermitani non erano ancora arrivati a Catania ........

      Ma cosa ci stanno propinando ?

      Keoma

    • Ma ci vogliamo prendere per il culo ?

      inviato da: aladino govoni · il 4/2/2007 da www.triburibelli.org

      E intanto Moggi tiene conferenze nelle scuole …..

      Ed oggi a “Buona Domenica” tra gli “esperti” convocati a sproloquiare sui fatti di Catania c’era l’ex terrorista nero dei Nar Marione Corsi, più volte arrestato anche per fatti di stadio, ora riciclato come commentatore sportivo radiofonico.

      E ieri Controcampo ha mandato un intervista ad un ultras incappucciato in stile Baghdad.
      Ma ci vogliamo prendere per il culo ?

      Anch’io comincio ad avere dei dubbi sulla effettiva causa della morte dell’ispettore di polizia.

      Ma penso comunque che non cambierà niente.

      Il circo si è già rimesso in moto ……

    • keoma , honey, di analisi qualunquiste di sinistra nella mia lunga vita ne ho sentite bizzeffe , e francamente ne sono un po’ stanco anche perchè la realtà è poi un’altra cosa . Di fatto non si riesce più ad andare alo stadio se non in posti costosi , salvo in partite " a bassa tensione " , quelle cioè che non interessano nessuno , perchè gruppi di squadristi occupano la curva ( i posti meno cari) menano , si menano e si pestano con la polizia e i CC . Ora , ripeto , sono pronto a tutte le discussioni di questa terra sulla violenza come parte integrante della società capitalistica e su come studiare il problema ; sono pronto a discutere sui disagi ed i problemi delle periferie e della emarginazione ( come se noi e la stragrande maggioranza delle persone fossimo invece cresciuti in un mondo di bambagia ) . Ma non venirmi a dire che " si tratta di saper analizzare i fenomeni sociali per cercare di superarli e risolverli " di fronte a gruppi di squadristi che sfilano dietro una bandiera rosso azzurra o nero rosa ! Non venirmi a raccontare la solita storia delle tentazioni sicuritarie se io ne piene le tasche di dover evitare lo stadio perchè gli squadristi di cui sopra non vengono tolti dalla circolazione e bloccati ad almeno a 10 KM dallo stadio dove io voglio andare .L’ analisi comunque non comporta il perdonismo : una regola generale della vita è che che chi sbaglia paga : certo non tutti pagano; certo, alcuni non pagano mai : ma ciò non vuo dire che nessuno debba mai pagare ; sarà la giustizia borghese, ma è la stessa che invochi quando ti fregano l’automobile . E così auspico una sana punizione per gli squadristi di Catania . Ed in merito al defunto poliziotto , e premetto che sono sufficientemente vecchio da ricordare che comunque Calabresi era presente quando il Pinelli cascò, mi spiace per lui, come mi spiace per tutti quelli che muoiono in una situazione di scontro : e mi spiace ancor di più perchè è morto nel corso di una azione di repressione del crimine . Ora , dato che nel tuo intervento vi sono indignati distinguo sulle effettive cause del decesso ( e guarda , io sono ancora più dubbioso di te : che sia stato un errore medico ?) o mi dimostri che costui sarebbe morto lo stesso a casa sua o mentre era al cinema, o mi dimostri che è stato ferito in seguito ad uno sfortunato incidente , come Annaruma, o è morto in conseguenza di scontri con questi squadristi. E così è.
      Buster Brown

    • Ma chi ha parlato di "perdonismo" ?

      Io sicuramente no .....

      Semplicemente voglio capire, senza partecipare all’orgia "securitaria" di chi fino a venerdì sera invece spesso minimizzava, perchè c’è tanta gente, non solo giovanissimi, da Bolzano a Lampedusa, disposta se non addirittura vogliosa, di scontrarsi con la polizia.

      Tutti fascisti ? E da quando il fascismo sarebbe diventato così "antagonista" con lo stato e le divise, divise a loro volta molto spesso simpatizzanti fascistoidi ? Non quadra molto ...

      Tutti mafiosi ? Anche a Brescia, Bergamo e Torino ? E da quando poi la stessa logica mafiosa, che notoriamente preferisce fare i propri traffici nell’ombra e nella "pace sociale", istigherebbe invece allo scontro aperto e purchessia con gli uomini in divisa ?

