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ISRAELE, LA BORGHESIA NAZIONALE PIU’ STUPIDA DEL MONDO
Publie le venerdì 9 febbraio 2007 par Open-PublishingQuando la borghesia ha affrontato nei vari paesi la propria rivoluzione e in seguito l’ha consolidata in tutti i continenti, ha avuto momenti di grandezza, come riconosce Marx nel Manifesto.
Raggiunta la fase di pura conservazione reazionaria, oggi naviga a vista e la sua politica non contiene più, né può più contenere, elementi propulsivi che la facciano pensare al futuro.
La borghesia israeliana - o ebraica, come preferisce definirsi con una punta di auto-razzismo - era cittadina del mondo, ma s’è voluta blindare in uno staterello insignificante, in guerra perenne contro chi storicamente viveva e vive su quel territorio, contro i paesi limitrofi e contro un miliardo e mezzo di islamici motivati da un odio profondo che ha determinazioni oggettive profonde.
Gli Stati Uniti sono il paese in cui vive la metà degli ebrei esistenti, ma sono anche il paese più razzista che ci sia.
Finché avranno interesse ad usare Israele, la sopravvivenza di quest’ultimo non è in pericolo, e il consueto massacro di palestinesi potrà continuare, anche se di fronte ad esso sta salendo la nausea degli stessi ebrei.
Ma una elementare proiezione dei diagrammi socio-economici attuali dimostra che Israele sarà sommersa dagli arabi e dall’Islam, anche solo dal punto di vista demografico.
Di fronte a dati di fatto come questi, la politica del massacro perenne non è semplicemente omicida ma addirittura suicida alla scala storica.
I palestinesi non rischiano di essere spazati via, gli israeliani sì.
La svolta "libanese", se voleva essere un deterrente nei confronti di Siria e Iran ("se un guerrigliero che ospiti mi colpisce, io ti distruggo l’intero paese") , è stata in realtà un tremendo inizio dell’inevitabile sconfitta.
Hezbollah e Hamas, organismi impensabili trent’anni fa, muovono gran parte della popolazione del Libano e della Palestina, sono in grado di pianificare la ricostruzione, di indire uno sciopero generale, di attivare reti di protezione sociale, sono insomma avversari suscitati proprio dai contraccolpi dovuti alla politica nazionale più miope e becera del mondo.