Home > ISRAELE “MILIZIA D’ORDINE” DEGLI U.S.A.
Ancora una volta è guerra aperta in Medio Oriente, non lo
stillicidio quotidiano di violenza, torture, morte nei territori
occupati, ma una aggressione in grande stile contro il Libano.
Una guerra non dichiarata che distrugge l’economia, le
infrastrutture, che massacra i cittadini, che non rispetta niente
e nessuno. Israele si pone aldifuori di ogni regola
internazionale contando sulla compiacenza e sulle forniture di
armi di Bush e Blair, dei cui interessi si fa mercenario, e
sull’inerzia complice dell’Europa.
La logica della rappresaglia unita al delirio di onnipotenza e
alla certezza di impunità, che ha portato alla strage di Cana
(per memoria storica nel 1996 nella stessa località Israele
bombardò la sede Unifil dove erano stati accolti centinaia di
rifugiati uccidendone 100 compresi alcuni “caschi blu”), è
emblematica di questa situazione e fa emergere una realtà che la
manipolazione dell’informazione (Israele civile, democratico,
“occidentale” mentre palestinesi e arabi masse ottuse di fanatici
sanguinari kamikaze) cerca penosamente di occultare e cioè i
grandi interessi globali che si scontrano nella regione come
ampiamente ha dimostrato anche la guerra anglo-statunitense
contro l’Iraq.
Bush e Blair sono ancora in trincea nella difesa di Israele
baluardo e mercenario regionale di una politica neo-coloniale
antistorica che sta diffondendo morte, dolore e miseria (ma anche
odio) in tutto il mondo arabo.
La stessa vicenda del nucleare iraniano (prossima vittima degli
appetiti imperiali?) ha uno stretto legame con la corsa agli
armamenti che è stata rilanciata proprio dalla politica
aggressiva anglo-americana.
La politica israeliana è una politica criminale
Ogni volta che qualcuno osa criticare Israele viene investito da
accuse infamanti di antisemitismo e magari subisce le malevoli
attenzioni di solerti militanti sionisti. In realtà lo stato di
Israele non è uno dei frutti rigogliosi dell’ebraismo ma una
costruzione artificiale di quell’ideologia sionista che contiene
tutti i veleni del periodo nella quale questa è nata a fine XIX
secolo: razzismo, nazionalismo, militarismo, fanatismo religioso.
Proprio per questo dovrebbe far riflettere quella strana empatia
che sta determinando un progressivo avvicinamento tra Israeliani
e quella destra europea e internazionale che da sempre ha, come
minimo, espresso indulgenza verso i regimi fascisti e le
politiche antisemite (per inciso anche i palestinesi sono una
popolazione “semita”).
NON CI SARà MAI PACE SENZA GIUSTIZIA
Senza un cambiamento di questa identità posta a fondamento di uno
stato su base etnica che discrimina parte dei propri cittadini (i
non ebrei), aggredisce i propri vicini, impedisce il rientro dei
profughi palestinesi, rilancia l’antisemitismo nessuna soluzione
sarà mai possibile.
QUESTO ERA STATO COMPRESO DA Arafat e DALL’O.L.P. già 40 ANNI FA
E AVEVA PORTATO ALLA PROPOSTA, SUBITO RESPINTA DAI SIONISTI
Israeliani, della costituzione di uno “stato democratico” laico e
progressista dove tutti, palestinesi e ebrei, potessero vivere in
pace. FORSE SAREBBE PROPRIO QUESTA LA vera e unica soluzione ai
problemi della regione.
LA RdB/CUB della A.S.F. invita I LAVORATORI a
partecipare a TUTTE LE INIZIATIVE contro la guerra
RdB/cub asf