      Tutti "delinquenti comuni" ? A parte che 9 su 10 di quelli fermati in casini da stadio, a detta della stessa polizia, risultano del tutto incensurati ( tra i fermati di Catania addirittura due figli di poliziotti !), da quando in qua la cosiddetta "delinquenza comune" rischia anni di galera ogni domenica senza che ci siano diretti scopi di lucro ?

      E allora, mi sembra che le cose siano molto più complicate e vadano analizzate con una lente "sociale", cosa che del resto vale per tutti i fenomeni appunto "sociali", dagli assassini di Erba all’evasione fiscale ......alla diffusione di massa della cocaina ecc. ecc.

      Poi, certo, se veramente verrà accertato che l’ispettore di polizia è stato ucciso e ne verranno sicuramente individuati i responsabili materiali, non starò certo a piangere sulla loro sorte ....

      Ma più che la "punizione" fine a se stessa, mi interessa che cose simili non possano più avvenire.

      E allora, per prima cosa, bisogna capire perchè avvengono.

      Non credo si tratti di una questione di "bontà" o di "cattiveria" .......

      Keoma

    • A costo di essere noioso : una cosa è l’analisi della voglia di violenza , che si rivolge contro la polizia ma non solo, fenomeno certamente da considerare e studiare ; altra cosa è la cosiddetta violenza negli stadi ,fenomeno specifico legato al possesso del territorio dove chi è violento sa per certo di esserlo nei confronti di tutti, non solo della odiatissima polizia . Ma comunque una violenza becera e senza idea come quella di cui stiamo parlando non va solo analizzata , ma anche e sopratutto punita ; certo che c’è voglia di menare le mani , ma all’analisi deve essere affiancata , dove ce ne siano i presupposti , una corretta difesa dei diritti di tutti . O ritieni forse che la sanzione , perchè no la punizione ,intesa come corretta reazione ad un comportamento squadristico non debba mai essere data ? ed in modo equo?
      Signori , attenzione al giustificazionismo nascosto dietro la voglia di capire ; tutti si ha voglia di comprendere e di cambiare , ma esistono problemi reali ed immediati che ahimè vanno affrontati ; con il giustificazionismo della violenza becera già tanti anni fa ci siamo giocati la possibilità di fare politica e di far ragionare la gente ( che forse tu non sai, ma è in media conservatrice ed anche un po’ razzista ) ed i lavoratori sopratutto ( che forse non sai , ma dalle mie parti hanno votato e votano in massa la Lega e Forza Italia ) . Ora attenzione , perchè o la condanna dell’atto violento c’è o non c’è ; e se non c’è la gente , i lavoratori cercano l’ordine . Anzi l’Ordine con la O maiuscola .
      Buster Brown

  • Il lutto breve delle società

    di MAURIZIO CROSETTI

    MOLTI padroni del pallone hanno già soffiato nelle orecchie di Tonino Matarrese (il loro perfetto presidente) lo slogan giusto per non rimetterci troppo: ricominciamo a giocare, lo spettacolo deve continuare. Elaborato il lutto con una rapidità quantomeno sospetta, dirigenti e proprietari di club temono che l’ineccepibile chiusura a tempo indeterminato degli stadi decisa da una Federcalcio commissariata, ma finalmente nuova, con il doveroso appoggio del governo e del Coni, si traduca nella catastrofica cifra che gli immancabili esperti di marketing hanno già messo in colonna: 500 milioni di euro tolti al "sistema Italia". Non sia mai.

    Ma il vero sistema Italia è questo ripensamento interessato dei potenti, espressione della lobby del calcio capace di spiegare da sola, con la sua stessa esistenza e resistenza al vero cambiamento, perché lo sport più amato e ferito ripeta a ogni morto gli stessi discorsi, l’identica retorica, la medesima e falsa comunione d’intenti. Gli interessi di parte, e di più parti insieme, sono riusciti a chiedere senza vergogna e ritegno che si torni in campo subito, tra una settimana o due al massimo, e a porte spalancate.

    Inimitabile nella sua capacità di frenare, ridiscutere e banalizzare qualunque situazione (si pensi all’epilogo di Calciopoli, rispetto alle premesse), il calcio italiano affida al presidente della Lega frasi e metafore che in un paese normale sarebbero sufficienti per chiedergli dimissioni irrevocabili. "La Fiat mica si è fermata per rilanciarsi, e noi vogliamo copiarla perché siamo un’industria che vuole il rilancio" ha detto Matarrese, il quale raggiunge l’apoteosi parlando di costi da pagare e di "morti che purtroppo fanno parte di questo movimento". Movimento che, in effetti, non ha saputo esprimere nulla di meglio di lui.

