Home > Ignacio Lula in Italia. Sintonia con Napolitano, imbarazzo con Berlusconi
Ignacio Lula in Italia. Sintonia con Napolitano, imbarazzo con Berlusconi
Publie le mercoledì 12 novembre 2008 par Open-PublishingIgnacio Lula in Italia. Sintonia con Napolitano, imbarazzo con Berlusconi
di Tommaso Vaccaro
La china goliardica sembra ormai inarrestabile nel nostro Paese. Dopo la sparata dei giorni scorsi del presidente del Consiglio italiano, in merito alla presunta ‘abbronzatura’ del neoeletto numero uno degli Stati Uniti, Barack Obama, Silvio Berlusconi si è lanciato oggi in una nuova sorprendente “operazione simpatia” che ha lasciato in molti a bocca aperta. Il premier si è presentato, infatti, alla conferenza stampa congiunta con il presidente brasiliano Luis Ignacio Lula, giunto a Roma in visita ufficiale, con tutti i giocatori milanisti del Brasile (Kakà, Pato, Ronaldinho, Dida e Emerson) ed il direttore tecnico Leonardo. Una bella “sorpresa”, così è stata definita dallo stesso Berlusconi, accolta però con visibile imbarazzo dal Capo di Stato sudamericano, atterrato in Italia per affrontare questioni di notevole portata, quai il G20 di Washington ed il G8 allargato ai paesi in via di sviluppo che si terrà l’anno prossimo sull’isola della Maddalena. L’ho fatto “perché lui sa tutto di calcio”, ha spiegato ai giornalisti il Cavaliere riferendosi a Lula, aggiungendo poi: “I campioni che sono qui sono dei maestri di vita. Sia fuori che dentro al campo. Portano prestigio al Brasile. Sono felice di avere tanti campioni in una squadra di cui ho qualche...responsabilità”. Una gag, quanto meno sopra le righe, con cui Berlusconi ha inoltre sottolineato in rosso l’enorme conflitto d’interessi da lui stesso incarnato.
Ma al di là di questa ennesima rappresentazione teatrale e lasciando da parte la magra figura del nostro paese, rappresentato dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, al momento dell’arrivo all’aeroporto di Ciampino di uno dei più importanti capi di Stato del pianeta e della sua consorte, la visita del presidente brasiliano è stata ricca di appuntamenti e di incontri bilaterali altamente strategici.
Incontri e riunioni
Ospite per quattro giorni presso gli appartamenti imperiali del Quirinale, riservati solo agli ospiti di altissimo livello, a Ignacio Lula, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha confermato ieri l’impegno dell’Italia a fare svolgere l’incontro degli “otto grandi della Terra”, che si riunirà nel 2009 alla Maddalena, costruendo “un più stretto e sistematico raccordo tra il gruppo dei Paesi più industrializzati e le economie emergenti” al fine di affrontare in sinergia “i temi più rilevanti dell’agenda globale”. Un annuncio accolto positivamente dall’ex sindacalista, oggi a capo di uno Stato dalla crescita economica galoppante, il quale ha risposto affettuosamente al “caro compagnero” Napolitano, dando inoltre atto della piena sintonia registrata su tutti i temi principali dell’agenda internazionale e dei rapporti tra i due paesi. Rapporti più che solidi, soprattutto da un punto di vista economico, visto che l’Italia si attesta al posto numero 13 nel lungo elenco dei partner del Brasile (con scambi che hanno raggiunto i 7,8 miliardi di dollari).
Con la sua fondamentale esperienza di leader sindacalista, il presidente sudamericano non si è certo potuto sottrarre a partecipare all’appuntamento di stamane all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in cui si è svolta la conferenza Internazionale della Cisl “Nuova Economia, nuova democrazia”. Al dibattito, incentrato sulla situazione finanziaria internazionale, sulle soluzioni per uscire da una crisi drammatica, sulla vita dei cittadini e dei lavoratori e sulle soluzioni per sostenere l’economia reale, oltre al padrone di casa Raffaele Bonanni, erano presenti il Ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, il Ministro ombra per gli Affari esteri del Pd, Massimo D’Alema, il direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta e i segretari generali di Cgil e Uil.
In tutti queste tappe italiane il presidente Lula ha sottolineato la necessità di considerare la crisi attuale come una grande opportunità per marciare verso un nuovo ordine mondiale nel quale gli analisti di mercato lascino il posto agli esperti di problemi sociali e di sviluppo, nel quale il vero scopo dell’economia sia il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e non la speculazione finanziaria. Obbiettivi senza dubbio ambiziosi, di cui il Capo di Stato brasiliano vuole essere primo promotore nei prossimi appuntamenti internazionali.
Intanto, la visita in Italia si concluderà giovedì mattina, quando Ignacio Lula sarà ricevuto in udienza in Vaticano da Joseph Ratzinger. Al centro dell’incontro con Benedetto XVI vi sarà l’accordo tra il Brasile e lo Stato Pontificio relativo allo status giuridico della Chiesa Cattolica in quel paese. Qui, con ogni probabilità, Lula e consorte non saranno accolti da calciatori o ex soubrette.