    Però, attenzione: Matarrese non si scopre se non ha l’appoggio forte dei suoi. E non occorre interpretare troppo, basta ascoltare in ordine sparso le frasi di Ruggeri (Atalanta) e Zamparini (Palermo), Garrone (Sampdoria) e Pulvirenti (Catania) che con la scusa di non lasciare il pallone in ostaggio agli ultrà chiedono di far ruotare al più presto i tornelli degli stadi, the show must go on. La stessa cosa, tanto per non dimenticare, che disse il Platini calciatore dopo la strage dell’Heysel, e che ora offre alla Figc, come capo dell’Uefa, la massima solidarietà sulla tolleranza zero.

    Con la sua memoria corta e i suoi lutti brevissimi, il calcio dei presidenti (non del Coni, non della Federazione, non di molti politici) ha deciso che lo stop non serve, anzi rivela impotenza, è un sinonimo di pubblica resa. Però spaccare i fronti, dividere le posizioni e farsi due conti in tasca è il modo migliore per indebolire chi davvero sta provando a combattere i delinquenti.

    Certo è difficile rinunciare ai propri interessi. Accetterebbero le tivù di perdere le gare in notturna, quelle più complicate da controllare da parte dei poliziotti, ma anche le più redditizie per ascolti e pubblicità? E che ne pensano i calciatori? Lilian Thuram, ex juventino ora al Barcellona, uno dei più consapevoli e attenti alla realtà oltre il prato verde, la vede ad esempio come la maggioranza dei presidenti: "Fermare il calcio non farà certo riflettere i teppisti". Ma non fermarlo li fa agire, e forse questo è peggio.

    Comunque il dibattito, come si dice, è ampio e articolato. Vedrete che i frenatori aumenteranno, insieme a quelli che rivogliono subito la loro palla.

    E se qualcuno crede che comunque non cambierà niente, si consoli. Ieri le agenzie di stampa hanno rilanciato l’immancabile commento di Moggi sulla violenza, e stasera Andreotti dirà a Biscardi che è meglio non fermare tutto, "per non creare le premesse alla tensione". Le stesse facce, le identiche parole di un sacco di morti fa.

    (5 febbraio 2007) www.repubblica.it

    • Il problema grave è che siamo diventati un paese di impuniti. La non punizione dei reati ne garantisce la moltiplicazione.

      Quanto sia grande l’impunità in Italia lo dicono 2 esempi:

       i reati di politici e amministratori pubblici:
      è tutta una gara a rendersi impunibili, dai costanti rifiuti del Parlamento a procedere contro i trasgressori alla vergogna dell’indulto, all’emendamento Fuda messo di soppiatto nella Finanziaria per ridurre la prescrizione ai ladri di stato e liberarli subito, difeso persino dal ministro della Giustizia (?!) Mastella, al lassismo dei vari magistrati che finiscono sempre per prescrivere, cioè liberare colpevolmente, gli imputati eccellenti, alla lentezza dell’attuale governo a stroncare le vergognose leggi ad personam che B ha fatto votare per stare in libertà permanente

       l’altro caso di impunità deflagrante è quello dei tifosi criminali agli stadi di calcio.
      Leggiamo anche troppo spesso, e purtroppo ancora su media di dx, attacchi folli contro no global presunti sfasciavetrine o sul povero Giuliani, non leggiamo altrettanto spesso recriminazioni sui vandali del calcio, che anzi sono difesi, dai partiti in primo luogo e dalle società calcistiche poi, così che la repressione dei violenti resta sempre inevasa.
      Eppure gli esempi sono eclatanti: ubriachezza molesta, baccani insulsi, auto distrutte, vagoni incendiati, raid automobilistici, accoltellamenti, sprangate, omicidi.. Su questi fatti gravissimi.. silenzio! Il decreto Pisanu sugli stadi non è mai stato attuato. Le società calcistiche non sono mai state punite. Nessun partito si prende la responsabilità di chiedere l’arresto entro le 36 ore di chi è chi è ripreso in atto grave dalle telecamere. E un numero enorme di poliziotti deve sottostare al servizio d’ordine degli stadi, sottraendo le già rame risorse alla lotta contro la riminalità, rischiando la vita, con una spese gigantesca per le nostre tasche e senza il potere di fermare la violenza
      Attorno al calcio si muove un fiume di denaro e questo è il vero crimine che abilita tutti gli altri.
      Nel sondaggio del Corriere il 69.4% ha chiesto la sospensione del campionato per un anno, forse la faranno per 2 turni!
      Dalle scuole ai pubblici uffici agli stadi la regola è sempre la stessa: chi trasgredisce non paga!
      Il crimine è protetto e garantito.
      Questa è l’unica cosa che si perpetua da un governo all’altro.
      Eppure la tutela dell’ordine e la sicurezza sono al primo posto tra le richieste degli italiani e, passando da Berlusconi a Prodi, la richiesta è addirittura aumentata.
      O sono sordi o ci fanno.
      La "tolleranza zero" ormai fa solo ghignare.

      viviana

    • Viviana , se non fossi sposato ti sposerei.....
      Buster Brown

    • Che gli assassini, se assassinio c’è mai stato ( ora siamo passati all’ipotesi di una sprangata, ed è la sesta ipotesi diversa .....), debbano essere individuati e puniti, anche se non credo molto alla funzione rieducativa del carcere italiano, non può esistere il minimo dubbio.
      Che il "circo" dal calcio debba essere fermato - alla faccia degli interessi di Murdoch e di Berluskoni - fino a che non sarà possibile vedere una partita in pace, anche.
      Ma effetivamente i fenomeni sociali si possono risolvere e cambiare soltanto dopo averli capiti e qui mi sembra che, a parte Keoma, Paolo Cento e pochi altri, nessuno di noi e meno che mai dei politici sappia veramente quali dinamiche avvengono nelle curve.
      Si passa da uno snobistico "rifiuto del calcio" come cosa poco seria ad una difesa acritica dello "spettacolo che deve continuare" altrimenti si darebbe ragione ai "violenti".
      E soprattutto si tende, anche da parte di persone attente ed informate come Viviana e Buster, a dividere con il bisturi il mondo degli stadi da quello della società più in generale.
      Non è così.
      E basterebbe, per questo, ricordare che pressochè tutti i compagni sottoprocesso a Genova per "devastazione e saccheggio" e lo stesso Carlo Giuliani proprio dal mondo delle curve in gran parte provenivano ....
      Nelle curve, è vero, spesso ci sono anche i fascisti ed i mafiosetti ed a volte ( come nel caso degli Irriducibili laziali o dei Boys interisti) le due cose coincidono pure.
      Ma ridurre a "fascismo" o a "delinquenza" un fenomeno pressochè planetario, che riguarda anche il pubblico non solo giovanile di altri sports, mi sembra a dir poco manicheo, riduttivo e fuorviante.
      Per concludere, poi, mi lasciano perplessi, al di là della obbligatoria solidarietà umana con la famiglia dell’ agente caduto, certi inni alle "forze dell’ ordine" e soprattutto alla loro gestione politica.
      Napoli, Genova, la Diaz, Bolzaneto, Melfi, Venaus ve li siete già scordati ?
      Le molotov false ed ora scomparse, le fotografie irriconoscibili inviate ai giudici di Genova, pure ?
      Il governo è cambiato, i vertici della polizia, compresi quelli pizzicati col le molotov e con i rapporti falsi, sono ancora ai loro posti, più saldi di prima.

      Rafaniello

    • E mi ero dimenticato di ricordare il caso di Federico Aldrovandi ...........

      Di nuovo, Rafaniello

    • Quando c’era Lui

      Giorgio Tosatti: "Senti, ma Messina non è zona che controlli tu?". Luciano Moggi: "Sì". Tosatti: "No, no, perché mi hanno detto, io ero a Montecarlo e non l’ho visto, che a Striscia la notizia hanno fatto vedere da Messina, pensa che strano, uno striscione, sai quelli retti da uno solo, che diceva: ’Tosatti: 90° minuto, 100 minuti di cazzate’. Ora ecco io...". Moggi: "Eh no, questo glielo faccio levà io, non ti preoccupa’...". Tosatti: "Okay, frater...".

      (Telefonata intercettata l’8 maggio 2005 dai Carabinieri per la Procura della Repubblica di Napoli che indagano su Calciopoli).

    • La rabbia degli ultrà "Così peggioreranno le cose"

      La reazione in curva "Un’altra legge repressiva". E a Brescia: "Maipiù scontri"

      E’ la sesta norma speciale negli ultimi 17 anni, la quarta nel Duemila

      di CORRADO ZUNINO

      ROMA - Il branco organizzato che per tre giorni ha perso la voce, sommerso dai fatti di Catania e dal clamore indignato che li ha seguiti, torna a parlare. Ci prova, almeno. Ascolta i nuovi provvedimenti del governo - prevenzione anche con i minorenni, scopa e spugna ai violenti per pulire e cancellare, trasferte di fatto impossibili in gruppo - e allarga le braccia. E’ la sesta legge speciale per gli ultrà negli ultimi 17 anni, la quarta nel Duemila. "Siamo abituati al peggio", dice Diego Piccinelli, portavoce del gruppo Brescia 1911, "politica e polizia non si rendono conto che la repressione ha dato come frutto nuova violenza in una spirale di cacciatore-preda che ha imbarbarito gli stadi".

      Carlo Balestri per conto dell’Uisp promuove "Progetto ultrà", rete di curve antirazziste che provano a far emergere la faccia solidale del tifo organizzato. E del decreto Amato dice: "Vedo articoli sovrapporsi ad articoli esistenti e simili. Sarebbe stato meglio fermarsi più a lungo e ponderare l’intervento. Chiudere le trasferte di gruppo incentiverà i viaggi individuali in macchina, più pericolosi. Il Daspo a discrezione, applicabile alle persone socialmente pericolose, può diventare un modo per lasciare fuori dallo stadio una faccia antipatica. E non è vero che lo stadio oggi è terra di nessuno: chi tira un cazzotto in curva già paga tre volte rispetto a uno che si picchia al pub. Sembra un decreto fatto per distruggere una cultura, quella ultrà, piuttosto che per governare la violenza".

      Al quarto giorno la polvere si è posata e può disvelare un mondo più fragile e incattivito. C’è una parte, minoritaria, che ha compreso da tempo l’inutilità dell’energia impiegata in violenza, il suicidio della sfida quotidiana all’istituzione. Un’altra, più ampia e rugginosa, torna a chiudersi nel silenzio facendo presagire un’accentuazione della clandestinità del movimento. Uno storico leader dei Fedayn di Napoli rivendica: "Quando sono morti i tifosi Stefano Furlan, Celestino Colombi e Sergio Ercolano nessun giornalista ci ha chiamato. Un morto ultras vale quanto un poliziotto".

      La frammentazione delle curve osservata nell’ultimo decennio, gli scontri e le pistolettate per la leadership sulla ringhiera, hanno polverizzato - e reso molto pericoloso - il mondo ultrà. La Lazio ha i leader in carcere, la curva della Roma contesta i suoi, quelli del Piacenza si sono sciolti, quelli di Padova si sono consegnati a Forza Nuova. C’è chi prova, e sono a Brescia, ad invertire la rotta. "Siamo pronti a mettere per iscritto che non ci scontreremo più se ci mettete per iscritto che all’ultrà sarà riconosciuto lo stesso rispetto di un cittadino.

      "Oggi abbiamo gabbie, cariche e piangiamo i nostri morti". Fabio Germani, leader dei Drughi della Juventus, vuole la nascita di un Comitato ultras. E ad Empoli promettono di far cessare i cori contro. Già, alcuni ultrà hanno compreso la gravità del momento. A Novara e ad Ascoli, e anche quelli del basket di Treviso, hanno iniziato a srotolare striscioni contro chi ha ucciso a Catania: "Assassini schifosi", dicono. E’ una novità.

      (6 febbraio 2007)

      www.repubblica.it

    • per Viviana

      Nel lungo elenco degli "impuniti" italiani io metterei tra i primi i vertici della polizia per quello che hanno combinato nel 2001 prima a Napoli e poi a Genova.

      Molotov false e poi sparite, foto false degli agenti ai Pm per non farli riconoscere ecc. ecc.

      E stanno ancora tutti là, anzi alcuni, anche con questo governo, hanno fatto ulteriore carriera ...

      Vallo a raccontare ad un pischello di periferia che la domenica bazzica lo stadio ........che la giustizia è uguale per tutti .... e che bisogna rispettare le divise ......

      Keoma